Il cielo colora l’esistenza della terra; non si lascia trascinare dalle diatribe del genere umano. Il cielo, che sia di un grigio topo o di un azzurro abbacinante, osserva; alle volte si fa sentire, altrimenti preferisce il silenzio; è di poche parole.
Il cielo accompagna ogni respiro e ogni passo, permette alle stelle di ammantarlo di luce fredda e brillante, lascia che i raggi solari penetrino fino a toccare le sue nuvole candide.
Il cielo non dorme mai, immanente, non defeziona, è leale. Se fosse un soldato, non tradirebbe i suoi commilitoni, ma se provi a catturarlo in scatti fotografici ti rimanda indietro una sua immagine poco realistica e tutt’altro paradisiaca. Il cielo sa che i nostri occhi lo vedono, il cielo sa che con i venti si fa assaggiare, il cielo sa che con le bufere e le nuvole si fa toccare.
Il cielo non ha paura di noi, che non lo conosciamo, aspira a mostrarsi nudo e vestito, torrido e agghiacciante. Il cielo protegge e ama.
Almeno fino a quando non deciderà di dissolversi.