Critica del giudizio
Immanuel Kant
Traduzione di Alfredo Gargiulo – Introduzione di Paolo d’Angelo
Pubblicata nel 1790, la Critica del Giudizio è l’opera in cui Kant analizza in maniera critica il Giudizio di tipo estetico. Kant si occupa della facoltà del giudizio, da cui derivano il giudizio estetico e il giudizio teleologico. Viene poi considerato il sublime e viene sostenuto che il giudizio teleologico consiste nell’attribuire una finalità alla natura.
Incipit: “Allorché col considerare la filosofia in quanto essa contiene i principii della conoscenza razionale delle cose mediante concetti, come si fa comunemente, in teoretica e pratica, – si ha perfettamente ragione di condursi in tal guisa. Ma allora è necessario…”
Ad apertura di libro: “Per comprendere che una cosa non è possibile se non come fine, vale a dire che la causalità della sua origine deve essere cercata non nel meccanismo della natura, ma in una causa il cui potere è determinato ad agire da concetti, è necessario che la sua forma non sia possibile secondo…”
