“Lo spostai e lasciò fare. Accesi una sigaretta, appoggiandomi al balcone. Era ancora ben sistemato e con un saltino mi sedetti sulla stretta ringhiera. Alzai la testa e osservai il fumo aleggiante in aria. Feci un altro tiro e lasciai che si riversasse intorno al viso scolpito e inquietante dello sgradito ospite. -Me ne daresti una?-. -Pure scrocchi?-. -Tu invece no?-. -Ieri sera me l’hai offerta-, ribattei secca. Ma gli aprii il pacchetto e lui ne prese una. Ormai il tabacco non lo fumavo più. Non avevo voglia di rollare. -Grazie-. La accese e rimanemmo lì fino a sigarette finite. Meno male che ce n’erano poche”.
Estratto da “La Gloria del Sangue – Libro Primo”
Pagina 229
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