Una buona giornata a tutti! Oggi vi segnalo il romanzo in campagna Crowdfunding su Bookroad di Arianna Tomba, intitolato Ho provato a non amarti.

Sinossi
Mia, brillante archeologa, è una donna pragmatica e razionale, affatto incline a credere nelle storie d’amore da manuale. Robert, affascinante e carismatico avvocato, è esattamente l’uomo con il quale Mia non vuole avere niente a che fare. Durante un viaggio di lavoro in Egitto, però, le carte in tavola si mischieranno e la ragazza dovrà fare i conti con i sentimenti nati nei confronti dell’uomo: ci sarà il tanto agognato lieto fine per la loro storia d’amore o l’enorme equivoco che li terrà separati per mesi avrà la meglio?
Biografia
Arianna Tomba, nata a Palmanova nel 1995, ha frequentato il liceo linguistico e nel 2020 si è laureata in Finanza, intermediari e mercati presso l’università di Bologna.
Da sempre appassionata di letteratura, le piace definirsi una lettrice seriale. Dai grandi classici senza tempo ai più moderni romanzi rosa, non è un caso che la sua autrice preferita sia proprio Jane Austen.
Ho provato a non amarti è il suo romanzo d’esordio per BookRoad.
Estratti
“Mi ritrovo ora, esausta più che mai, sotto il mio caldo e confortevole piumone a ripercorrere nella mia testa i momenti salienti della settimana. È un qualcosa che mi viene naturale fin da quando ero un’adolescente. Mi piace ripensare a ciò che mi è successo, ai mille altri modi in cui avrei potuto reagire di fronte alle situazioni e immaginare finali diversi a seconda che ritenga di essermi comportata nel migliore o nel peggiore dei modi possibili. Non so perché, ma i miei pensieri vanno dritti verso qualcosa in particolare che mi ha detto Ella: che anch’io merito qualcuno che mi ami. Probabilmente sarà perché quelle poche parole hanno avuto il pregio di aumentare la mia autostima e ricordarmi che ognuno di noi, nel suo piccolo, è speciale e ha bisogno di una persona con cui condividere il proprio percorso. Oppure, alternativa che ritengo più verosimile, sono le lasagne al sugo di carne preparate da mia madre che proprio non vanno giù.”
“Davanti a me, quasi come fosse una di quelle cartoline da collezione, si ergono maestose la Sfinge e la Grande Piramide del faraone Cheope. Alle loro spalle, fanno capolino le altre due piramidi minori, in onore dei faraoni Chefren e Micerino. Il tutto è circondato da ciò che rimane della grandezza del passato e immerso in un mare dorato, ancora più luminoso sotto i raggi del sole, che a quest’ora ha raggiunto proprio l’angolazione perfetta per incorniciare ciò che le iridi stanno ammirando. In un’unica parola, mozzafiato. Poche cose sono in grado di lasciarmi senza parole: questa vista e la sensazione di piccolezza di fronte alla Storia che mi ha provocato ne fanno decisamente parte.”
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