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Imperium Tenebrae, l’Eredità degli Ang’His, Vol.1, di Kevin Every – Recensione

Buona giornata a tutti! Oggi propongo la recensione di Imperium Tenebrae, l’Eredità degli Ang’His, Vol.1 di Kevin Every!

Romanzo dark fantasy, primo di una trilogia.

Buona Lettura!


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Imperium Tenebrae, l’Eredità degli Ang’His, Vol.1, di Kevin Every, Amazon, 2019

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Biografia

Nato a Milano nel 1995, Kevin matura a partire dall’adolescenza la passione per il mondo dei libri e in particolare per la scrittura. Dopo aver preso la decisione di abbandonare gli studi, continua a apprendere e occuparsi di ciò che più lo attrae: la narratologia e la psicologia, che ritiene la seconda materia più importante per uno scrittore. Kevin inizia a immergersi nella scrittura con la stesura di romanzi storici per poi passare al genere fantasy, senza tralasciare mai la lettura.
La sua voglia di emergere getta le basi per l’opera Imperium Tenebrae, di cui la prima stesura risale a quattro anni fa. Dopo le ricerche di una casa editrice, decide di auto-pubblicarsi.
Imperium Tenebrae è il romanzo d’esordio e primo della sua trilogia dark fantasy.


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La trama in pillola
Costretto alla solitudine e all’abbandono nella città di Aliasan, Lukas incontrerà Frenik, incaricato di compiere una missione sul filo del rasoio, tra la razionalità e la spiritualità. Tra i due sorgerà un’amicizia durante le peripezie e i pericoli che incontreranno durante il lungo viaggio nelle terre dell’Unico Impero, affogate da una pioggia imperterrita, e nelle Terre Selvagge. I compagni di viaggio che si ritroveranno si riveleranno veleniferi come il funesto evento che sembra calato sulla loro patria? Contro quali credenze e ideali dovranno scontrarsi?
Imperium Tenebrae, l’Eredità degli Ang’His è il romanzo d’esordio di Kevin Every, primo di una trilogia fantasy dai toni dark.

Personaggi s(piccanti)
Lukas e Frenik: non potrebbero essere due soggetti separati perché uno sostiene l’altro, fin dall’inizio della narrazione. Lukas appare come ingenuo, lasciato nelle mani del destino, davvero solo. D’altra parte Frenik, malgrado sia orfano, ho trovato un luogo in cui dimostrare fin da subito le proprie capacità ed essere accolto: l’Università di Aliasan. Incontratisi si scoprono affini, se il primo è forte, coraggioso e pronto al confronto, l’altro rimane basito e stupefatto, indietreggia davanti a ciò che non conosce e dubita, dubita sempre. Sono legati da un’amicizia apparentemente indissolubile, paradossali per certi versi, ma insieme veicolati dai doveri e dalle missioni sempre più stringenti.

L’Eccentrico: personaggio misterioso, alquanto scorbutico e altalenante, ma altrettanto fedele e votato a un’antica religione. Pronto a supportare il personaggio che nella storia appare in secondo piano e in secondo tempo, Lavenia.

Edvun: colui che ha un passato fradicio di segreti, di complotti e di intrighi che trascina ancora sulle spalle, svanendo e ricomparendo come nebbia, offuscando la sua personalità e l’idea che dà di sé.

Lo stile, la penna, la tastiera
La struttura del romanzo presenta un breve prologo, il corpus principale e un epilogo. La stesura è dettata da un linguaggio veloce e scattante, con parole inserite in maniera esatta, a parte qualche aggettivo relativo ai personaggi, che denota caratteristiche da sviluppare in maniera più dettagliata. L’utilizzo dei tempi verbali è ottimo, con sfumature nel discorso diretto che permettono al lettore di calarsi nelle situazioni di tensione. Lo stile riesce a sottolineare i punti chiave, di svolta e i nessi causali tra un’azione e l’altra dei personaggi. Solo alcuni personaggi secondari sono lasciati privi di uno sviluppo completo della breve vicenda di cui sono partecipi.

Le descrizioni dei luoghi rientrano perfettamente all’interno del sottogenere dark fantasy. Aggiungerei un pizzico di dettaglio in più nello sviluppo di alcuni personaggi, i quali vengono adombrati dalla preminenza di Lukas e Frenik; soprattutto l’Eccentrico e Lavenia perché durante la lettura sarebbe stato un colpo di scena e avrebbe aumentato la tensione narrativa, vedere e assaporare i loro progressi all’interno della compagnia.

Discorso diretto e indiretto occupano il giusto spazio nella narrazione, il tempo della narrazione è dettato dai vari spostamenti della compagnia e sarebbe da gestire meglio nella seconda parte, in cui i viaggi sono lunghi e affaticanti per i personaggi, che sembra non ne risentano.

Il romanzo è ambientato in parte nell’Unico Impero, un luogo in cui immediatamente il lettore può percepire le spire stringenti della corruzione e l’instaurazione di una dualità di potere: il forza autoritaria del governo, cesellato da intrighi e personalità individuali preminenti e la potenza della moltitudine, della massa. Oltre alla disparità presente nei giochi di potere, vi è un profonda discriminazione verso coloro che vengono ritenuti traditori e la figura delle donne viene purtroppo relegata all’ideale domestico di genere. Solo Lavenia, che pare la luce della riscossa, esce relativamente dal dogma come citato sopra. L’atmosfera che si respira nell’Unico Impero è dettata dalla violenza, dall’ignoranza ed è sintomo della decadenza dell’intero Impero.

 Invece nelle Terre Selvagge è proprio tutta un’altra storia! Non solo la parola conflitto è assente, ma le donne ricoprono ruoli importanti e carichi di significato all’interno della comunità. Ho trovato questa dicotomia carica di senso critico e profumata di possibilità di rivalsa e di cambiamento. Un’evoluzione all’inizio, appena abbozzata, da tenere bene sott’occhio per chiunque legga l’opera.

La mescolanza di giochi di potere, intrighi, tradimenti, coraggio, astio, crescita personale e ricerca della rivalsa sono ben percepiti e assimilati all’interno dell’opera. Da tenere in considerazione e migliorabili sono gli sviluppi dei personaggi, le diverse dinamiche che intercorrono tra loro e l’avvicinamento a una buona critica degli strati sociali e delle diverse forme di governo. Un libro solo all’apparenza di genere fantastico, ma che gestito al meglio, Kevin potrà sviluppare in maniera articolata e complessa. Un buon inizio!


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Le risposte dell’autore alle domande sorte dopo la lettura dell’opera

1. Dove finisci tu come Kevin Every autore e inizi come personaggio e i tratti distintivi?

C’è tanto di me all’interno della storia, ma i vari personaggi sono diversi da me sotto tutti gli aspetti tranne, a volte, uno. Di certo io non avrei avuto il loro coraggio di andare così a fondo nonostante tutto. Ma il sarcasmo e la tragicità di “certi” personaggi sono del tutto miei, lo ammetto.

2. Per quale motivo hai deciso di inserire la componente patriarcale all’interno della dinamiche e della struttura sociale dell’Unico Impero?

L’Unico Impero rappresenta l’effigie del potere e del controllo dispotico. È una caratteristica comune nei padri di famiglia prepotenti e nel genere maschile idealizzato. Questa è una critica al modello discriminatorio e maschilista della società (in ambito sociale, lavorativo, politico e religioso).

3. Come mai, malgrado la sua dimostrazione di forza, Lavenia viene dipinta, anche dopo il suo ingresso nella compagnia di Lukas e Frenik, come una figura con forti debolezze emotive? Hai optato per il suo sviluppo nei libri successivi?

Per rispondere alla domanda, mi riallaccio alla precedente. Lavenia è un personaggio che sopraggiunge più in là nella storia e la sua crescita non è completa. Avrà tanto da dimostrare. La dimostrazione del valore di ogni persona, in particolare del genere femminile, è un punto focale della critica alla società: si distinguono per merito, a fronte però di sforzi non indifferenti e non sempre però, questo merito viene riconosciuto.

4. Hai lasciato uno spiraglio aperto sugli intrighi dell’Unico Impero e sulla dualità del potere. Vi sarà uno sviluppo pregnante di ideali, rimarrà carattere di sottofondo alla vicenda, oppure scaturirà il tutto in ciò che è stato profetizzato?

Ciò che posso dire per certo è che niente verrà lasciato da parte. Se poi gli eventi distinti si scontreranno o se è un unico grande disegno lo scopriremo 🙂

5. Come mai i personaggi, nel momento in cui incontrano gli Arsal’Shar, non si pongono degli interrogativi sulle differenze ben visibili tra la patria a cui appartengono e la comunità che li accoglie?

L’incontro con gli Arsal’Shar rientra in un climax che perdura da tempo, perciò i personaggi sono talmente frastornati dal turbinio degli eventi che non hanno più energie mentali per porsi altre domande secondarie. Parlando da scrittore invece, in fase di stesura c’era una parte dedicata a quel contesto, ma era talmente ristagnante di infodump che non mi sembrava utile allo svolgimento della trama.

6. Come pensi di far affrontare allo scettico Frenik l’incontro con nuove e differenti religioni e condizioni d’essere di altre spiritualità?

Frenik è stato costretto a barattare il suo ottimismo e la sua curiosità con uno scetticismo disilluso. Di certo non avrà più molta pazienza da dedicare a questioni da studiosi ampollosi. Sta imparando a conoscere il mondo vero, non quello dei suoi libri di testo. E non avrà più tempo per interrogarsi su metafisica e divinità. Diventerà di ferro.

7. Lukas è il personaggio che cresce maggiormente nell’opera, hai intenzione di innalzarlo ulteriormente nei prossimi sviluppi?

Lukas è e rimane il vero protagonista e il Punto di Vista principale. Nei prossimi sviluppi non verrà soltanto “innalzato”, ma verrà messo alla prova a un livello ancora più profondo. Lui è l’emblema della giovinezza innocente che deve farsi adulta, come tutti noi dobbiamo.

8. Dove pensi di aumentare la componente dark della vicenda nei prossimi libri?

La componente dark c’è, ma non prevale. Quel termine serve solo a etichettare il mio romanzo da qualche parte (low fantasy è comunque l’etichetta migliore)
Più che dark, posso dire che il tono del prossimo volume sarà ancora più drammatico.


Dopo questa carrellata di domande e risposte, che hanno fatto sorgere in me altre domande altrettanto interessanti, vi lascio i contatti per scoprire Imperium Tenebrae e il suo autore.

A presto!


Contatti
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Mail autore: kevineveryauthor@gmail.com
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quarta copertina imperium tenebrae
Quarta di copertina Imperium Tenebrae

 

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