Inauguriamo il pomeriggio del secondo sabato di Marzo, mese rischiarato dai raggi solari e ammorbato dall’umidità serale, con un termine che “fa pensare”: meditabondo.
SIGNIFICATO: soggetto estremamente concentrato in un pensiero o in una riflessione, che nemmeno si rende conto di ciò che lo circonda, l’ambiente intorno a lui svanisce e non si rende conto dei cambiamenti o delle influenze esterne.
Altro significato riguarda l’espressione veicolata dalla parola: una persona meditabonda può essere paragonata o riflette la pena, uno stato d’animo completamente assorto e può indicare anche lo stato d’animo caratterizzato da una seria preoccupazione. Meditabondo è anche colui dedito alla meditazione e alla riflessione profonda del sé.
- che sta meditando
- sembra che stia meditando
- sembra immerso nei suoi pensieri
- riflette intensamente senza farsi influenzare dal mondo esterno
SINONIMI: pensieroso, cogitabondo. Fig: concentrato, penoso, preoccupato.
ETIMOLOGIA: dal latino meditabundus.
“Lo trovai meditabondo, aggrappato alla gamba del tavolo. Il suo viso era pregnante di un diabolico significato che avrei trovato solo puntandogli la lama alla gola. I suoi pensieri sarebbero stati miei. La meditazione che aveva coltivato per anni avrebbe dato i suoi frutti dopo la sua morte.”
Giulia Coppa
Riferimenti generali per la Rubrica “Le Parole Furbe”: diz. Zanichelli, diz. Treccani, enciclopedia Treccani, diz. dei sinonimi e contrari Zanichelli, diz. etimologico Zanichelli, grande dizionario italiano Hoepli.