SIGNIFICATO: mezzo di qualsiasi genere atto a esaltare un’apparenza, in netta contrapposizione con la verità. Si tratta di una decorazione artificiosa, una pura apparenza, un lusso, un’esteriorità.
- esasperare una ricchezza che non è presente
- porre in evidenza uno status sociale e morale che in realtà non è presente nelle persona e/o persone
- utilizzato per nascondere assenza o mancanze di varia natura con oggetti materiali
- usato per ostentare forme di vanità, di opulenza, di ricchezza, di qualità morali, etiche e personali
In senso metaforico, l’esasperazione in una situazione ormai destinata a modificarsi o a venire distrutta, il gesto inconsueto.
Si tratta anche di una lega metallica formata da zinco, rame e stagno, dal colore molto simile al colore dell’oro. Per questo motivo è chiamato anche similoro.
ETIMOLOGIA: dal lat. auripèllum, composto di àurum-oro e pèllis-pelle. Attraverso la lavorazione, l’ottone veniva battuto tanto da creare una foglia, che non era paragonabile agli oggetti d’oro per valore, bensì molto simile in quanto a brillantezza e i manufatti prodotti con questa tecnica vengono chiamati -sing.-, Oricaldo. Parole der. in altre lingue sono: prov. aurpei, fr. oripeau, sp. orpei.
SINONIMI: fronzolo, maschera, finzione, apparenza, infiorettatura.
“Il bacio fu finzione esasperata del tradimento, tanto quanto gli orpelli che egli ostentava ai polsi e al collo. Al volto portava una maschera, infiorettatura della prodezza nell’ostentare la sua scarsa morale quanto la sua assenza di ricchezza”