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Le nove notti di Sminteo

Oggi nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo con piacere l’autore Joyce Conte e il suo romanzo intitolato Le nove notti di Sminteo pubblicato da Le trame di Circe.

Le nove notti di Sminteo è il romanzo in cui avviene la narrazione in forma epica delle notti e dei giorni in cui Apollo Sminteo fa calare la sua coltre oscura e fatale sull’accampamento di Agamennone e Menelao prima del conflitto a Troia. Per mano delle sue frecce ogni essere umano scoprirà cosa significano il dolore e la caducità della forza. Cosa accade agli uomini, in relazione a sé stessi ed ai loro simili, quando malattia e morte dilagano attorno senza via di fuga? Quando avviene il risveglio individuale della luce e della tenebra più feroci?

Le nove notti di Sminteo, Le trame di Circe edizioni

Trama

Eroi sopravvissuti alla volontà divina.

La forza passa e se ne va, in un soffio, sia che la vita sia vissuta in pienezza, sia che la vita si trovi a metà strada tra il respiro spezzato e l’ingordigia del dominio altrui.

Le nove notti di Sminteo è suddiviso in tre capitoli, ciascuno di tre giorni e tre notti, che si rifanno all’epica tragica; sono intervallati da tre “fabulae” sulla figura enigmatica di Apollo Sminteo, il volto oscuro di Apollo, il volto della tenebra, i cui topi sono servi.

Le nove notti di Smineto è un testo in cui la forma diretta predomina così come le parole e le azioni dei personaggi; abbiamo Ippodamia, Patroclo, Achille, Mnesileo, Calcante, Agamennone e altri, i quali agiscono secondo i loro personali principi, man mano messi a dura prova dalla pestilenza.

Riflessione critica, dal classico al contemporaneo

Oltre al carattere narrativo del romanzo, Le nove notti di Sminteo compie una rassegna antropologica sulle reazioni e le scelte umane nel momento in cui si svela tutta la fragilità vivente negli individui.

La spietata volontà di Apollo Sminteo semina paura e panico tra le fila dei soldati, come anche nelle tende di coloro che dovrebbero essere in grado di guidare gli uomini verso il superamento della pestilenza. Ma qui, nell’accampamento, nessuno pare riuscire a comprendere appieno cosa stia accadendo.

C’è chi all’impotenza, alla forza ormai svanita, risponde con la fuga, chi con il suicidio, altri con la rabbia e sacrifici, altri che invece studiano ciò che accade senza far trapelare alcuna emozione. Tra loro, qualcuno avrà l’ardire di comprendere ciò che accade? Tra loro, ci saranno individui pronti ad affrontare la pestilenza e l’ira di Sminteo? Ognuno, a modo suo, mostra alcune delle innumerevoli sfaccettature dell’agire umano.

Estratti

Estratto 1

“Autoritario era stato il monito di Calcante a cui tutti obbedirono: per un istante gli occhi ingrigiti dell’indovino incontrarono preoccupati quelli di un confuso Achille, per poi perdersi in opposte direzioni. Ma Agamennone era più interessato ad elaborar strategie di guerra, quindi non diede peso a quelle voci: si limitò a richieder i servigi del castano e posato Diomede, uno degli strateghi più sagaci della spedizione, che sapeva abilmente destreggiarsi tra scomode lotte verbali ed arruffianarsi ogni sovrano con le sue nobili maniere.”

Estratto 2

SMINTEO: “Che ne è ora delle vostre difese, insulsi predoni? Come vi sfamerete ora che vi ho privato delle prede e dei levrieri con cui cacciarne di nuove? L’impazzito Crise non conosce pace a causa vostra: corre piangente tra le rovine dei vostri saccheggi, chiamando invano il nome di Criseide, che ancor non avete restituito! Un esercito di cani siete: ringhiate prepotenti, defecando nei templi senza rispetto, vi sentite padroni di terre che non v’appartengono, ma non siete che fragili bestie in balia della caducità!”

Estratto 3

“Sbarcò in un’altra isola, in gran parte pianeggiante e colma di floreali primizie, benedetta da Afrodite che l’aveva popolata di ninfe: gli offri l’Amore d’ogni donna di quei campi se lì avesse scelto di abitare, ma avrebbe dovuto rinunciar a qualsiasi lavoro e dover, vivendo di frivolezze ed oblio. Teucro non voleva facili distrazioni, ma un obiettivo che lo impegnasse e lo facesse maturare. Si congedò dalla Dea, determinato a trovar un definitivo luogo in cui porre radici.”

Estratti da “Le nove notti di Sminteo” di Joyce Conte, Le trame di Circe© 2021, per gentile concessione.

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Casa Editrice Le trame di Circe