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Intervista ad Alberto Grandi, autore di Cronache di un Mesotes

In Aedifico spazio Autori ospito Alberto Grandi, autore di Cronache di un Mesotes, la guerra del Portatore, parte prima. Questo, come è ben chiaro, è il primo volume della saga intitolata Cronache di un Mesotes, scritta da Alberto e che verrà sviluppata in successivi volumi. Cronache di un Mesotes verrà pubblicato da Bookabook, la casa editrice italiana che utilizza l’efficace metodo Crowdfunding!

Trovi la segnalazione di Cronache di un Mesotes QUI, la recensione di Cronache di un Mesotes QUI e gli estratti di Cronache di un Mesotes scelti da me QUI!

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Alberto Grandi – Cronache di un Mesotes, la guerra del Portatore

1) Parlami un po’ di te
Mi chiamo Alberto Grandi, sono un ragazzo della periferia milanese nato il 22 marzo del 1994. Fin da bambino ho intrapreso la strada delle arti marziali, sperimentandone differenti e arrivando, alla fine, a specializzarmi nello studio del Wing Chun e del Kali filippino, che continuo ad apprendere e praticare costantemente, diventandone un istruttore. Oltre alla preparazione atletica, l’aspetto che maggiormente mi ha colpito nello studio di queste discipline è la filosofia, in particolar modo lo studio di se stessi e la tempra caratteriale. La passione verso questi elementi mi hanno spinto, durante la crescita, ad intraprendere un percorso di studi similare, arrivando a laurearmi in Filosofia presso l’università degli studi di Milano dove, tutt’ora, proseguo con la magistrale in Scienze Filosofiche. Lo studio dei temperamenti, dell’etica e della morale che ho fatto e continuo a fare, sia grazie alla pratica marziale che alla frequentazione universitaria, uniti alla mia passione per il fantasy e la fantascienza, hanno portato alla stesura del primo romanzo: Cronache di un Mesotes. Esso è, infatti, un tentativo di unire a un’avventura di stampo fantascientifico e fantasy alcune tematiche filosofiche etiche. Un tentativo di fondere tre elementi apparentemente distanti ma in realtà molto connessi: arti marziali, filosofia e letteratura. Un’unione con lo scopo di aprire la mente, conoscersi e stimolare l’intelletto… senza la presunzione di insegnare nulla, ma solo di far riflettere. Ho voluto scrivere questo romanzo proprio per cercare di trasmettere un messaggio fondamentale. Un messaggio che i nostri antichi maestri greci avevano inciso sulle porte del tempio di Delfi: Conosci te stesso

2) Racconta in breve la trama di Cronache di un Mesotes
Leon, un giovane praticante di arti marziali, viene scelto per unirsi a un grande esercito composto da diverse specie aliene, contro un nemico comune: il Portatore.
Durante il suo viaggio conoscerà diverse figure importanti:
Le imponenti Cheimatos
Formidabile specie guerriera che vede una vera e propria differenziazione fisiologica di genere, che porta le donne ad avere un maggiore sviluppo fisico e intellettivo. Predicatrici di uno stile di vita che porta all’innalzare lo studio dello spirito e della tempra caratteriale rispetto a quello tecnologico.
I piccoli e ingegnosi Psykines
Incredibili inventori e mentalisti. Hanno dedicato la loro esistenza sullo studio della mente e della tecnologia, raggiungendo vette altissime… tanto da donargli particolari
capacità.
I saggi Rook
Golem di pietra dal passato misterioso, tanto quanto il loro obbiettivo in questo conflitto.
Da ognuna di esse e da molte altre, Leon, dovrà imparare qualcosa. Dovrà addestrarsi ed essere pronto a combattere il famigerato esercito nemico mentre, nel frattempo, imparerà a confrontarsi con il più grande avversario della sua vita… se stesso. Un viaggio avventuroso e introspettivo che lo porterà a visitare i più disparati mondi, da un morente imperialismo romano, al classicismo greco, passando per la libertà piratesca e la tecnologia Psykines. Un percorso interiore verso la battaglia più difficile di tutte, una battaglia che tutti noi potremmo vivere costantemente, quella per conoscere se stessi e migliorarsi.

3) Da dove proviene l’ispirazione per i personaggi di Cronache di un Mesotes?
L’ispirazione dei vari personaggi che costellano l’universo di Cronache di un Mesotes arriva da diversi elementi. Alcuni sono costrutti di ideologie politiche e morali, come ad esempio 13 09, il prodotto di un sistema militarizzato e totalitario. Altri invece sono il risultato di una mia reinterpretazione di grandi personaggi storici, come Aurelius e Tecraso, rispettivamente l’imperatore romano Marco Aurelio e il grande Filosofo ateniese Socrate. Altri ancora invece derivano da temperamenti di amici e parenti o da mie visioni di ideali comportamentali, come Kirene o Helen. Un personaggio su cui sono stato particolarmente fedele rispetto alla tradizione è stata Atena, la dea greca, cercando di rispettare tutto ciò che è stato detto o scritto su di Lei.

4) Cronache di un Mesotes: le caratteristiche di Leon
Leon, il protagonista della saga, è indubbiamente il personaggio maggiormente caratterizzato. Lui è una sorta di mia estremizzazione, che ho cercato, il più coerentemente possibile, di adattare alla situazione nella quale viene a trovarsi fin dall’inizio del romanzo. È un personaggio che dalle prime righe mostra di avere un passato che lo ha caratterizzato, non è un foglio totalmente bianco. È un praticante di arti marziali assiduo, uno studente di filosofia e amante dei ragionamenti e delle riflessioni interiori. Caratteristiche che lo aiuteranno nei momenti difficili e che approfondirà nel corso della saga, cercando di sconfiggere quell’oscuro mostro che viene covato all’interno di ognuno di noi attraverso lo studio e la conoscenza di se stesso.

5) L’idea di Cronache di un Mesotes, da dove proviene?
L’idea nasce fin dai primi anni della mia adolescenza, dove mentalmente iniziavo a creare e delineare i vari personaggi che oggi costellano l’universo di Cronache di un Mesotes. Lo studio universitario è stato il motore che ha fatto partire il progetto, per l’esattezza un giorno come un altro di fine aprile dove, portatile alla mano, mi sono seduto in un parco e ho scritto il primo capitolo.

6) Quali sono i temi principali inseriti nel romanzo?
Il tema principale di tutto questo primo volume gira attorno al motto delfico: Conosci te stesso. Vengono approfonditi, dunque, i rapporti di dominazione e interazione tra sentimento e ragione, il tentativo di dominare e controllare questi rapporti e fino a che punto sia giusto farlo. Sullo sfondo, nel frattempo, vengono trattati altri temi, sempre di stampo etico e morale, quali: la tolleranza, l’educazione, l’equilibrio, la morte. Tutti temi trattati in modo più o meno poco approfondito, tentando maggiormente a portare a una riflessione e mai ad un insegnamento.

7) Come procede la scrittura dei successivi volumi?
Nei vari appunti e, soprattutto, nella mia testa, la storia è già ben chiara. Per questo motivo la stesura dei successivi romanzi avviene, tempo permettendo, regolarmente. Molto più lento è invece il periodo di revisione e resa fluida del testo, in particolar modo nelle sezioni maggiormente “filosofiche”.

8) Paragona le emozioni: all’inizio della stesura come ti sentivi e ora che sei giunto al termine del primo volume e ti accingi a scrivere i successivi cosa provi?
L’emozione nello scrivere è sempre grande e positiva. Vedere, pagina dopo pagina, la propria storia prendere forma è entusiasmante. A questo c’è da aggiungere il turbinio di emozioni provate durante l’attesa della risposta di una casa editrice o delle prime recensioni, un misto di ansia, agitazione, paura e felicità. Se dovessi paragonare ciò che provavo all’inizio e ciò che provo ora durante la stesura del secondo romanzo, non troverei grande differenza. L’emozione è sempre forte, inoltre, i responsi positivi ricevuti finora mi stanno indubbiamente caricando nella stesura dei successivi volumi.

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Cronache di un Mesotes. La guerra del Portatore, di Alberto Grandi – Recensione

Recensione di Cronache di un Mesotes. La guerra del Portatore, di Alberto Grandi, in campagna Crowdfunding su Bookabook!

Trovi il link alla campagna QUI

Buona Lettura!


 

 


 

Biografia

Alberto Grandi, classe 1994, nato e residente a Milano. Laureato in Filosofia e istruttore di Arti marziali, che pratica da tutta la vita, è appassionato di letteratura fantasy e videogames. Nel suo romanzo d’esordio, “Cronache di un Mesotes”, riunirà le sue più grandi passioni.


 

Trama

Leon, un giovane praticante di arti marziali, viene scelto per unirsi a un grande esercito composto da diverse specie aliene, contro un nemico comune: il Portatore. Durante il suo viaggio conoscerà diverse figure importanti, dalle imponenti e guerriere Cheimatos, ai piccoli e ingegnosi Psykines, ognuna pronta ad insegnargli qualcosa. Dovrà addestrarsi ed essere pronto a combattere il famigerato esercito nemico mentre imparerà a confrontarsi con il più grande avversario della sua vita… Se stesso. Un viaggio avventuroso e introspettivo che lo porterà a visitare i più disparati mondi, da un morente imperialismo romano, al classicismo greco, passando per la libertà piratesca e la tecnologia psykines. In un percorso interiore verso la battaglia più difficile di tutte, quella per conoscere se stessi e migliorarsi.


Personaggi s(piccanti)

Leon: il protagonista di Cronache di un Mesotes, ragazzo che si riscopre formidabile guerriero e pensatore; si interroga sui mondi in cui viene inviato per difenderne i popoli dalle armate del Portatore. Non solo si sofferma su ciò che vede e su ciò che sente, bensì elabora ogni informazione e la accresce con la consapevolezza che un giovane può coltivare in una situazione tesa e di pericolo come i campi di battaglia. Ironia, interrogativi, dubbi e speranza (contando un’ottima dose di forza di volontà) sono gli ingredienti della personalità di Leon, visibili all’inizio del romanzo in maniera intermittente e poi più presenti nelle pagine successive.

13 09: appartenente alla razza dei Ropodarth, rappresenta l’assoluto di un sistema di governo totalitario, in cui l’uno viene surclassato dalla comunità eretta sulla gerarchia di tipo militare. Il viaggio di 13 09 rappresenta l’abnegazione, l’ordine superiore inderogabile, ma possiede una componente libertaria e ascendente che segue la crescita di Leon. I due personaggi infatti sono legati da un rapporto di amicizia, che viene sviluppato nella seconda parte dell’opera.

Il Portatore e i Creati: e qui si apre un grande punto di domanda che soggiace a tutta l’opera ed è questo il punto vincente per cui ritengo che Cronache di un Mesotes sia una lettura non solo piacevole ma anche intrigante: non sai chi è il Portatore. La figura dell’antagonista è ammantata di domande e informazioni frammentarie, solo i suoi scagnozzi, i Creati, sono conosciuti perché sono l’esercito del Portatore. Il personaggio celato alle conoscenze di Leon riempie di trepidazione e di interrogativi le menti delle forze alleate. Chi può celarsi dietro alla figura del Portatore?

Atena: proprio lei, la Dea Atena, è presente nell’opera; la sua figura porta con sé l’ideale della saggezza, della conoscenza e del sacrificio, unita alla componente emotiva che la sua presenza provoca in Leon; egli prova un misto di ammirazione e rispetto per Atena, che sarà altro punto fondamentale nella seconda parte dell’opera.

Tenendo conto dei ruoli degli altri personaggi, ho notato una contestualizzazione dei suddetti dopo un centinaio di pagine, inizialmente l’autore si focalizza sullo sviluppo di dialoghi e azioni che fanno da padroni.

Lo stile, la penna, la tastiera

Lo stile dell’autore è leggero, dinamico, preciso, non lascia spazio a dubbi di coerenza o a interrogativi senza uscita. L’opera è ben strutturata, dotata di una consecutio temporum ben definita, che non cade in incomprensioni o in incoerenze temporali, sempre nemiche degli autori!

Senso del dovere, morale, strutture di governo, coraggio, cooperazione, amicizia, rispetto delle diversità, abbandono, paura, crescita e consapevolezza. Potrei continuare con la lista, ma questo elenco rispecchia alcune delle grandi tematiche trattate nell’opera. Quale studentessa di Filosofia, non ho potuto fare a meno di sorridere, vedendo temi trattati durante gli anni di studio; ciò che mi ha colpita in particolare è stata l’aria di cambiamento che portavano i dialoghi in cui sono state evidenziate correnti e sistemi di pensiero; un modo apprezzabile per vivificare temi filosofi, etici e morali, che a parer mio, avrebbero dovuto essere sviluppati con maggiore precisione, legandoli al protagonista e agli avvenimenti in maniera stringente.

La contestualizzazione delle razze, dei popoli e dei pianeti sembra essere lasciata da parte, in realtà, man mano che il lettore prosegue, inizia ad affezionarsi ai luoghi; le descrizioni sono precise, stimolano la fantasia e permettono alla mente di penetrare nella storia.

Ciò che ho amato in particolare sono i combattimenti; tutto sta nella descrizione dell’evento senza… la descrizione! Alberto descrive attraverso le azioni, le sensazioni dei personaggi, i momenti di rabbia, gioia, dolore, gli attimi che coinvolgono in battaglia i personaggi sono carichi di patos, sono cruciali per la trama e per la definizione dei personaggi stessi.

L’autore è riuscito a gestire molto bene le componenti sociali e culturali proprie di ogni razza appartenente all’Alleanza, coloro che combattono il Portatore. Interessante la capacità di promuovere l’eguaglianza mantenendo le differenze, il rispetto reciproco e la forza delle comunità unite; non mancano gli screzi, le lotte interne e gli intrighi che pian paino Leon scopre e a cui cerca una spiegazione, una soluzione, fin dal primo momento.

Cronache di un Mesotes è un’opera appassionante, capace di far riflettere su tematiche legate al pensiero e alla consapevolezza individuale e universale; questi temi sono sviluppati nell’opera come germogli figli di un’antica quercia; il dialogo tra il passato, il presente e il futuro è espresso nei personaggi, nelle tradizioni e nelle usanze dei popoli che Leon incontrerà durante le sue missioni in nome dell’Alleanza, in nome della libertà. 

COPERTINA PROVVISORIA 1