Segnalazione del romanzo di Emmanuele Vercillo, intitolato Dunwich, thriller ambientato in Inghilterra nel XIX secolo, in campagna crowdfunding su Bookabook, di cui trovate qui il link diretto.
Il titolo del romanzo è ispirato al maestro H. P. Lovercraft, come sottolinea Emmanuele e non potrei essere più d’accordo! Lovercraft, di cui conservo (dopo svariate letture) la raccolta completa di tutti i racconti, è tutt’ora per me un maestro e un’ispirazione.
Sinossi
Nell’Inghilterra del XIX secolo, il medico Devon Wilson trova una una lettera di un suo avo nascosta nella biblioteca di famiglia. Il manoscritto parla di un misterioso segreto celato dai Wilson in una vecchia magione di provincia. Incuriosito dalla scoperta, Devon si reca a Dunwich per saperne di più, finendo per rimanere bloccato nel paese. Lì, facendosi largo fra oscure superstizioni e segreti a lungo sepolti, cercherà di scoprire cosa si nasconde sotto l’antica dimora.
Biografia
Nato a Cosenza e diplomato al liceo classico, Emmanuele è laureato in comunicazione d’impresa presso l’Università IULM di Milano. Fin da subito ha lavorato nel mondo dei media, prima come consulente e giornalista (conseguendo l’iscrizione all’Albo professionale nel 2017) e in seguito come speaker radiofonico. La scrittura è da sempre una sua passione, che ha coltivato prima con piccoli racconti e storie brevi, in seguito con lavori più articolati. Dopo le prime pubblicazioni ha deciso, complice anche la quarantena, di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura.
Estratto dall’anteprima di Dunwich
Era quasi l’alba quando il treno si fermò sbuffando vapore alla stazione di Dunwich. L’aria era gelida e, oltre a Devon, nessun altro passeggero scese dalla bestia di metallo a quella fermata. Sulla banchina s’intravedeva una sola persona: un uomo anziano, seduto su una panchina di legno e avvolto dalle spire del sonno, con un rivolo di bava che scendeva giù dalle labbra. Devon s’incamminò lungo il marciapiede, stringendosi nel cappotto di stoffa che a stento lo riparava dal soffio del vento. Il treno ripartì fischiando, lasciando dietro di sé solo il silenzio. Erano trascorse già due settimane da quando aveva trovato la lettera, nascosta in un vecchio libro della biblioteca di famiglia. In realtà non aveva idea di quale suo parente l’avesse scritta, ma fin dalle prime righe ne aveva intuito il soggetto. “Scrivo questa lettera per lasciare una traccia della mia ricerca”, iniziava così “una ricerca difficile che ho portato avanti nella magione Taylor, ricevuta in dote dal matrimonio di William Wilson e tramandata fra le generazioni che mi hanno preceduto”. Nessuno di quei nomi aveva acceso in Devon un campanello, ma la storia della magione, seppur riassunta in poche parole, aveva facilmente rievocato il ricordo di una vecchia residenza di proprietà della sua famiglia da generazioni, nel piccolo paese di Dunwich.
Info e link utili
Dunwich è disponibile in formato cartaceo e e-book pre-ordinabile tramite questo link!
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