La Scrivania Letteraria

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La Gloria del Sangue - Trilogia

Estratto – 27

“Vidi davanti a me un ramo scattare all’improvviso e uno scoiattolo correre furtivo tra gli aghi verdi e rigogliosi dei grandi abeti. Anche il sottobosco era fitto, come a voler celare la presenza di quel luogo. Quando ero piccola pareva che tutto fosse sulla soglia della vita, ancora acerbo e immaturo. Ora invece il laghetto si era fatto più grosso e dei massi affioravano dal pelo dell’acqua, anch’essa più scura; sulla riva non c’erano segni di erbe alpine come una volta e la terra era diventata scura, ricca, ricoperta da arbusti e cespugli fitti, di un verde smagliante. Come se quell’angolo di bosco si stesse nutrendo di qualche energia che lo rendesse estremamente rigoglioso.

Tutto era maturato al ritmo con cui ero cresciuta io e adesso era giunto il momento di riacquisire la parte che avevo depositato lì anni orsono”.

Estratto da “La Gloria del Sangue – Libro Primo”

Pagina 268

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