In questo periodo sto leggendo alcuni libri legati a tematiche ambientali ed ecologiche e mi sono imbattuta in questa fantastica parola: eutrofizzazione.
ETIMOLOGIA: eutrofizzazione deriva dal greco eutrophia, formata da eu=buona e itrophòs=nutrimento.
SIGNIFICATO: der. di Eutrofico. In accordo con l’etimologia del termine, eutrofizzazione indica una condizione di ricchezza di sostanze nutritive, soprattutto nitrati, fosfati e zolfo, in particolare in un ambiente acquatico.
Al giorno d’oggi invece il termine ha un’accezione prettamente negativa legate alla questione ambientale di tutela e protezione della acque e degli ecosistemi acquatici; a tal proposito viene usato per indicare uno sviluppo abnorme di alghe e cianobatteri che provocano conseguenze deleterie per l’ecosistema e in particolare fauna acquatica e la flora circostante.
GLI EFFETTI DELL’EUTROFIZZAZIONE
Le situazioni in cui per prima si presenta l’eutrofizzazione sono le zone acquatiche a debole ricambio, come laghi e stagni. La proliferazione di alghe microscopiche comporta l’impossibilità da parte dei consumatori primari di sopperire alla loro abnorme crescita; esse non vengono smaltite e determinano una maggiore attività batterica.
Gli agenti antropici che più provocano l’eutrofizzazione sono l’utilizzo dei fertilizzanti nella coltivazione della terre circostanti e il loro dilavamento, l’inquinamento derivanti dai prodotti organici delle attività umane e i prodotti di rifiuto industriali. L’eutrofizzazione provoca la fioriture (sviluppo esagerato) del fitoplancton, il quale abbassa il tasso di ossigeno nell’ambiente e rende il luogo inadatto per altre specie.
Per contrastare l’eutrofizzazione sono necessari interventi che riducano gli afflussi di nutrienti ai corpi idrici e si ritiene che il riscaldamento globale contribuirà a peggiorare il fenomeno dell’eutrofizzazione. Il riscaldamento delle acque superficiali infatti fa diminuire la solubilità dei gas e di conseguenza anche dell’ossigeno.
CENNI STORICI E CASI
L’eutrofizzazione è stato riconosciuto come fenomeno problematico a partire dal XX secolo in America del Nord e in Europa e via via è andato sempre più maggiormente sviluppandosi.
EMILIA-ROMAGNA ANNI ’70 E ITALIA
L’eutrofizzazione è uno dei principali problemi ambientali che interessano le acque costiere emiliano-romagnole.; negli anni ’70 nelle acque costiere dell’Emilia-Romagna avvennero estese morie di organismi bentonici che ebbero gravi impatti sull’economia regionale nei settori della pesca e del turismo. Considerata l’estensione e la frequenza dell’eutrofizzazione si può affermare che la zona a sud del Delta del Po è tra le più critiche dell’intero Mediterraneo, senza contare anche altri ambienti ed ecosistemi di maggiore estensione, come il Mar Baltico stanno subendo l’eutrofizzazione.
LAGHI EUTROFICI
hanno una bassa profondità e larghe rive, paludose o meno, in cui è presente una grande quantità di fitoplancton e sali umici.
Link utile per saperne di più sui mari eutrofizzati
https://www.regionieambiente.it/eutrofizzazione-mari/