La Scrivania Letteraria

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Scrittura libera

La penna – Quinta parte

La penna

Quinta parte

«Non nella maniera in cui si intende morta una persona».

Il silenzio proruppe dal microfono. Uno smacco come il giorno in cui aveva saputo che nonna Maria aveva deciso di rimanere a vivere da sola, a Piedironcello. Sfacciata di una vecchietta.

«La differenza che vedi tu, io non ce la trovo». La risata di Maria penetrò il timpano. «Come va?»

«Bene, al solito».

«Quando vieni a trovarmi?»

«Sono impegnato con le ricerche».

«Ho messo il wi-fi da un bel po’, te l’avevo già detto e ho prenotato un taxi per te. Domani mattina alle nove».

Nonna Maria chiuse la chiamata.

Lorenzo sbuffò e alzò le spalle. Prima o poi sarebbe arrivato il fatidico incontro e la nonna aveva già predisposto tutto. Non avrebbe potuto esimersi dal compiere l’ennesimo dovere.

Appoggiò il cellulare, tolse il freno alla sedia a rotelle e spinse. Il parquet scricchiolò nei due soliti punti e la porta della camera cigolò. Aveva perso il lubrificante per le cerniere e ogni volta pensava che sarebbe stato comodo comprarne un tubetto nuovo. Ma che importanza aveva, in fin dei conti? Nel 1400 non c’erano certi generi di comodità. La mano fredda contro il metallo gli fece pensare che anche il suo mezzo di locomozione aveva un ché di comodità. Si era contraddetto, per l’ennesima volta.

E aveva sbagliato.

Ancora.

Il gelo trafisse le gambe e lo ridestò dalla travagliata presa di coscienza degli sbagli, tsunami di pensieri insensati.

Arrivò al letto, fece forza sulle braccia e si issò sulla coperta. Tirò le gambe con sé. Rimase a fissarle. Il cuore balzò ferino, cercando i battiti che le avevano mosse nelle corse sulle isolane spiagge nere, a inseguire Marilia. Immobili.

Chiuse gli occhi e tornò nella pagoda azzurra.

La porta sbatté. Il fruscio delle borse biodegradabili sul bancone della cucina e il trillo del mazzo di chiavi lanciate a casaccio sulla consolle di marmo.

«Sono tornata!»

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Prime Luci del Mondo

Recensione di Prime luci del mondo a cura di Maria, Get lost in Maria’s world

Oggi do la parola a Maria, creatrice del blog Get lost in Maria’s world, la quale offre la sua opinione di Prime luci del mondo, la mia silloge poetica pubblicata a dicembre 2019 da S4M Edizioni.

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Prime luci del mondo, Giulia Coppa, S4M Edizioni, 2019.

Recensione

Leggi la recensione completa di Prime luci del mondo a cura di Maria sul suo blog cliccando sul pulsante qui sotto!

Estratto della recensione di Maria

“Era da tempo che cercavo un libro di poesie che mi trasmettesse emozioni forti e finalmente l’ho trovato. Gli autori che ci riescono non sono molti, tante volte mi è capitato di leggere poesie che non avessero senso, ma questo non è il caso di Giulia.”

©Estratto dall’articolo Recensione: Prime luci del mondo di Giulia Coppa, di maria, Get lost in Maria’s world, 2020.

Presentazione di Prime luci del mondo

La poesia esprime l’anima e il cuore di coloro che si prodigano nella ricerca delle tormentate ispirazioni e della gioia che il mondo cela agli occhi meno indagatori. Con un sottofondo di musica dolente e costante che ognuno di noi incontra nel lungo viaggio delle emozioni e dei sentimenti della vita. La sensibilità del cuore viene elevata nella natura, nei misteri dell’essere umano e nella gloriosa alba della luce sulla terra. Tormenti, pace, felicità, dolore e rinascita sono alcuni degli elementi che si incontrano nella libertà naturale che i versi permettono di far sbocciare nell’animo selvaggio e celato dell’essere umano. La natura è l’inizio di una ricerca lunga e tormentata in cui lo svolgersi del tempo si trasforma, da lineare e circolare, donando al pensiero, all’azione e al gesto umano un’immediata consapevolezza di morte, vita, amore e rinascita: una sostanziale epifania delle emozioni recondite incarnate in metafore, narrazioni ermeneutiche e interpretative.


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Scrittura libera

La penna – Quarta parte

La penna

Quarta parte

Sfregò i palmi delle mani, poi le appoggiò al freddo metallo e spinse la sedia a rotelle sul sentiero lastricato in pietra. Ogni volta che il pensiero della follia lo sfiorava il cuore palpitava veloce e il collo iniziava a bruciare come se dovesse sputare fiamme e tramutarsi in un drago. Che genere di sciocchezze pensava la sua mente, quasi non fosse totalmente sotto il suo controllo bensì in preda a deliri privi di ogni logica. Il salice piangente comparve maestoso, coricato sul laghetto, le fronde suadenti impegnate a giocare con la superficie dell’acqua. Spinse con più forza e superò la lieve pendenza iniziale del ponticello in legno. Tirò la leva e il freno aderì alle ruote. Si appoggiò con le braccia conserte sul legno umido del corrimano e fece tre lunghi respiri. Non bastarono e continuò per cinque minuti buoni. Dato che il cuore seguitava nel palpitare senza rallentare iniziò a immaginare il suo luogo di pace, la pagoda azzurra in cui si rifugiava fin da piccolo, in cui trovava il suo amico immaginario Eolin. Quando aveva perso l’uso delle gambe Eolin era scomparso. Nonostante la nota di tristezza la pagoda era rimasto il rifugio per il suo cuore. Dopo un paio di minuti i battiti rallentarono, le palpebre smisero di tremare e la linea della bocca si distese. Si afflosciò lasciando posare il capo sul braccio sinistro e sospirò. Era riuscito a vincere l’attacco degli artigli veleniferi della follia. Si sentiva stanco, mortalmente stanco. La nota positiva della sua situazione, la capacità di controllare al minuto la quotidianità, era divenuta una prigione. Non accadeva nulla di diverso, di nuovo. Ogni giorno era uguale se non per i libri letti e studiati. La ricerca storica era il suo solo piacere, ma negli ultimi mesi, da quando aveva iniziato a lavorare al progetto su Costantinopoli, aveva notato come lui apprezzasse l’idea della storia, non le storie della storia. Che anche il suo ultimo baluardo di convinzione stesse per crollare com’erano stati distrutti gli altri dalla sua immobilità fisica? Una scarica di gelo percorse le gambe e lo fece ridestare dalla stasi. Che diamine! Aveva iniziato ad apprezzare il silenzio quando aveva capito quante parole inutili avesse sprecato negli anni precedenti. A meno che non ci fosse qualcuno in casa, parlava con se stesso ad alta voce solo in casi necessari. Gli squilli del telefono lo travolsero facendolo sussultare. Non si scomodò sapendo che non sarebbe arrivato in tempo per rispondere. Lasciò che smettesse di inquinare l’aria con il fastidioso frastuono. «Chi sarà?» chiese rivolto alle carpe che animavano il laghetto. La voce uscì roca e il sapore che gli lasciò in bocca era amaro, arrugginito dall’inutilizzo. Tolse il freno e si diresse al patio. Raggiunto il cellulare, gettato sul divano in sala, osservò il nome della persona che lo aveva disturbato. Le sopracciglia si incurvarono e il nervosismo si espanse in lui. Le mani tremavano, ma ebbe il coraggio di richiamare; non vi era alcuna necessità di ritardare ciò che doveva accadere.

«Finalmente Lorenzo. Pensavo fossi morto» lo salutò nonna Maria canzonandolo.

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Saga - Memorie di Taenelies

Recensione di Memorie di Taenelies a cura di Maria, Get lost in Maria’s World

Oggi do la parola a Maria del blog Get Lost in Maria’s World, la quale ci offrirà la sua opinione di Memorie di Taenelies, i soli di Artchana, primo volume della saga fantasy Memorie di Taenelies, scritto a quattro mani da me e Eric Rossetti, edito Europa Edizioni.

Copertina romanzo fantasy memorie di Taenelies i soli di artchana 
Giulia Coppa Eric Rossetti
Memorie di Taenelies, i soli di Artchana, Giulia Coppa, Eric Rossetti, Europa Edizioni, 2019

Recensione

Per le recensione completa di Memorie di Taenelies di Maria vi invito a cliccare

Estratto della recensione di Maria

“Non sono solita leggere libri scritti da due autori, ma devo dire che ne sono rimasta davvero molto soddisfatta.

Il romanzo inizia narrando ciò che è successo anni prima, ci troviamo davanti ad un’atmosfera piena di battaglie e magia, cacciatori e tanti altri mitici personaggi.

Riguardo ai personaggi ne sono rimasta soddisfatta e non, ho apprezzato che non è presente il classico eroe che risolve tutto, ma allo stesso tempo avrei voluto poter conoscere più a fondo altri personaggi soprattutto su un livello emozionale. Mi sono piaciuti soprattutto coloro che nel corso del racconto sono cambiati, insomma personaggi del tutto dinamici…”

© Estratto, Recensione Memorie di Taenelies di Giulia Coppa e Eric Rossetti, Blog Get lost in Maria’s World, settembre 2020, per gentile concessione

Presentazione di Memorie di Taenelies, i soli di Artchana

Memorie di Taenelies, i soli di Artchana è il primo romanzo della saga fantasy Memorie di Taenelies. Protagonista è Vian, accompagnato dai suoi più fidati amici, Dean e Mutt, i quali dovranno far fronte alle avversità della perdita della casa natia, Toptia, a causa di una maledizione caduta sul villaggio. La storia personale del ragazzo andrà incontro all’ombra della Resistenza che si allunga e ordisce fitte trame silenziose nel Regno di Artchana e nel vicino Regno di Tiresia. Gli eventi trascineranno i protagonisti nei luoghi più disparati del Regno di Artchan e conosceranno mercenari, druidi, cacciatori di taglie e maghi dall’oscuro potere. I motivi classici del genere fantastico cappa e spada, ravvisabile nell’high fantasy, si intrecciano con elementi mitologici, soprannaturali e magici.


Ringrazio con gioia Maria per la sua recensione e lo sprone che mi dato nei confronti di un maggiore approfondimento delle componenti emotive e psicologiche dei personaggi!


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Fervore

Intervista per la raccolta di racconti Fervore a cura del salotto letterario Libristi Anonimi

Logo Libristi Anonimi
Intervista Giulia Coppa Scrittrice
Libro raccolta Racconti Fervore
Giulia Coppa e raccolta di racconti Fervore, sull’ironia e l”imprevedibilità – Logo Libristi Anonimi, Miart Graphics

Oggi vi propongo la lettura dell’intervista rilasciata per Libristi Anonimi. Abbiamo parlato della mia raccolta di racconti Fervore, sull’ironia e l’imprevedibilità, di consigli per aspiranti scrittori e dei miei progetti letterari presenti e futuri.

Da chi è formato il team Libristi Anonimi? Sono tre ragazze, Martina, Laura e Marika con tanta passione per i libri, la scrittura, la lettura e le opere di scrittori emergenti. Per ora le trovate su IG e vi lascio QUI il link al profilo LIBRISTI ANONIMI. Il format che propongono mi ha subito entusiasmata: un post dedicato all’opera dell’autore e subito dopo un post dedicato all’intervista. Inoltre si occupano di condividere informazioni relative all’editoria e delle tips utili per orientarsi nel caotico mondo della promozione online di libri. Come potrete dedurre, le ammiro per l’impegno rivolto alla creazione del loro Salotto Letterario!

Qui di seguito l’intervista. Buona lettura!

Intervista a Giulia Coppa da parte di Libristi Anonimi

© Libristi Anonimi, gennaio 2021, per gentile concessione

1 – Ciao Giulia, benvenuta nel nostro “salottino” di Libristi Anonimi! Iniziamo subito con qualche domanda generica, per scaldarci: come nasce la tua passione per la scrittura? Quando hai iniziato?

Ciao ragazze! Prima di tutto vi ringrazio per avermi invitata nel vostro “salottino”. Grazie Martina, Laura e Marika. Bene! Scaldiamoci! La mia passione per la scrittura nasce durante la terza infanzia. Non è iniziata appena ho avuto la prima Pelikan in mano, ma dopo un paio di anni destreggiandomi con la Lettera 35 della mamma. Ho scritto delle poesie tanto tenere, in rima baciata, che ripensandoci mi fanno sorridere. Il primo cambiamento nel mio approccio alla scrittura è avvenuto verso i quattordici anni; armata di un’estate senza impegni e del computer fisso di casa ho scritto un paio di pagine che si sono trasformate in un manoscritto tuttora in stesura. La prima esperienza di scrittura senza l’intenzione di una pubblicazione mi ha fatto subito capire come scrivere sia un continuo incontro tra la creatività e l’impegno costante. La prima pubblicazione risalente al 2017, il primo volume de La gloria del sangue, mi ha mostrato l’importanza del rigore e della disciplina, elementi poco presenti, a parer mio, nella mia prima opera, ma non di certo assenti nelle successive.

2 – Finora hai pubblicato quattro libri abbastanza diversi tra loro: due romanzi fantasy, una silloge poetica e una raccolta di racconti. Cosa ti attira di ciascuno di questi generi? Tra di essi ce ne è uno che prediligi e ami di più?

L’arte come impressione di un’essenza ha infinite forme di espressione e anche le parole, appartenenti al genere umano come forme di comunicazione e poi in qualità di  forme d’arte per un’aspirazione estetica, chiedono in quale forme essere veicolate in base a come la persona, autrice dell’opera, chiede alla storia, alla fantasia, al pensiero e ai sentimenti di esprimersi. Non avrei mai potuto trasmettere le emozioni della protagonista de La gloria del sangue Alessia in una poesia o in un racconto; la prima perché slegata dalla forma del romanzo e il secondo perché una narrazione breve avrebbe richiesto una compressione esagerata del personaggio sul piano narrativo. Prediligo un genere piuttosto che gli altri in prima battuta per l’elemento nei confronti del quale provo una volontà di trasmissione, di condivisione e di narrazione e in seconda battuta per la proprietà estetica ed espressiva del genere stesso.

3 – Ho letto “Fervore. Sull’ironia e imprevedibilità” e mi è piaciuto davvero moltissimo. Confesso che il mio racconto preferito è “L’amore improprio delle tre essenze” ma mi piace moltissimo anche “Aleo e Meridia”. Ti va di approfondire un poco queste due storie? Tu, invece, ne hai una preferita?

Parto dall’ultima domanda che mi hai posto. Fervore è nato una mattina in un bar in cui c’erano due persone ubriache fradice. Le ho osservate giusto un momento, ma è bastato per pormi la domanda: perché la mia vita ha incrociato le loro esistenze? Per scrivere Candeggio! ho esclamato una sera, mesi dopo l’evento, dopo aver scritto il racconto. L’amore improprio delle tre essenze è un racconto di cui ho deciso di intraprenderne la scrittura dopo aver pensato a cosa significhi la locuzione verbale “mettere a tacere” in qualità di espediente narrativo. Nel racconto ci sono diverse componenti risultati dalla riflessione sulla locuzione:

Emozionale: relativa alla rabbia provata per il maschilismo e il sessismo tanto quanto la contraddizione del mantenimento nella società degli stereotipi di genere maschili e femminili che sembrano tuttora irrorati da continue energie.

Relazionale: i triangoli amorosi nel racconto sorgono per traumi e mancanze di crescita personali, estremizzazione di certi aspetti della personalità, bisogno di accettazione, meschinità, ipocrisia e forse, un po’ d’amore, che però è improprio perché nessuno dei personaggi prova un amore incondizionato, bensì mediato da un interesse dettato dall’Io materiale e non dalla componente del Sé spirituale legato all’amore, al cuore, indicato come sede dell’anima, ma di quest’ultimo elemento, il cuore come sede, non ho scritto in Fervore.

Sociale: le relazioni tra le persone dettate in maniera consapevole e inconsapevole dai costrutti socioculturali. La più piccola azione può entrare in contraddizione con le intenzioni personali a favore o a discapito della propria vita e il tutto accade in un completa immersione nell’ambiente esterno al corpo, da cui si è distinti proprio per il fatto di essere in un corpo.

Le componenti danno vita a tre elementi che combinati nelle maniere più svariate permettono al personaggio di mettere a tacere se stesso e/o ciò che lo circonda.

Aleo e Meridia invece è nato dalla domanda Cosa potrebbe accadere in un mondo parallelo al nostro se esplodesse un vulcano simile al Vesuvio? Aleo e Meridia è particolare nel contesto della nostra intervista perché si collega alla domanda 2. Quale genere scegliere per Aleo e Meridia? Racconto o romanzo? Ho pensato molto ad Aleo e Meridia e poi, dopo l’ennesima rilettura ho optato per lasciarlo in forma di racconto; ha gli elementi necessari perché possa essere apprezzato e questa è un’immensa soddisfazione di per sé.

4 – C’è uno schema preciso per quanto riguarda la posizione dei vari racconti?

Non direi propriamente uno schema. Il primo racconto ha ispirato la raccolta e l’ultimo è l’unico in cui la morte ha un’accezione diversa rispetto agli altri. I quattro racconti “all’interno” sono in ordine di stesura.

5 – Hai qualche consiglio per chi vorrebbe diventare uno scrittore? Ti va di parlarci di qualche progetto futuro?

Estremizzando potrei consigliare una frase celebre riadattata sul piano letterario dal mio caro amico e co-scrittore della saga Memorie di Taenelies Eric Rossetti: “Scriverne cento per pubblicarne uno”. Vi suona familiare?

Passando oltre, vi sono svariati consigli che potrei sciorinare, ma opto per portare all’attenzione dei lettori, degli autori e degli aspiranti scrittori delle domande e delle considerazioni. Si tratta di un esperimento che ho deciso seduta stante. L’orologio del pc indica le 02:05, un orario che adoro.

Cosa significa la scrittura per la persona a cui è balenata nella mente l’idea di iniziare a scrivere? Cos’è la scrittura? Un modo per sfogare le proprie emozioni? Una maniera per esprimere un concetto, un’idea? Un mezzo di comunicazione per esprimere che cosa? Bisogna decidere se si vuole diventare scrittori per passione senza aggiungere nient’altro a essa, o se cercare di diventare scrittori per professione, alla ricerca della “storia giusta”. Queste due parole insieme sono valutative e possono essere interpretate sotto una luce pregiudizievole; oltretutto sono intrise di significati enormi e stratificati. Si potrebbe pensare, “esiste una storia giusta?” Questa è una domanda che tutti gli aspiranti scrittori potrebbero percepire per un attimo nella mente, anche perché nel momento della pubblicazione la storia che prima era personale, individuale, diventa un libro, e soprattutto una storia pubblica, per gli altri, presente sui piani emozionale, psicologico, sociale e narrativo per citarne alcuni. Scrivere è un’azione di responsabilità umana nei termini della trasmissione di un sapere e della capacità di esprimersi in una forma d’arte. Bisogna riflettere anche su questo aspetto valoriale e qualitativo. Scrivere è anche una forma di intrattenimento, elemento da non sottovalutare per gli aspetti ludici e artistici che porta con sé nel panorama culturale contemporaneo.

Sottolineo che ci si può sentire scrittori nell’esperienza privata e intima della scrittura in quanto si scrive per un pubblico che è in se stessi e questa di per sé un’azione e una forma di scrittura che non necessita della pubblicità dello scritto per acquisire valore e qualità perché lo assume nel momento della scrittura stessa.

Quando si parla di essere scrittori per il pubblico, cioè per qualcuno oltre la propria persona, bisogna prendere in considerazione il pubblico aspetto che andrà ad assumere il manoscritto che diventerà un libro, come citato poco fa.

Presumo di aver messo molta carne al fuoco sia per gli aspiranti scrittori che per i lettori. Passerei ora alla conclusione dell’intervista: i progetti presenti e futuri. Ora come ora ho terminato due sillogi poetiche che sto rileggendo; per loro sto pensando alla pubblicazione, ma necessito di tempo per valutarle. Nel frattempo io ed Eric stiamo scrivendo il secondo volume della saga fantasy di Memorie di Taenelies. La scaletta e alcuni capitoli del terzo volume stanno prendendo forma mentre il quarto volume è in piena produzione creativa. Il secondo e il terzo volume della mia trilogia d’esordio, La gloria del sangue, dopo varie battute d’arresto e dubbi non di poco conto, iniziano a prendere forma nella mia mente e in una caotica cartella di bozze, appunti, capitoli e documenti relativi al world building. Per ora questi sono i progetti su cui pongo la mia attenzione. Ho abbozzato altri manoscritti e per quanto riguarda il primo manoscritto, di cui ho accennato nella domanda 1, è al capitolo cinquantatreesimo ed è circa a metà dello sviluppo completo.

Voglio ringraziare di cuore Martina per il suo invito, il team di Libristi Anonimi e tutti coloro che leggeranno l’intervista e vorranno condividere le proprie impressioni sulla scrittura.

Giulia Coppa

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Fervore

Recensione di Fervore a cura di Arianna, Onlybookslover

Oggi vi propongo la lettura della recensione di uno dei miei libri, la quarta pubblicazione avvenuta nel 2020. Si tratta della raccolta di racconti Fervore, sull’ironia e l’imprevedibilità, edita Europa Edizioni.

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Copertina di Fervore, sull’ironia e l’imrpevedibilità

Recensione

Per la recensione completa della raccolta di racconti Fervore vi invito a cliccare QUI.

Estratto della recensione

“Come molti di voi sanno, sono sempre un po’ restia dal leggere le raccolte di racconti.
Non perché abbia dei pregiudizi sul genere ma perché temo sempre di non riuscire ad entrare in sintonia con i diversi personaggi.

Ovviamente mi sbagliavo.
Parto col dire che Giulia Coppa ha uno stile di scrittura davvero impressionante.
Lessico impeccabile, struttura perfetta.
Altra cosa che ho amato molto sono stati i dettagli all’interno di ogni racconto.
Ad esempio quando Giulia descrive gli odori, una condizione meteorologica, una qualunque cosa, riesci tranquillamente a immaginare tutto intorno a te e, di conseguenza, entrare nella storia.”

Presentazione di Fervore

Accattivante e spregiudicata: così possiamo definire l’opera di Giulia Coppa, una scrittura fuori dal comune, sia per la forma stilistica – perfetta, scorrevole e piacevolissima alla lettura – sia per la straordinaria capacità di creare un contesto narrativo assolutamente coinvolgente, che ben si inserisce in una narrazione nuova, moderna, se non addirittura futuristica. Giulia Coppa attraverso i suoi sei racconti ci introduce in mondi fantastici, ma anche reali, con personaggi fortemente caratterizzati, spietati in un certo qual modo, che sembrano incarnazioni ed epigoni sorti dal lato oscuro dell’agire umano…oppure aperte manifestazioni dell’incontro tra l’io che vorremmo essere e l’immaginifico tocco della morte. 

Ringrazio di cuore Arianna e vi invito a scoprire il suo blog Onlybookslover.it e la sua pagina IG.

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La Gloria del Sangue - Trilogia

La gloria del sangue – Recensione

Recensione de La gloria del sangue a cura di Viviana’s Books

La gloria del sangue, il clan della Immanem, l’Immortale è il primo libro della trilogia la gloria del sangue. Il secondo libro è in stesura e verrà pubblicato tra il 2021 e il 2022.

 

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Trama

Alessia trascorre serena la quotidianità da giovane donna agiata, fino a quando la morte le piomba addosso come un macigno e la sua anima tenta disperatamente di fuggire dal mondo. In balia dell’inconsistenza dell’esistenza e presa dai tormenti dolorosi della morte, venuta a bussare alla sua porta troppo presto, si ritroverà invischiata in un universo stravolgente, complesso, dettato dal sangue, da riti, gerarchie e un temibile quanto mai affascinante futuro, pronto a valicare il suo corpo e il suo spirito. Riuscirà ad accettare l’identità che la coglierà seducendola? La morte tornerà nuovamente da lei? Sfumature erotiche e dark si mischiano al genere fantastico, rimodellato su canoni che fanno da fondamenta all’inizio, senza presupporre nulla della fine.

Dove trovare la gloria del sangue?

Puoi trovare il mio romanzo La gloria del sangue in formato cartaceo online, ordinarlo in libreria oppure scrivendo alla mail: lascrivanialetteraria@gmail.com

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Prime Luci del Mondo

Prime Luci del Mondo – Recensione

Recensione di Prime luci del mondo a cura di Lunatica’s Books. Segui questo link per leggere la recensione completa. Qui sotto invece troverai informazioni e curiosità su Prime luci del Mondo e la prossima raccolta di poesie!

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Prime luci del mondo è la mia prima raccolta di poesie; ho voluto iniziare questa parte della mia carriera da scrittrice con un libro esile, una cinquantina di pagine che racchiudono in sé venticinque poesie. In programma ho un’altra raccolta e questa sarà più corposa della precedente, impegnerà più tempo e cercherò di delineare e dividere le poesie in gruppi che abbiamo un sottofondo di significati simile. La seconda raccolta ho in programma di pubblicarla nel 2021.

Sinossi 

La poesia esprime l’anima e il cuore di coloro che si prodigano nella ricerca delle tormentate ispirazioni e della gioia che il mondo cela agli occhi meno indagatori. Prime luci del mondo è il sottofondo e la musica dolente e costante che ognuno di noi incontra nel lungo viaggio delle emozioni e dei sentimenti della vita. La sensibilità del cuore segue un intricato viaggio da una poesia all’altra, invitando il lettore a percorrere sentieri che appaiono oscuri, ma che svelano, un passo dopo l’altro, come le esperienze di cambiamento della vita, i gradini luminosi verso cui lo spirito tende se ascoltato. La natura diviene portatrice di conoscenze e di rivelazioni mentre il mistero e l’oscurità perpetrano continuamente nello stesso animo umano, in una silenziosa battaglia tra ciò che è il Sé e ciò che è la mente. La prima luce del mondo è una rinascita, l’alba che rinnova la terra e lo spirito umano attraversato dal moto perpetuo del tempo e ridestato dal fulgore delle nuove scoperte che avvengono nel suo mondo interiore e nell’immenso universo al di fuori di sé.

Dove trovare Prime luci del Mondo? 

La raccolta prime luci del mondo puoi trovarla al seguente link: Prime luci del mondo raccolta di poesie, oppure puoi ordinarla in libreria o richiederla direttamente tramite mail all’indirizzo: lascrivanialetteraria@gmail.com

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Saga - Memorie di Taenelies

Memorie di Taenelies – Recensione

Recensione di Memorie di Taenelies a cura di Lunatica’s Books. Segui il link per leggere la recensione completa!

Memorie di Taenelies, i Soli di Artchana, è il secondo libro che ho pubblicato, scritto a quattro mani con Eric Rossetti. Il romanzo è di genere fantasy, con tratti concordi al sottogenere high fantasy e sono presenti forti richiami alla mitologia.

Trama 

Nel continente di Taenelies i regni di Artchan e Tiresia sembrano aver trovato un equilibrio dopo secoli di conflitti, trasformazioni e cambiamenti. Una pace delicata, sorta sui cocci della guerra, viene scossa dalle ombre del passato, dalla Resistenza che, serpeggiante e sempre più pericolosa, ordisce malvagi e misteriosi piani di rivalsa. Il velo di pacifica di quotidianità viene strappato da turbolenti accadimenti e a chi toccherà lottare per la vita e il futuro? Il garzone Vian, con Mutt, Dean e Felis, si ritroverà senza patria e parte di una compagnia di mercenari, sul filo della magia e della lealtà. Partiti con un unico destino, si ritroveranno divisi da tortuose macchinazioni magiche e umane, al di sopra della loro giovane e ingenua immaginazione.

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Dove trovare Memorie di Taenelies?

Il romanzo Memorie di Taenelies è disponibile in formato cartaceo e e-book online ed è ordinabile in libreria!

Memorie di Taenelies su Amazon

Leggi la recensione di Memorie di Taenelies a cura di Lunatica’s Books

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Scrittura libera

Risplendi tu mia scintilla

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Risplendi tu mia invisibile e intangibile scintilla.

Posso urlare e chiamarti a gran voce,

ma tu arriverai, placida e ardente solo nel giusto attimo

dell’inizio mordente.

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