Poesie scelte dalla raccolta di Laura Piras, intitolata Un(a) Po’…e sia!, edita S4M Edizioni. Trovi qui la segnalazione e in fondo all’articolo i link utili per ottenere Un(a) Po’…e sia! e per trovare l’autrice sui social.
1. Sordellanza
Quando finisce la festa
non ritrovi la testa
non subito, prima c’è il vomito
Qualcosa di distorto e psicologico
spinge dalla pancia all’esterno
Vorrei fosse meno moderno
il modo in cui vivi
Vorrei fosse eterno
il sorriso che ci unisce
Sorella, so che qualcosa ti ferisce
ma non lasciarti
non abbandonarti
per le sere in discoteca,
se la vita ti sembra poca
C’è ben più di tutto questo
qualcosa di più onesto
Smetti di essere un manifesto
Sai?
La bellezza si dissolve e
c’è qualcuno che ci assolve
non si tratta di preghiere
se stai attenta puoi sentire
emozioni vere.
47. Notte a palazzo
Ci sono alcune notti
in cui non sai perché lo fai
ma ti trascini con chi vuoi
e non riguarda i matti
ci sono quelle sere
in cui camini e poi ti fermi
fai due scalini e non ricordi
perché piangevi alcune ore
ci sono quelle volte
in cui sorseggi un buon bicchiere
sorridi e spacci due parole
con chi ti guarda e fa rivolte
ci sono queste notti
che non ti lasciano spazio
per pensare ch’è uno strazio
vivere con i lingotti
Perché è d’istinto e d’interesse
che si caricano le scommesse.
52. Caro figlio
Carattere
tiralo fuori, tirala dentro
la pancia
non bere, non fumare
datti da fare
Rientra presto, non tardare
stai a guardare
cosa fanno gli altri, cosa fanno in tanti
è importate che non ti schianti
Guida piano
non dare la mano
agli sconosciuti
non dare, non chiedere aiuti
Stai lontano!
…E il silenzio regnò sovrano
basta divieti: non siamo soldati
Vogliamo essere amati,
non tenuti.
Abbracciati, amati, accarezzati,
non legati.
Sì ai gelati!
La sporcizia tra la terra e l’albero
la polvere sotto il tavolo,
sentirsi un diavolo
Bambino gioca vicino, gioca lontano
ma tieni la mano
alla mamma, al papà
e fagli capire
che anche senza corda
sei qua.
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