La Scrivania Letteraria

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L’alba e il tramonto

Un po’ ti odio, perché mostri con noncuranza come non potremo mai più percorrere lo stesso sentiero, insieme, senza dubbi né rancori. Vorrei esprimere quello che sto provando, ma so che non ti piacerebbe, so che staresti male, ma credo anche che tu esageri quando pensi che senza qualcuno potresti solo morire. Penso che questo sia uno dei motivi per cui dovresti percorrere una strada diversa e uno dei dubbi che attanagliano il cuore e il pensiero ogni giorno.

Ora vige un’apparente calma. So che si tratta solo di una pausa data da obblighi esterni, so che si tratta solo della calma prima dell’alluvione. Le nuvole si stanno ammassando e uno per ogni giorno della settimana, le trombe d’aria cadranno a terra e sradicheranno ogni cosa, ogni ricordo, ogni emozione, la nostra memoria. Vorrei ricordassi che l’identità non deve essere persa a favore di legami a metà, a favore di legami che gettano la loro vivacità solo sul passato, a legami in cui nessuno vuole migliorarsi e nemmeno agire per il bene e per il proseguimento.

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Migliore

Credere fermamente di essere i migliori di tutti gli altri esseri umani comporta cecità di umanità, presuppone pochezza e delimita gli orizzonti delle osservazioni e delle esperienze possibili; istituisce dei confini invalicabili e non dei limiti insuperabili, inoltre non permette alla libertà personale di esporsi nella linea più dura ma al tempo stesso gratificante e costruttiva, quella dell’incontro con l’altro, che spaventa, terrorizza e affatica, perché passibile di continue critiche e giudizi individuali ed è soffocata dal proprio io demagogo della realtà e della lettura della stessa in chiave quantitativa, non in chiavi sensibile e qualitativa. D’altronde, la prima via è la più complicata, l’ardua baruffa dell’altalenante gioia preoccupante della sfera dell’osservazione, della sperimentazione. Il secondo percorso è semplice, in esso si danno i fatti e si colgono gli atti, purtroppo solo nel presente dell’evento commesso o accaduto, non si investiga, non si indaga sulla legge soggiacente, sulla struttura univoca e progressiva del fenomeno.

Peccare è il migliore dei vizi donati all’esistenza, peccare di ebbra superiorità è nebbia vischiosa per il pensiero.

Il fiore dell’essere non si patina di teoria e di pratica ma mangia sé stesso nella voracità della mortalità e nel lampo effimero del momento.

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Pensare al mondo e al futuro

Pensare al mondo e al futuro è complicato e l’inquietudine ringrazia i nostri dubbi e le preoccupazioni. Credere che ci possa essere qualcosa di meglio spaventa la paura stessa. Vivere al meglio delle nostre possibilità fa tremare gli avidi e gli ipocriti. Riflettere sugli errori provoca vergogna, ma è il miglior modo in cui possiamo dare sfogo a ciò che accrescerà la consapevolezza di noi stessi. Essere generosi sembra impossibile in questa tempesta di individualità. Avere un cuore pare inconcepibile se non in certi e minuti frangenti.

 

 

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Pensi che sia

Pensi che sia tutto difficile, che ogni giorno sia uno strappo al tempo della tua vita, credi che il dolore sia l’unica via.

Potresti anche avere ragione, ma non credere che il cielo sia sempre nero e il sole mai visibile. Non sguazzare nel vittimismo, nella noia e nella delusione. Vi è un problema maggiore della difficoltà della vita.

Sai…la sua fine.

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Pensa di non pensare

Pensa di non pensare, pensa di pensare il non pensato e medita di pensare il pensato. Pensa che il pensiero ogni tanto mente, come mente la tua mente; quando capisci che dentro di te si cela il falso per paure e per timori, non devi far altro che puntare la lente d’ingrandimento su stesso e chiederti: “Chi c’è qui dentro?”

 

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Eventi

L’evento infausto e l’evento gioioso giungono quando meno te li aspetti. Accoglili, non puoi non farlo e sfruttali al meglio, alle volte vivendoli facendoli un po’ pesare. Se pensiamo alle calamità, alle felicità e ai momenti di neutralità della vita possiamo ipotizzare che in tutto il nostro percorso si crei una sorta di equilibrio, una vibrazione delle nostre azioni che riverbera in noi e intorno a noi.