La Scrivania Letteraria

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Le intuizioni in ‘La porta per lo spirito’ di Andrea Serafini

Aedifico spazio autori

La porta per lo spirito

Di Andrea Serafini

Recensione

Benvenuti o bentornati su La scrivania letteraria!

Nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo Andrea Serafini e il suo romanzo ‘La porta per lo spirito’ edito Bookabook.

Presento con vero piacere la recensione di ‘La porta per lo spirito’!

Un romanzo la cui trama cattura subito il lettore; ricco di descrizioni e con una voce narrante possente. Mattia e i suoi amici, immersi nella storia e nelle leggende di Origo, vivranno un’avventura oltre il velo della realtà.

Recensione

Al romanzo ‘La porta per lo spirito’ ho scelto di accostare la parola intuizioni. La forma plurale ha più di un buon motivo per esserci e da essi parto per parlarvi di questa bella lettura, un romanzo adatto ai ragazzi e agli adulti.

La storia narrata ne ‘La porta per lo spirito’ parla di un ragazzo, Mattia, sulla soglia dell’età in cui si ritiene giunto il tempo di decidere cosa fare della propria vita. Mattia si è appena laureato e ha deciso di diventare assistente del professore di Sociologia, il Prof. Damiani. Nel frattempo passa le sue giornate intervallando lo studio, gli incontri con i suoi amici fidati e le premure nei confronti della zia, Marisa, la quale ha appena subito una brutta rottura sentimentale. C’è anche un aspetto molto più intrigante e misterioso che riempie i suoi giorni; questo però da anni, anzi, pressoché da sempre: dei sussurri lo accompagnato mentre passeggia per le vie della città di Origo, luogo che ha un posto prediletto nel suo cuore. Mattia, coraggioso e sempre aperto a nuove possibilità, estremamente curioso e a tratti introverso, come anche molto riflessivo, prova un certo timore reverenziale per i momenti particolari che si presentano nella sua vita.

Proprio uno di questi momenti è la catarsi che produce il nostro protagonista: Mattia il custode della voce della città di Origo, il quale viene chiamato dalla città stessa a salvarla dalle spire malefiche di un oscuro antagonista assettato di potere. Badiamo bene, non il potere violento, la forza bruta, bensì un potere meschino, che si insinua tramite il potere economico anche nelle menti di coloro che intendono in prima battuta combatterlo. Un potere che pare essere sconfinato e pieno di quella semplicità svilente che solo le tentazioni ambigue e omologanti dell’età contemporanea possono provocare.

Mi attacco al piccolo intermezzo dedicato all’antagonista per puntare l’attenzione sul gioco delle temporalità che avviene nel romanzo e che ho trovato assai originale. A mio parare l’ambientazione ha una triplice valenza temporale: passata, presente e futura. Passata perché la maggior parte delle scene è immersa in un’atmosfera antica, pregna di quel misterico che solo attraverso lo storico e il leggendario si percepisce. Presente perché comprendiamo bene che, mentre i Guardiani (compagni del Custode) e il Custode stesso sono appellativi dal sapore antico, le vicende sono narrate nel nostro momento presente e veicolano una magia immaginativa apprezzabile data la capacità dell’autore di permettere al lettore di immedesimarsi nel personaggio di Mattia. Futuro, questo è l’elemento che dipende maggiormente da una riflessione post-lettura, perché è affascinante immaginare come potrebbe divenire Origo dopo le vicende di Mattia.

Oltre alla componente temporale legata all’ambientazione, è ravvisabile un aspetto cronologico che pone a confronto il conflitto protagonista/antagonista. Nel suo contenuto originale, il conflitto Custodi e Guardiani contro Cacciatori è sempre uguale a se stesso, quindi in parte anacronistico, eppure il contenuto non si realizza se non in una forma che dipende dagli attori in gioco ed è così che acquista il suo carattere diacronico, dinamico. Quando leggiamo dei Custodi venuti prima di Mattia, subito siamo immersi in un passato in apparenza statico, molto più legato a Origo che alla vita dei Custodi stessi, ma appena le azioni si susseguono, ecco che la storia dei Custodi rivive nel nuovo custode in maniera totalmente differente, eppure sempre piena di coraggio, di ardore e di spirito di sacrificio.

Ora mi preme puntare l’attenzione su alcuni aspetti stilistici e strutturali, primo tra tutti la trama: semplice e chiara, accompagna il lettore e presenta le sottotrame senza annichilire il ritmo della narrazione. La voce narrante è in terza persona e il narratore onnisciente si palesa nei momenti in cui è ricercata una descrizione dettagliata delle ambientazioni e di alcune scene in cui, per forza di cose, Mattia e i suoi amici non sono presenti. Abbiamo così modo di sperimentare altri punti di vista, seppur in maniera indiretta, e così avere un quadro completo della situazione.

Ho apprezzato lo stile ricercato che pone in risalto gli aspetti storici della vicenda e gli aspetti psicologici dei personaggi. Alcune parti risultano godibili nonostante la discesa nei dettagli, alcuni non intimamente utili alla narrazione e la scelta di abbondare nell’utilizzo degli avverbi, come di alcuni aggettivi di valore, non inficia in maniera critica sulla lettura. Alle volte sì, sembra che il tempo rallenti e non sempre nei momenti in cui questa necessità è richiesta dalla storia, ma ciò non toglie nulla allo sforzo dell’autore di orchestrare al meglio la qualità della lettura e lo spessore quantitativo dei capitoli.

La narrazione segue i ritmi della suspense, della sorpresa, dell’avvicendamento rocambolesco; per gli amanti del genere è un piacere avere tra le mani e leggere un romanzo in cui non vi sono momenti di quiete, bensì è sempre presente la scintilla gioiosa che fa sorgere la domanda: ‘E ora cosa capiterà?’

L’amicizia è un elmento che innerva in profondità la storia del romanzo e anche la vita di Mattia. Lo troviamo subito affiancato dai suoi più cari amici: Azzurra, David, Lara e Nina. Oltre a essere amici stretti, sono colleghi universitari e lavorano per la Twin Family Foundation, associazione che aiuta la famiglie bisognose, la cui gestione è affidata al Signor Ardea, padre di Nina e Lara, nonché assessore alla cultura di Origo.

Mattia sa che può contare ciecamente su di loro e che i segreti non sono presenti nella loro amicizia; difatti impiega poco tempo per pensare se rendere partecipi i suoi amici del suo dono di Custode o meno. A primo impatto, da un punto di vista tecnico, è stato un azzardo non sfruttare la possibilità di un tale segreto per sviluppare la trama con una suspense misterica, d’altro canto la scelta dell’autore di porre in risalto non solo Mattia, ma anche gli amici, ha permesso di elevare a elementi principi la fiducia, l’affetto, il coraggio e il senso di unione e di appartenenza che si riflette pure nel momento in cui dovranno fronteggiare le malvagie schiere dei Cacciatori. Nessuna paura al loro fianco ci sono anche i Guardiani, figure immerse nella normalità, ma che svelano un lato di loro che supera di gran lunga le apparenze e ingrandisce ancora di più il fascino del romanzo.

La componente sentimentale è limpida, lineare e dischiude a un’altrettanta semplicità, mozzafiato, nel momento in cui Mattia entra in contatto con l’anima di Origo. Egli, con i suoi amici, deve salvare la fonte, l’origine primaria che sorregge all’intera città. Vi è una tale potenza, intervallata alla tenerezza, che è difficile non pensare alla pace sublime quando Mattia si lascia trasportare dall’anima di Origo.

Penso ora ai sentimenti che pervadono ‘La porta per lo spirito’, all’amore in senso ampio, con un’aspirazione all’universale e con uno sguardo alle sue particolarità. Dove lo ritrova Mattia? A Origo lo ritrova ovunque, negli anfratti delle rocce che compongono gli edifici, negli occhi dei suoi amici, nei gesti di persone che accorrono in suo aiuto, nelle scelte difficili che deve fare, nel superamento dei timori e nella consapevolezza che la realtà è relativa e molto, molto più complessa della sua materialità quotidiana.

Ebbene, questo amore si espleta in forme diverse ed è questa una delle bellezze de ‘La porta per lo spirito’: scavare, scavare e scavare fino a quando non si sono raggiunti i germogli di una gioia, di una pace e di un affetto, che superano le leggende, la storia e persino il tempo.

Trama

Origo è una città ricca di bellezze e misteri. Fra i suoi vicoli Mattia avverte uno strano respiro. Quando capisce che si tratta della voce della città insieme ai suoi quattro amici intraprende una missione pericolosa: raggiungere la Porta per lo Spirito, dov’è racchiusa l’anima di Origo. I cinque dovranno seguire il percorso che la città stessa indicherà loro, dovranno essere capaci di vedere e sentire oltre le apparenze. Ogni città dona a un ristretto numero di persone un frammento della propria anima, affinché non venga perso alcun ricordo della sua storia e la sua voce non resti inascoltata.

 

Biografia

Andrea è nato a Viterbo ed è laureato magistrale in comunicazione all’Università degli studi della Tuscia con una tesi su Quentin Tarantino e Sergio Leone. La sua passione più grande è il cinema e i libri di avventura, fantasia e mistero. Ha scritto racconti per un giornale online sulle leggende delle città italiane. La Porta per lo Spirito è il suo romanzo d’esordio.

Ama camminare tra piazze e vie delle città, assaporarne le atmosfere. Ha conosciuto il fascino di Madrid, la magia di Londra e la solarità di Barcellona. Anche se nulla può superare il sapore e la familiarità che prova per le strade della sua città preferita: Roma.

“Ogni passo lungo la strada era un centimetro in più verso quella verità.”

— La porta per lo spirito, Andrea Serafini

Scheda Libro

  • Titolo: La porta per lo spirito
  • Autore: Andrea Serafini
  • Genere: romanzo – Fantasy
  • Editore: Bookabook (giugno 2021)
  • N. Pagine: 448
  • Prezzo: 19,00€ cartaceo – 6,99€ ebook
  • ISBN: 978-8833234557

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Aedifico Segnalazioni

The Fallen Demon di Simona Ragone – Segnalazione

Aedifico spazio autori

The fallen Demon

Di Simona Ragone

Segnalazione

Oggi nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo con piacere Simona Ragone e il suo romanzo The fallen Demon, in campagna Crowdfunding su Bookabook.

Commento

The Fallen Demon è un romanzo fantasy in cui si mischiano le caratteristiche cronologiche dello urban con la tradizionale scorta high fantasy del viaggio dell’eroe, declinata però con caratteristiche più proprie del viaggio dell’eroina, quindi una maggior introspezione e ricerca interiore del sé e delle proprie capacità. La trasformazione interiore investe anche i personaggi maschili e li rende vividi, li arricchisce di sfumature caratteriali e non li banalizza con vaghi sentimentalismi. L’aspetto appena citato è una delle componenti che mi ha catturata durante la lettura del romanzo, oltre all’interpretazione innovativa della figura del Demone: esso ben rappresenta la circolarità dell’eternità di cui è possidente e di cui pare esserne il fulcro. Nell’incontro tra Fow e la strega Pamila però, si entra nel vivo delle interdipendenze tra il mondo demoniaco e la dimensione degli esseri umani. Il centro della potenza dei demoni si trasforma in una loro debolezza, che si mostra nella dipendenza dalle Anime, gli esseri umani. La forza del romanzo risiede nella relazione che si crea tra Pamila e Fow: è fuori dagli schemi, senza definizione e per questa stupenda peculiarità unica, irriproducibile, una vera evoluzione.

Trama

Entrano come ombre nelle nostre stanze, ci attendono nei luoghi inaspettati e poi, si nutrono delle nostre emozioni. Appaiono sotto varie forme e irretiscono i sensi prima di avvinghiarsi alla nostra anima, magari rubarla e imprigionarla per l’eternità. Sono i Demoni e Fow è uno di loro. Egli ha però deciso di mettere a repentaglio la sua essenza costretto dagli eventi, per mano del destino e del volere di una temibile Strega che si reincarna di vita in vita, Pamila. L’unione indissolubile tra i due, l’uno appartenente alla Sesta Dimensione demoniaca e l’altra, alla dimensione delle Anime, di cui fanno parte gli esseri umani, comporterà una corsa contro il tempo della dissoluzione tra i confini che separano il demoniaco dall’umano e il bene dal male. I segreti non giungono dal passato, ma dai moti dei tradimenti, delle fughe e delle scelte che Fow e Pamila decideranno di compiere passo dopo passo, l’uno accanto all’altra secolo dopo secolo.

Biografia

Simona Ragone è nata ad aprile del 1999 e vive a Parma da dieci anni. Si è diplomata al liceo linguistico G. Marconi nel 2019 e attualmente frequenta l’Università di Biologia a Parma. Simona ha cominciato a scrivere all’età di dodici anni, dopo aver letto la trilogia del mondo d’inchiostro di Cornelia Funke, che l’ha affascinata a tal punto da spingerla a scrivere romanzi di fantasia.

Estratti

I

“Mi ero impietrita di colpo, rabbrividendo per qualcosa di diverso dal freddo, qualcosa di simile alla paura. Non avevo mai avuto paura del buio, quindi avevo cercato qualcos’altro per giustificare la sensazione che sembrava essersi avvinghiata a me. Anche mio fratello era nervoso perché si aggrappava al mio braccio come quando sentiva i tuoni di un temporale. Avevo posato il libro sul pavimento e mi guardavo intorno, scrutando nel buio, fino a scorgere qualcosa di informe, nero più dell’oscurità sul fondo di un pozzo. Si muoveva piano, con movimenti sinuosi sul pavimento.”

©Estratto The Fallen Demon di Simona Ragone, per gentile concessione.

II

“Non volendo svegliare Alec, mi libero pian piano dalla sua stretta e mi alzo dal letto. Richiudo la porta alle mie spalle quando esco in corridoio dopo aver preso chiavi e vestiti puliti e vado a farmi una doccia. Guido fino al punto in cui abbiamo lasciato l’auto l’altro giorno, mi accosto accanto alla strada, poi esco, voltandomi verso gli alberi del bosco. Non sono sicura di saper ritrovare la strada per la radura. «Sei in anticipo.» Trasalisco alla voce alle mie spalle «Devi stare alla larga da ca-sa mia.» è la prima cosa che gli dico, perché non ho avuto l’occasione di metterlo in chiaro poco fa. Fow mi squadra «Credimi, streghetta, lo farei volentieri, ma sarebbe troppo rischioso.»

©Estratto The Fallen Demon di Simona Ragone, per gentile concessione.

III

“«Quindi?» chiedo non appena Pam si è seduta al posto di guida «Sei proprio convinta di volerci andare?» «Ormai siamo arrivati fin qui e mi chiedi se sono sicura? Sul serio, Fow?» Pam allaccia la cintura e mi spia da dietro le ciocche di capelli. D’accordo, forse la mia domanda è leggermente fuori luogo. Siamo nello stato del Wyoming. Abbiamo viaggiato in treno perché volare sarebbe stato troppo pericoloso: «Se i Demoni ci trovassero su un aeroplano sarebbe fin troppo facile ucciderti: basterebbe far cadere l’aereo» ho detto a Pam per convincerla. Le coordinate fornite dall’indovina corrispondono ad un punto del parco nazionale del Grand Teton, quindi eccoci qui, armati di giacconi invernali e pronti per partire con il SUV noleggiato in un posto fatiscente non lontano da Jackson Hole. «Dai, parti» dico a Pam, e lei avvia il motore.”

©Estratto The Fallen Demon di Simona Ragone, per gentile concessione.

Approfondimenti e curiosità

Simona si racconta: vivere mille vite grazie alla scrittura

Parola all’Autrice Sinoma Ragone

La passione per la scrittura

“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni.”

È una frase di Umberto Eco, ed è proprio questo il motivo per cui io scrivo. Scrivere per me è un bisogno: mi permette di vivere in prima persona tutto ciò che sogno. Perché limitarsi ad un’unica breve vita, quando posso vivere tutte quelle che metto nero su bianco?

Ho sempre avuto la tendenza a prendere decine di iniziative, senza però portarne a termine nessuna. Con la scrittura, tuttavia, è diverso: proprio questo inverno saranno dieci anni che tento di realizzare qualcosa che mi soddisfi a sufficienza da presentare ad un pubblico. Dieci anni sono molti. Se per tutto questo tempo non ho ancora perso la pazienza, allora penso che scrivere sia davvero ciò che voglio fare nella mia vita.

Ho cominciato a scrivere all’età di dodici anni, dopo aver terminato di leggere la trilogia d’inchiostro di Cornelia Funke. Quei romanzi sono stati come uno schiaffo in pieno volto. D’un tratto ho capito che volevo anche io creare mondi di fantasia capaci di emozionare come fa la Funke.

Alzi la mano chi almeno una volta nella vita ha provato brividi sulla propria pelle grazie ad un libro, un film o una storia. Alzi la mano chi ha desiderato almeno una volta di vivere le avventure dei personaggi sulla propria pelle.

Io ho avuto la mano alzata per tutta la vita, e ora voglio essere io a dar vita a quei mondi capaci di emozionare e riflettere. Voglio far sentire ai miei lettori quello che provo io quando le mie dita abbracciano la penna e la fanno scorrere sulla carta bianca.

Scheda Libro

  • Titolo: The Fallen Demon
  • Autrice: Simona Ragone
  • Genere: romanzo urban fantasy
  • Editore: Bookabook, campagna crowdfunding in corso
  • N. Pagine: 416

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Cartaceo 19,00€

E-book 6,99€

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Aedifico Segnalazioni

I legami delle tenebre, Inganni di Francesca Caizzi – Segnalazione

Aedifico spazio autori

I legami delle tenebre. Inganni

Di Francesca Caizzi

Segnalazione

Oggi nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo con piacere Francesca Caizzi e il suo romanzo I legami delle tenebre, Inganni, edito Plesio Editore.

Commento

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I colori de I legami delle tenebre sono il rosso, come il sangue versato per proteggere i cittadini di Vancouver, verde come l’aura delle creature sovrannaturali, oro come l’alba e i tramonti che la Squadra Omega vedono ogni giorno, guardiani segreti e misteriosi dell’equilibrio tra bene e male. Protagonista della vicenda è Max, uno dei fondatori della squadra di detective e cacciatori di demoni; il suo punto di vista è crudo, pieno di ira e di senso di colpa per le ombre che lo attraversano e lo consumano giorno dopo giorno. Al suo fianco sono presenti la strega Maya, uno dei personaggi che più mi hanno affascinata, ed Emily che in quanto a segreti e a carattere mi ha incuriosita per l’intera lettura. I personaggi antagonisti li ho trovati meno caratterizzati rispetto alla Squadra Omega, ma vi stupiranno in ogni caso nella parte finale del romanzo, in cui vi saranno rivelazioni succulente che metteranno in gioco l’esperienze vissute e future di ogni membro della Squadra Omega. Leggere I legami delle tenebre è stata un’avventura all’insegna degli intrighi, dei segreti e di amori celati, accompagnata da improvvisi attacchi demoniaci e investita dal gelido inverno di Vancouver.

Trama

C’è qualcosa oltre il mondo che vediamo che striscia e si avvinghia agli animi, persino a quelli più forti. Le tenebre sussurrano all’orecchio, abbracciano l’esistenze degli uomini, minacciandoli senza che questi se ne accorgano. Max lo sa. È più di una vita che insegue e dà la caccia alle creature degli inferi, fuggendo dai demoni che attanagliano la sua anima. In una gelida Vancouver ignara delle creature che la infestano, una nuova minaccia si affaccia sulla scena, costringendo Max e la sua Squadra Omega a intervenire. Presto sarà costretto a confrontarsi con il passato, rivelare segreti sepolti e fare i conti con le conseguenze di un accordo stretto con il Diavolo in persona.

Biografia

Francesca Caizzi è appassionata di serie tv, videogiochi, libri e fumetti. Ama i k-drama e gli anime. Insegna scrittura creativa alla Scuola di Fumetto Inkiostro di Foggia. É arrivata tra i 300 finalisti di loScrittore 2017 e ha esordito con il fumetto FANGO, per Edizioni Inkiostro. I legami delle tenebre è il suo primo romanzo.

Estratti

I

“Indossava un lungo cappello a cilindro da cui fuoriuscivano folti capelli scuri, che si allungavano fino a terra, come un mantello con lo strascico. Le mani larghe e possenti, dita con lunghi artigli appuntiti. Soltanto quando il mostro si girò, attirato dal verso di un uccello, riuscì a scorgerlo in viso. A sostituire il suo occhio sinistro c’era un monocolo con uno specchio al posto del classico vetro. La catenella dorata che lo reggeva dondolava sulla guancia e girava intorno al vi so, per poi svanire all’interno di una cavità, laddove avrebbe dovuto esserci un orecchio. Il demone alzò un braccio e una gazza dal piumaggio bianco e nero con una lunga coda dai riflessi bluastri volteggiò intorno a lui un paio di volte, gli lasciò cadere un oggetto luccicante tra le mani, si posò sulla sua spalla e gracchiò. L’uomo la ricompensò con una carezza e l’uccello volò via, tra i rami degli alberi li vicino. In quel momento capì cosa il nemico stringesse: uno specchietto da borsetta. Lo vide rigirarselo tra gli artigli e disegnare con i denti aguzzi un ghigno malvagio, prima di puntare il suo occhio destro, nero come un varco nell’oblio, verso…”

©Estratto I legami delle tenebre, Inganni di Francesca Caizzi, Plesio Editore, 2020, per gentile concessione.

II

“Sangue. Le sue mani erano sporche del sangue dell’ennesima donna ritrovata morta, mutilata, in uno di quei vicoli tutti uguali, fetidi e inondati di fango. Non aveva potuto evitare di toccarla, spinto dal desiderio di scorgere anche un solo piccolo indizio, una traccia che avrebbe potuto condurlo all’assassino. Forse, però, per una volta era stato accontentato. Era ancora lì, nell’oscurità. Poteva sentire il suo respiro affannato ed eccitato mentre gustava il capolavoro appena compiuto; un macabro desiderio che faceva ancora fatica a comprendere, fin da quando si era unito alle indagini. Sperando di non aver immaginato tutto, si avviò tra le tenebre e intravide un’ombra distaccarsi dal resto del vicolo e correre, delineando un percorso di fuga.”

©Estratto I legami delle tenebre, Inganni di Francesca Caizzi, Plesio Editore, 2020, per gentile concessione.

III

“Max stava esagerando, lo sapeva. A quel punto avrebbe solo dovuto compiere un piccolo sforzo, chiederle scusa e ignorare la parte irrazionale del suo cervello che gli ripeteva di aver fatto il bene della squadra, della città, dell’intero mondo. Era il motivo per cui aveva continuato a lottare, il motivo per cui, spinto proprio da Daniel ed Emily, aveva addestrato altri che lo affiancassero nel suo lavoro. Quella ragazzina, però, aveva il potere di sottometterlo con un’occhiata, di ricordargli cosa celasse nell’animo. E lui aveva paura di se stesso e della sua fragilità latente.”

©Estratto I legami delle tenebre, Inganni di Francesca Caizzi, Plesio Editore, 2020, per gentile concessione.

Approfondimenti e curiosità

Francesca si racconta: scrittura, progetti letterari e bookfocus

Parola all’Autrice Francesca Caizzi

La passione per la scrittura

La scrittura è stata da sempre la mia ancora di salvezza nei momenti difficili, solo che le idee sono troppe e il tempo troppo poco. Al momento sono concentrata sulla trilogia di I legami delle tenebre, ma non nego che mi piace sperimentare e scrivere anche altri generi, sebbene io ami alla follia l’urban fantasy. Attualmente sto lavorando con una mia amica fumettista a un graphic novel di genere cyberpunk distopico. Invece, appena consegnerò il secondo romanzo della trilogia, riprenderò a lavorare a uno young adult con cui nel 2017 sono arrivata tra i finalisti di IoScrittore: quella storia nel frattempo si è completamente trasformata in qualcos’altro. Tra la fine di quest’anno e l’anno prossimo mi piacerebbe lavorare a un progetto che mi metta alla prova: un thriller, di cui ho già una trama abbozzata. Ho già detto troppe idee e poco tempo, vero? Questo perché nelle mie giornate, oltre alla scrittura, c’è spazio anche per altro. Da quasi tre anni sono editor per la Gemma Edizioni e collaboro con le scuole per i progetti di PCTO: seguo i ragazzi nella stesura di racconti, filastrocche, poesie o canzoni che poi vengono pubblicate in un libro. È come mettere in piedi una piccola redazione e insegnare loro tutto il percorso editoriale, dalla creazione di un’idea alla pubblicazione. Seguo anche personalmente alcuni autori come coach letterario, soprattutto ragazzi che hanno bisogno di un aiuto nel mettere su carta un’idea, farne una scaletta, per poi imparare a scrivere il romanzo vero e proprio. Infine, insegno scrittura creativa e sceneggiatura di fumetto alla Scuola di Fumetto Inkiostro di Foggia.

Approccio alla scrittura

Fin da bambina ho sempre inventato storie, mi veniva naturale creare trame che coinvolgessero personaggi immaginari oppure vicende da rappresentare con i miei compagni di gioco. Mio nonno, per scherzare, mi soprannominava “la regista” poiché ogni giorno avevo una nuova storia da mettere in scena, e ai miei amici piaceva seguire la mia fantasia, il che non mi faceva sentire troppo strana. Crescendo, ho capito che avrei voluto mettere su carta alcune di quelle storie, e così ho fatto, per poi rendermi conto di non essere in grado di renderle come volevo: un mio difetto è l’essere troppo esigente con me stessa. Allora ho studiato dapprima su manuali, poi frequentato corsi, e in parallelo mi documentavo e scrivevo. Solo quando ho iniziato a essere soddisfatta di alcune storie, ho deciso di tentare la strada della pubblicazione e l’ho fatto proprio mandando il primo volume della trilogia I legami delle tenebre. Ho lavorato un anno con la mia editor e il resto è storia. So di non voler smettere di scrivere, perché è parte di me; rappresenta ciò che amo ed è il mio modo di incanalare le emozioni. Sento di aver bisogno di lasciar scorrere la penna e farla andare dove preferisce. Perché in fin dei conti anche se uno scrittore è un narratore, spesso sono le storie a bussare alla sua porta e a chiedere di essere raccontate. Mi auguro di non deludere i miei lettori e di poter offrire loro storie sempre avvincenti, che possano trascinarli in un altro mondo e far dimenticare i problemi quotidiani.

Bookfocus: I legami delle tenebre

I legami delle tenebre è una saga che abbraccia più di duecento anni di storia, e quello che viene raccontato nel primo romanzo è soltanto una piccola parte di questo universo. Tra i miei obiettivi c’è quello di poter mostrare ai lettori anche il resto, sottoforma di racconti o graphic novel… (ma questo potrebbe essere uno spoiler, quindi lasciamo un po’ di mistero). Piccolo aneddoto: c’è un racconto con protagonista Max, ambientato cronologicamente tra il prologo e il primo capitolo del romanzo. Questo racconto è intitolato “Il volto delle tenebre” ed è presente nell’antologia “Di sognanti e altri eroi”, sempre targata Plesio Editore. Il personaggio di Max è nato in un momento molto brutto della mia vita: stavo assistendo mia nonna nei suoi ultimi mesi. Ero sempre arrabbiata, irascibile, intrattabile, perché mi sentivo inutile: non avrei potuto fare nulla per cambiare le cose. Penso sia facile rivedere in Maximilian alcune di queste parti di me, segnate da una motivazione e da cause diverse: un uomo che ha perso se stesso e che crede di non avere più speranze, che rimarrà per sempre da solo. Secondo aneddoto: questa saga non è la prima idea a cui ho lavorato, ce ne sono ben altre due antecedenti, ma l’urgenza di portare a compimento ILDT è stata dettata, come avrete capito, da motivi molto personali. La storia, nel corso degli anni successivi, è cambiata parecchio, ma ancor prima che il volume Inganni venisse pubblicato, già ero ben consapevole di come sarebbe andata a finire la saga. Spero di emozionarvi fino all’ultima pagina!

Scheda Libro

  • Titolo: I legami delle tenebre, Inganni
  • Autrice: Francesca Caizzi
  • Genere: romanzo urban fantasy
  • Editore: Plesio (11 dicembre 2020)
  • N. Pagine: 360
  • Prezzo: 15,00€ (copertina flessibile)
  • ISBN: 9788898585977

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Saga - Memorie di Taenelies

Recensione di Memorie di Taenelies a cura di Maria, Get lost in Maria’s World

Oggi do la parola a Maria del blog Get Lost in Maria’s World, la quale ci offrirà la sua opinione di Memorie di Taenelies, i soli di Artchana, primo volume della saga fantasy Memorie di Taenelies, scritto a quattro mani da me e Eric Rossetti, edito Europa Edizioni.

Copertina romanzo fantasy memorie di Taenelies i soli di artchana 
Giulia Coppa Eric Rossetti
Memorie di Taenelies, i soli di Artchana, Giulia Coppa, Eric Rossetti, Europa Edizioni, 2019

Recensione

Per le recensione completa di Memorie di Taenelies di Maria vi invito a cliccare

Estratto della recensione di Maria

“Non sono solita leggere libri scritti da due autori, ma devo dire che ne sono rimasta davvero molto soddisfatta.

Il romanzo inizia narrando ciò che è successo anni prima, ci troviamo davanti ad un’atmosfera piena di battaglie e magia, cacciatori e tanti altri mitici personaggi.

Riguardo ai personaggi ne sono rimasta soddisfatta e non, ho apprezzato che non è presente il classico eroe che risolve tutto, ma allo stesso tempo avrei voluto poter conoscere più a fondo altri personaggi soprattutto su un livello emozionale. Mi sono piaciuti soprattutto coloro che nel corso del racconto sono cambiati, insomma personaggi del tutto dinamici…”

© Estratto, Recensione Memorie di Taenelies di Giulia Coppa e Eric Rossetti, Blog Get lost in Maria’s World, settembre 2020, per gentile concessione

Presentazione di Memorie di Taenelies, i soli di Artchana

Memorie di Taenelies, i soli di Artchana è il primo romanzo della saga fantasy Memorie di Taenelies. Protagonista è Vian, accompagnato dai suoi più fidati amici, Dean e Mutt, i quali dovranno far fronte alle avversità della perdita della casa natia, Toptia, a causa di una maledizione caduta sul villaggio. La storia personale del ragazzo andrà incontro all’ombra della Resistenza che si allunga e ordisce fitte trame silenziose nel Regno di Artchana e nel vicino Regno di Tiresia. Gli eventi trascineranno i protagonisti nei luoghi più disparati del Regno di Artchan e conosceranno mercenari, druidi, cacciatori di taglie e maghi dall’oscuro potere. I motivi classici del genere fantastico cappa e spada, ravvisabile nell’high fantasy, si intrecciano con elementi mitologici, soprannaturali e magici.


Ringrazio con gioia Maria per la sua recensione e lo sprone che mi dato nei confronti di un maggiore approfondimento delle componenti emotive e psicologiche dei personaggi!


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Aedifico Segnalazioni

Walpurgisnacht Volume II di Federica Marioni – Segnalazione

Oggi nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo con il secondo Volume della Saga Walpurgisnacht l’autrice Federica Marioni! Il secondo volume di Walpurgisnacht è pubblicato da Rossini Editore.

Potete trovare la segnalazione di Walpurgisnacht Vol.I

Walpurgisnacht Volume II di Federica Marioni, Rossini Editore, 2020.

Trama

La campagna militare in Polonia si avvicina al suo termine, continuando a mietere vittime, a collezionare conquiste e a indurire i cuori dei soldati, soggiogati da quella tragica realtà fatta di ferro e fuoco. Eisenregen von Stahlwolke, reduce degli errori passati, si ritroverà a mettere in dubbio il suo ruolo di sergente, perdendo fiducia nel titolo che le è stato affidato con l’intento di guidare le altre fatine verso la vittoria e verso l’affermazione della loro specie davanti all’intera nazione.

Vecchie profezie non ancora avverate ostacoleranno il suo cammino, nuove travagliate battaglie metteranno a rischio la sua vita e quella dei commilitoni sotto la sua protezione, mentre per Eisenregen sarà sempre più difficile distinguere fra la guerra che si sta combattendo davanti ai suoi occhi e quella che sta brulicando nel suo animo.

Biografia

Federica Marioni nasce a Tolmezzo il 9 maggio 1994. Pubblica il suo romanzo d’esordio, “έντομο”, con la Casa Editrice “Sensoinverso Edizioni” sotto lo pseudonimo di “Federica M”. Ha collaborato con il sito web “mangaforever.com” sotto lo pseudonimo di “Schmetterling”. Ha pubblicato con la Casa Editrice “Rossini Editore” i volumi I e II del romanzo fantasy-storico “Walpurgisnacht”.

Estratti

I

«Qui non si tratta solo di star invadendo una nazione, o di riappropriarci di qualche fettina di territorio, ma di star costruendo un Paese migliore per le nostre figlie, per tutte le fatine che prenderanno il nostro posto e che potranno essere fiere di aver tramandato un ruolo da noi, che abbiamo contribuito alla costruzione di una Germania più salda, forte e unita. Di una Germania che metterà sempre in primo piano il suo popolo e la sua gente, com’è giusto che sia.»

II

«Solo l’idea di sentirmi inferiore a un’altra fatina mi manda fuori di testa. Ho basato la mia intera vita solo sul fatto di dovermi trovare sempre un passo avanti alle altre, e non permetterò a niente e a nessuno di scavalcare il mio cammino.»

III

«Si ritrovò sommersa e circondata dall’aria che soffiava sui campi di battaglia. Il vento delle esplosioni in faccia, le sfrecciate dei proiettili a saettarle affianco all’orecchio, le cannonate a tuonarle contro la schiena, facendole tremare le ali. I suoi occhi spalancati sui lampeggi delle armi, sugli zampilli di terra, sui pennacchi di fumo, sulle sagome scure dei soldati che cadevano per non rialzarsi più.»

©Estratto da Walpurgisnacht Volume II di Federica Marioni, Rossini Editore, ottobre 2020, per gentile concessione.

Curiosità e approfondimenti: passione per la scrittura e progetti letterari futuri

Parola all’autrice Federica Marioni

La passione per la scrittura nasce dal profondo amore per la lettura e dal desiderio di imparare a trasmettere le molteplici emozioni provate nel rifugio delle pagine dei romanzi. Naturalmente l’apprendimento in veste di autrice è continuo e per accostarmi agli autori che mi ispirano procedo su un percorso sempre pronto a fornirmi nuove sfide e insegnamenti. Per ora, il mio desiderio da narratrice è poter regalare ai miei lettori un piacevole momento di distacco dalla realtà, intrattenendoli, emozionandoli e concedendo loro stimolanti ore di svago, in grado di alleggerire il peso della vita quotidiana.

Fra i miei progetti futuri c’è l’intenzione di concludere la saga di Walpurgisnacht. Nei primi due volumi ho elaborato l’invasione della Polonia, dunque la guerra è ancora lunga. Nel frattempo coltivo diverse idee che non vedo l’ora di poter mettere su carta e di condividere con coloro che mi accompagneranno in qualità di lettori e sostenitori.

Pensando ai romanzi che vorrei scrivere al di là di Walpurgisnacht, un sogno nel cassetto consiste nell’ambientare un urban-fantasy nella mia terra natia: il Friuli, basandomi magari sul folklore e le tradizioni locali, lasciandomi ispirare da altri autori friulani, come Mauro Corona, che hanno già cantato lo splendore e l’asprezza della nostra regione. Propenderei anche per un romanzo post-apocalittico ambientato nell’ex Unione Sovietica, o nella Germania dell’Est. Mi intriga l’idea di poter lavorare su un fantasy-psichedelico, approfondendo altre tematiche come le dipendenze e l’utilizzo delle sostanze stupefacenti.

Per ora i miei pensieri sono concentrati sulle mie fatine e spero in un futuro sempre ricco di ispirazione.

Scheda Libro

Titolo: Walpurgisnacht Volume II

Autore: Federica Marioni

Genere: romanzo fantasy-storico

Editore: Rossini Editore

Pubblicazione: novembre 2020

ISBN:  9788831469654

N. Pagine: 383

Formato: cartaceo

Prezzo: 14,99€

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Aedifico Estratti e Interviste

Intervista ad Annachiara Cairoli, autrice del romanzo L’oracolo dei mondi, l’origine

Ciao Annachiara e benvenuta in Aedifico spazio autori! Oggi parleremo del tuo romanzo L’oracolo dei mondi, l’Origine in cui si intrecciano le storie degli elementi che proteggono e costituiscono l’energia di Gaia, la Terra, l’incontro tra umani, demoni e angeli e innumerevoli colpi di scena. La narrazione è a opera di Fate, il Destino che porta il lettore ovunque al fianco delle paladine del mondo. 

L’oracolo dei mondi, l’origine, Annachiara Cairoli, Gruppo Albatros Il Filo, Roma, maggio 2020

1 – L’oracolo dei mondi, l’origine è il primo volume di una saga?

Sì, questo romanzo è il primo di una trilogia. Il secondo è già in stesura.

2 – Quali sono stati i momenti decisivi in cui hai optato per l’inserimento sia della componente elementale sia delle figure angeliche e demoniache?

L’inserimento degli angeli e dei demoni è stata una delle prime idee che avevo elaborato quando il progetto di questa trilogia era ancora agli inizi, mentre l’idea della componente elementale è avvenuta dopo, quando ho iniziato ad approfondire la cultura celtica.

Ho voluto infatti cercare di inserire materiale innovativo, poco conosciuto nei romanzi fantasy, e il mondo celtico penso che faccia parte di questa categoria.

3 – La narrazione di Fate lascia spazio a innumerevoli domande; il Destino si è lasciato andare, ma non ha fatto trapelare nulla, anzi, ho provocato una dose di curiosità non indifferente. Nei volumi successivi alcune vicende lasciate in sospeso troveranno una risposta?

Posso assicurare che Fate chiarirà alcuni dei dubbi lasciati nel primo libro, d’altronde questo è solo l’inizio, precisato dal termine origine, e dovranno accadere molti avvenimenti prima che si possa concludere questa storia.

Ho voluto proprio lasciare che innumerevoli domande rimanessero in sospeso per attrarre il lettore verso una crescente comprensione nei prossimi romanzi, inoltre il Destino ha promesso di spiegare tutto, prima o poi, e di certo i patti da lui vengono mantenuti.

4 – L’ispirazione è uno degli elementi che permette la buona stesura di un romanzo, ma non l’unico. Ci sono degli autori a cui ti sei interessata, prima di scrivere L’oracolo dei mondi, l’origine, che ti hanno incuriosita in merito ai temi che poi hai trattato nel tuo romanzo?

Sì, come tematiche mi sono ispirata alla Divina Commedia di Dante Alighieri, mentre per quanto riguarda la stesura vera e propria del testo ho preso come modello l’autore per ragazzi Rick Riordan; mi sono ispirata soprattutto al suo modo di narrare eventi infelici con sempre il tocco di ironia che non fa mai divenire il testo troppo pesante da leggere.

5 – L’oracolo dei mondi, l’origine narra la vita di sei sorelle, sorte per proteggere la Terra. Le due maggiori, Lux e Ombra, sono coloro che per prime provano la forza delle emozioni e la cecità alle molteplici possibilità offerte da scelte diverse. Il loro percorso di redenzione e crescita sembra trovare continuamente uno stallo nonostante le prove che affrontano e superano. Come pensi di proseguire il loro sviluppo caratteriale?

Le sorelle in questo libro sono nate e, come dei bambini, stanno piano piano crescendo e sperimentando nuovi aspetti caratteriali che hanno portato anche a profonde crisi, purtroppo per loro i danni che hanno provocato nella loro posizione sono stati alquanto ingenti. Verso la fine del libro, però, hanno comunque raggiunto un certo equilibrio dato dalla loro maturità e dalla loro presa di coscienza. D’ora in poi la loro crescita caratteriale sarà incentrata su una continua maturazione e, chissà, magari nei prossimi libri inizieranno davvero a comportarsi come delle sorelle “maggiori” verso le altre.

6 – Cosa vuoi comunicare e trasmettere con L’oracolo dei mondi?

Con il mio libro ho voluto trasmettere e comunicare differenti significati. Tra quelli che ritengo più importanti il fatto che la ragione non può essere definita in maniera precisa, ognuno ha il suo modo di considerarla e di percepirla, difatti non sempre qualcosa che accade è giusto per tutti, di conseguenza questo prova che essa è soggettiva. Un altro messaggio che ho voluto trasmettere, che si collega al primo, è che nemmeno il bene e il male possono essere stabiliti in maniera oggettiva, ci saranno sempre fatti ed eventi che per alcuni rientrano nella sfera del bene, mentre per altri in quella del male, oppure in entrambe, dipende dal punto di vista di ciascuno.

Ho poi voluto cercato di inserire altri spunti di riflessione, ma non voglio dilungarmi troppo: penso che ogni lettore abbia il diritto di ritrovare in un libro il proprio significato soggettivo.

7 – La domanda è legata a un personaggio in particolare, Brigridien, che sembra incarnare l’Eroina impegnata nel suo viaggio evolutivo, non tanto per la preferenza che il Destino lascia intendere, quando per lo spirito indomito che la guida. Parlaci di lei, della sua creazione e della sua crescita.

Brigridien è la minore tra le sorelle e, per sua disgrazia, porta un peso molto grande sulle spalle: il suo potere, il fuoco.

Difatti viene prima discriminata dalle maggiori poiché pensano che sia solamente portatrice di distruzione, ma tramite la sua coscienza sopita (incarnata dalla fenice) e dagli umani, riuscirà a trovare una rivalsa.

Brigridien rimane comunque in uno stato di grandi responsabilità e si ritroverà a cercare di convincere le altre a dar ascolto alle sue parole, poiché solamente tramite il suo potere e la collaborazione tra gli elementi, si potrà salvare Gaia, il nostro amato pianeta, dalle gelosie e dai desideri di altre creature.

Inutile dire che per lei tutto è appena iniziato, ma ricordiamoci che prova sentimenti ed emozioni come noi, di conseguenza non sempre potrà apparire forte, e penso che alcuni lettori non la vedranno più come nel primo libro che ho pubblicato.

8 – Quando hai preso la decisione di passare dalla sfera privata e personale della scrittura alla sfera pubblica con la pubblicazione de L’oracolo dei mondi, l’origine? Cos’è ciò che percepisci tuttora come se avessi appena deciso di intraprendere il tuo percorso di autrice?

La voglia di pubblicare il libro è avvenuta per puro caso. Questo libro è stato il primo manoscritto che sono riuscita a completare, di conseguenza stavo cercando un editor professionista per potermi far correggere l’opera. Nel mentre ho trovato la pagina del Gruppo Albatros Il filo che indicava di essere disponibili a ricevere manoscritti, così, a dicembre del 2019, ho provato a mandare il materiale alla Casa Editrice.

Il 13 gennaio 2020 (giorno del mio compleanno) ho ricevuto una chiamata dalla Albatros che mi avvisava di essere interessata a voler pubblicare la mia opera.

Non ho dunque esitato, mi sembrava troppo strano per essere vero, soprattutto dopo che era accaduto quel giorno così speciale per me. Il giorno dopo ho ricevuto la proposta di contratto che ho subito accettato. La Casa Editrice è stata davvero gentile con me e mi ha supportata fino alla pubblicazione dello stesso libro, avvenuta a maggio dello stesso anno.

Purtroppo vi erano anche degli eventi organizzati, ma la pandemia non ha dato modo di poterli svolgere, di conseguenza spero che con il prossimo libro tutto questo si possa, almeno in parte, recuperare.

Ciò che provo in questo momento è normalità, alla fine tutto questo è nato dal caso e dopo che io avevo deciso di scrivere la storia per me stessa, di conseguenza non sto cercando fama, ma ho solamente colto l’occasione di poter fare in modo che quello che scrivo rimanga, poiché un libro non ha modo di consumarsi. Fa quasi impressione pensare che i miei scritti riusciranno a sopravvivere anche dopo di me. In qualsiasi caso continuo questo percorso nella mia vita quotidiana e dandomi i tempi giusti, solo così penso che potrà uscire un altro libro degno del primo.

9 – Quali sono gli scopi che ti guidano nella scrittura?

Uno: quello di rilassarmi.

A me la scrittura ha sempre regalato momenti in cui potevo davvero considerarmi in pace con me stessa e in cui la mia vena fantastica potesse defluire sulla carta senza vincoli o limiti. Ho sempre visto il foglio bianco come un mio terreno da coltivare con le mie passioni, i miei sogni, i miei pensieri.

10 – I lettori incontreranno il Destino in persona ne l’Oracolo dei mondi. Consigli su come affrontarlo?

Cari lettori, allacciatevi le cinture e preparate un bello scudo protettivo.

Fate, il Destino, non è esattamente come la maggior parte di voi se lo aspetta, soprattutto come carattere, non ha infatti alcun pelo sulla lingua. Quindi non rimaneteci male se a volte si esprimerà un po’ sopra le righe, sappiate comunque che il suo obiettivo riguarda voi e il vostro benessere, di conseguenza cercate di comprenderlo se non sarà l’essere puro che le nostre culture ci hanno sempre narrato.

Ringrazio Annachiara per la sua gentilezza. Ora non resta che leggere il primo romanzo e attendere la pubblicazione del secondo!

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Aedifico Segnalazioni

Walpurgisnacht, volume I di Federica Marioni – Segnalazione

Oggi nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo con piacere Federica Marioni e il suo romanzo fantasy-storico Walpurgisnacht Vol.I, pubblicato da Rossini Editore.

Copertina di Walpurgisnacht Vol.I di Federica Marioni, Rossini Editore

Trama

In un’alternativa Germania del Terzo Reich, la fatina Eisenregen von Stahlwolke è la prima della sua specie a essere promossa Sergente e a rivestire un ruolo di spicco all’interno delle forze armate tedesche. Dopo l’inevitabile scoppio del conflitto, a lei viene affidato il difficile compito di guidare le altre fatine attraverso le battaglie per riconquistare l’Europa e per rivendicare l’umiliante sconfitta subita durante la Grande Guerra. La crudeltà e la spietatezza dei campi di battaglia mettono alla prova il suo coraggio, la sua forza fisica, la sua integrità mentale e l’unione che condivide con le sue compagne. Eisenregen deve sopravvivere alla guerra, dimostrare il suo valore davanti ai suoi comandanti, mantenere il ruolo affidatole dai rappresentanti dalla sua Nazione, e garantire un futuro dove le fatine come lei potranno ottenere diritti e opportunità pari a quelli delle altre specie.

Biografia

Federica Marioni nasce a Tolmezzo nel maggio 1994. Pubblica il suo romanzo d’esordio, “έντομο”, con la Casa Editrice “Sensoinverso Edizioni” sotto lo pseudonimo di “Federica M”. Ha collaborato con il sito web “mangaforever.com” sotto lo pseudonimo di “Schmetterling”. Ha pubblicato con la Casa Editrice “Rossini Editore” i volumi I e II del romanzo fantasy-storico “Walpurgisnacht”.

Estratti

I

“«Ormai non si tratta più del destino della mia sola vita, ma anche di quella di tutte le fatine che contano su di me, che sperano in una dignità diversa, in un futuro migliore dove i nostri sforzi verranno ricompensati e riconosciuti, dove ci verranno offerte le opportunità che mai nessun governo, o regnante, o capo di stato ci hanno mai affidato. Non posso rifiutare, anche se sono spaventata e anche se io sono la prima a non credere pienamente nel mio ruolo e nelle mie capacità. Qui non si tratta più solo di me, e non posso comportarmi da egoista.»”

II

“Aprì e strinse di nuovo la mano posata sul petto, incontrando la resistenza fredda e dura della medaglia che simboleggiava il suo ruolo nella Wehrmacht e nel Reich intero. La svastica arpionata dalle zampe dell’aquila e sostenuta dalle ali di fatina. La medaglia pesò. Pesò come un chiodo piantato fra le costole, pesò ancor di più rispetto alla collana della nonna che Stahlwolke le aveva allacciato al collo il giorno del suo compleanno. Per Eisenregen fu inevitabile chiederselo: sarò in grado di sostenere ancora il suo peso?”

©Estratto da Walpurgisnacht Volume I di Federica Marioni, Rossini Editore, ottobre 2020, per gentile concessione.

Approfondimenti e curiosità: la nascita di Walpurgisnacht.

Parola all’autrice, Federica Marioni

Walpurgisnacht è nato dal desiderio di unire il mio amore per il fantasy alla passione per la Seconda Guerra Mondiale. Ho approfondito l’ambientazione a sfondo bellico in cui i tormenti psicologici dei personaggi si uniscono alle fatiche fisiche, alla costante paura della morte, al senso del dovere nei confronti della Nazione e ai sacrifici compiuti per i propri compagni.

Dare vita a una storia che mi permettesse di esplorare il “rinascimento esoterico” che ha avuto luogo durante il periodo della Germania Nazista era la mia prima intenzione. Ho scelto un gruppo di fatine come protagoniste poiché ritengo che all’interno del genere sia la più ingiustamente ignorata, al contrario di figure diffuse ed esplorate come gli elfi.

Mescolando l’ambientazione storica a un contesto prevalentemente fantastico ho avuto l’opportunità di spaziare e di argomentare temi che mi affascinano da sempre, come il misticismo nordico. Ho scelto dei soldati come protagonisti per narrare sia le loro vicende interiori che le azioni compiute sui campi di battaglia; questo mi ha permesso di addentrarmi nelle dinamiche belliche.

Considero Walpurgisnacht un romanzo corale. La protagonista, Eisenregen, non è la sola figura di cui si narrano le vicende; ho cercato di dare il giusto spessore a ogni personaggio e a versioni differenti di uno stesso evento per permettere al lettore un’immersione variegata nella realtà che, seppur distante, risulta verosimile alla quotidianità.

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Sito web Rossini Editore

Scheda prodotto

Titolo: Walpurgisnacht Volume I

Autore: Federica Marioni

Genere: Romanzo fantasy-storico

Editore: Rossini Editore

Pubblicazione: ottobre 2020

ISBN: 978-8831469524

N. Pagine: 422

Formato: cartaceo

Prezzo: 15,99€


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Aedifico Recensioni

L’oracolo dei mondi, l’origine di Annachiara Cairoli – Recensione

Oggi nella rubrica Aedifico spazio autori parlo di un romanzo che mi ha stupita e ha infervorato, con il suo calore creativo, la mia passione per i romanzi fantasy che sono in grado di combinare elementi classici con caratteristiche contemporanee; un’ibridazione che lascia spazio all’originalità della narrazione e al talento nascente dell’autrice. La breve anticipazione è dedicata a L’oracolo dei mondi, l’origine, di Annachiara Cairoli, edito Gruppo Albatros, Il Filo. Sul blog potrete trovare la segnalazione del romanzo.

Copertina de L’oracolo dei mondi, l’origine di Annachiara Cairoli.

L’autrice

Annachiara Cairoli è nata il 13 gennaio 1998 a Como, dove attualmente vive. Il suo grande interesse per la lettura e la scrittura è già evidente in lei dai suoi primi anni di scuola elementare. Trascorre i suoi anni di scuole medie e superiori a scrivere racconti che condivide solamente con le persone a lei più strette. Si diploma in Amministrazione Finanza e Marketing nel 2016. Nel 2019 si laurea in Servizi Giuridici per l’Impresa ed è attualmente iscritta alla facoltà di Giurisprudenza. Lavora come consulente fiscale nello studio di famiglia e la scrittura continua a essere la sua grande passione.

La trama

Il Destino, l’artefice inconsapevole della creazione dell’Universo, è alla ricerca dell'”armonia perfetta” raggiungibile solo tra l’equilibrio delle forze di Madre Natura. Ombra e Luce, Aria e Fuoco, Terra ed Acqua sono sei sorelle in eterna contrapposizione, si attraggono e nello stesso tempo si respingono. Varie sono le situazioni in cui si scontreranno, minando così quella stabilità di continuo ricercata, per poi riappacificarsi per il bene dell’Umanità. Le profezie della Fenice, la guerra contro gli Angeli e i Demoni per la liberazione della Terra porteranno le nostre protagoniste a vivere numerose avventure.

Recensione

L’oracolo dei mondi, l’origine è un romanzo inebriante e ricco di colpi di scena che non sono pietre miliari nella narrazione, non concentrano in essi tutta la capacità espressiva dei personaggi bensì sono la sinfonia soggiacente alle azioni che si susseguono l’un l’altra, non per opera di una necessaria causalità, quanto grazie all’energia creatrice del Destino reso sia maestro che allievo della sua stessa potenza.

Il narratore onnisciente della storia è appunto il Destino stesso; egli, né maschile né femminile, suole chiamarsi Fate e decide di raccontare gli episodi che hanno dato vita alla Terra e agli elementi, le sue sorelle, che hanno il compito di proteggerla: Lux e Ombra, Abnova, Sucellia, Freya e Grigridien, rispettivamente luce, oscurità, acqua, terra, vento e fuoco. Esse, come la Terra, sorgono in seguito alla volontà del Destino di creare un’Armonia preziosa. La suddetta definizione, in apparenza densa di amore incondizionato e di un sano desiderio di equilibrio, sarà poi un’arma a doppio taglio, per e tramite la quale, Fate e le sorelle si vedranno costrette ad agire in modi inaspettati.

I protagonisti principali sono tutti femminili e sono appunto le sorelle; Lux e Ombra sono le sorelle maggiori mentre Abnova, Sucellia, Freya e Brigridien le minori. L’autrice è stata in grado di infondere in esse differenti tipologie caratteriali e altrettante peculiarità che le rendono identificabili e subito fonte di simpatia; si confrontano prima tra di loro, unendosi inizialmente secondo ciò che credono sia giusto e questo le porta a rinnegare Brigridien, il Fuoco. Intanto le sorelle maggiori, in disputa perché elementi opposti, lasciano che il disprezzo reciproco le conduca verso il dubbio, la rabbia, l’ipocrisia e una cecità che le porterà ad allontanarsi dalla Terra quando Brigridien viene accettata e gli Umani, i loro figli, necessitano di cure, attenzioni e insegnamenti. Dopo l’allontanamento delle sorelle maggiori, i quattro elementi rimasti iniziano un percorso formativo per gli Umani, ma vengono interrotte da ritorno di Lux e Ombra, le quali porteranno con loro ancora il risentimento, causa della creazione di due mondi, a loro immagine e somiglianza: Aden, pianeta di Ombra ed Eden, pianeta di Lux.

La ritrosia iniziale delle sorelle, vedendo l’incapacità delle maggiori di capire quanto il loro comportamento possa mettere in pericolo la Terra, chiamata Gaia, e i suoi abitanti, sono costrette ad accettare i due nuovi pianeti. Nella narrazione non bisogna dimenticare il Destino che, in quanto narratore, mostra al lettore una storia complessiva degli avvenimenti, una sorta di resoconto e nel frattempo racconta del suo modo, indiretto e tratti ironico, di agire a nome dell’Armonia preziosa. Proprio per gli innumerevoli risvolti derivanti dall’energia creatrice di Fate, sui pianeti di Lux e Ombra, sorgono delle creature, Angeli e Demoni.

Le sorelle, a questo punto, si trovano in una situazione caotica e preoccupante. Come reagiranno i tre popoli al loro incontro? L’armonia sembra instaurarsi eppure, lo spirito vendicativo e le intenzioni malvage con cui Lux e Ombra avevano creato Eden e Aden si sono trasferite anche nei loro figli, Angeli e Demoni. La guerra ha inizio e solo il Destino ce la può narrare.

Il romanzo si presenta come un intricato e multiforme crogiuolo di eventi di cui solo il Destino è a conoscenza della trama, intessuta sia dalla sua forza creatrice che da eventi prodotti dalle creature stesse. I personaggi principali sono un ottimo esempio di come personalità diverse sono in grado di collaborare dopo aver raggiunto una maturità tale da comprendere l’importanza dell’ascolto e la fondamentale peculiarità che le accomuna: esserci per loro in quanto comunità e gruppo e non solo per se stesse. Ho apprezzato lo sviluppo di Brigridien, il Fuoco, colei che più di chiunque altro dovrà porsi di fronte ai pericolo, abbracciarlo e comprendere quanto, nonostante la sua forza, l’unione è la vera chiave di volta per superare le avversità e i dolori dell’esistenza. Gli antagonisti cambiano a seconda del punto della narrazione; se in prima battuta è presente una lotta intestina tra le sorelle, nella seconda parte della narrazione, il pericolo arriverà proprio da ciò che due di loro hanno creato: Angeli e Demoni. Qui si passa a un ritmo più veloce, per il quale ho provato una certa ritrosia, soprattutto perché alcuni aspetti relativi ai diversi popoli, non sono stati approfonditi e rendono la percezione degli eventi, alcuni catastrofici, mediati dalla percezione del Destino, che da entità pressoché eterna, può percepirli in maniera minore rispetto a coloro che li subiscono. Nonostante l’assenza di alcuni dettagli che avrei trovato piacevoli e utili a una più dettagliata costruzione sia dei personaggi che del world-building, ho notato come L’oracolo dei mondi, l’origine, contenga tra la battute ironiche del Destino e gli screzi tra le sorelle un’ottima spinta creativa che consiste nella capacità dell’autrice di porre in risalto riflessioni relative alle caratteristiche dell’umanità tramite forme immaginative e simboliche ribaltate incarnate nei personaggi.

Consiglio la lettura agli amanti del fantasy che non disdegnano personaggi che si schiudono pian piano nella narrazione e che hanno appena iniziato la via della crescita; per coloro che amano gli angeli e i demoni e una lotta che non si basa sul Bene e il Male, ma su come i soggetti ritengano che il Bene e il Male possano esprimersi nelle azioni.

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