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Lo stendardo di Giove di Emanuele Rizzardi

Aedifico spazio autori

Lo stendardo di Giove

Di Emanuele Rizzardi

Segnalazione

Benvenuti e bentornati su La scrivania letteraria!

Nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo Emanuele Rizzardi con il suo terzo romanzo storico ‘Lo stendardo di Giove’, edito con Associazione Culturale Byzantion.

Estratto:  Arbogaste, Colonia Agrippina, Germania Inferiore, novembre 392.

Colonia era nata come una fortezza con il compito di presidiare il Reno, ma si era lentamente evoluta in una città ordinata ed estremamente fortificata. Le sue porte sono grandi quasi come quelle di Roma, benché non abbia nemmeno un decimo dei suoi abitanti, perché la Germania, fra tutte le province, è forse quella meno popolosa e sicuramente la meno produttiva. L’abitato ha una difesa naturale perché è custodito per un lato dal fiume, e pochi campi coltivati fanno da scudo contro l’infinita foresta selvaggia. Eugenio fu accolto molto freddamente, i cittadini erano totalmente immersi nei loro affari e l’aria era talmente gelida che pareva impossibile non battere i denti.

L’acqua era mutata in neve, così fitta che sembrava quasi soffocare i piccoli fuochi che illuminavano il palazzo del comandante, edificato all’interno di un bastione a pianta quadrata con diverse torri nere che lo rendevano simile ad una rovina stregata. Le minuscole finestre, illuminate dall’interno da una fioca luce, sembravano occhi di corvi che fissavano minacciosi. Tutto attorno c’era un secondo cerchio di mura e i presidii delle guarnigioni, avvolti nel silenzio.

«Che mura maestose per un posto così periferico», commentò Eugenio, con lo stupore di chi vede qualcosa per la prima volta. Secondo le storie, la pietra proveniva direttamente dalla Tuscia. Brigantia condivideva la medesima ammirazione, guardandosi attorno con la curiosità di una bambina. Io ero già stato in città per intere stagioni e ormai mi ero totalmente abituato a quel panorama, che reputavo noioso. «Mi piacerebbe che le fortificazioni sul confine, i Limes, fossero sufficienti. Invece ci tocca custodire le città con le mura e rintanarci qui dentro come ratti perché quei barbari bastardi riescono sistematicamente a violare il nostro perimetro sul Reno».

«Il mondo cambia, ciò che era scontato per i nostri nonni sarà un sogno per i nostri nipoti», commentò Eugenio. Quando giungemmo a parlare con il governatore, non badò minimamente all’etichetta di corte; accolse me e l’Augusto, scortati da Baduario e una ventina di scholae, sui bastioni. Fissava le selve di boschi all’orizzonte come se sperasse di notare qualche invasore spuntare all’improvviso, con aria torva e iraconda. «Lurida, schifosa feccia barbarica», mormorò, come se fosse solo. Aveva una sessantina di anni, ma ne dimostrava almeno dieci di meno, bardato per la guerra, con i capelli rasati e senza un filo di barba. Il suo volto tradiva i lineamenti tipici degli Italici, in particolare il naso vistoso e poroso, ma sapevo che sua madre era una donna della razza dei Franchi.

«Sono il Magister d’Occidente Arbogaste, insieme all’Augusto Flavio Eugenio», mi annunciai con voce tonante, ma il governatore mi degnò appena di uno sguardo, quasi la cosa non fosse importante.

©Lo stendardo di Giove, Emanuele Rizzardi, Associazione culturale Byzantion, 2021, per gentile concessione

Estratto: Brigantia, Valle del fiume Frigido, Italia, 5 settembre 394

«Arbizione, porta gli Herculiani alle spalle del nemico, come concordato. Marcomero e Sunno, che la vostra fanteria sia pronta su quel crinale e attacchi di sorpresa! Fritigerno, schierati sul lato sinistro», urlò Arbogaste, rimarcando un piano da tempo deciso. «Bah, non c’è bisogno che mi rammenti cosa devo fare», replicò Marcomero, alzando le spalle. Arbizione fece un cenno di assenso. «Obbedisco», disse Fritigerno.

«Le mie truppe sono pronte allo scontro frontale nella pianura!», urlò Richomero, allacciandosi il cappuccio. Arbogaste gli strinse il braccio in amicizia e urlò. «Mi raccomando, tieni d’occhio Sebastiano e i suoi cristiani… se ci tradiranno, sai cosa fare!» Richomero si picchiò il bastone sul palmo e se ne andò. Eugenio camminava in mezzo alle truppe, spaventato e confuso come un coniglio ferito, mi fece quasi tenerezza, anche se non ho mai smesso di odiarlo. In quel momento, il grasso Augusto era simile a me. «Ci vorrà più o meno mezz’ora per preparare l’intero esercito alla battaglia», commentò Flaviano, senza sembrare preoccupato.

Era stato l’ultimo ad uscire dalla tenda ed era scortato da un suo uomo di fiducia, di cui non rammento il nome. Aveva il volto delle persone crudeli e non parlava mai. Poco dopo, l’esercito del cristiano Teodosio si palesò con tutta la sua imponenza. Una schiera di bestie a perdita d’occhio, talmente numerosa che avrebbe prosciugato il Frigido se avesse avuto sete; i passi di quella marmaglia distruggevano l’erba e trasformavano la terra in deserto. Le insegne cristiane sfidavano l’alba, accompagnate da musica terribile e inni cristiani; era come un mare, interamente coperto di ferro, che ondeggiava verso di noi, pronto a travolgerci, ma per quanto potessero essere numerosi, noi avevamo le statue a tenere alto il morale e Arbogaste a gestire le nostre schiere. Nessun cristiano può combattere bene sotto lo stendardo di Giove, è la loro natura vigliacca che gli impedisce di essere sereni al cospetto dei Veri Dei. Quella gente osservava le statue con terrore, sgomento e io riuscivo ad assaporare il loro terrore, scagliato in alto nell’aria come il Sole… sapevano che il Fato li aveva condannati.

Prima che lo scontro iniziasse, io, Eugenio e Arbogaste andammo a cavallo nella pianura, costeggiando il fiume, soli come reietti in mezzo alle rovine, per incontrare i comandati avversari. «Non ho alcuna illusione sul fatto che vogliano darci battaglia», disse Arbogaste.

©Lo stendardo di Giove, Emanuele Rizzardi, Associazione culturale Byzantion, 2021, per gentile concessione

Trama

Anno 392

L’Impero Romano è funestato dalla pressione dei barbari oltre il confine e da terribili lotte interne tra le forze pagane e l’astro nascente del potere cristiano. I conflitti religiosi sembrano essere il centro di un’importante svolta quando l’imperatore Teodosio dichiara la messa al bando di tutti gli antichi culti, ponendo il cristianesimo come l’unica religione ammissibile.
Mentre i templi e i luoghi di potere dei pagani vengono chiusi, un gruppo di senatori decide di opporre resistenza.


Approfittando dell’improvvisa morte di Valentiniano, il sovrano d’Occidente fantoccio di Costantinopoli, i congiurati prendono il potere a Roma ed ottengono il supporto del magister Arbogaste, che comanda le legioni della Gallia; al suo fianco c’è Flavio Eugenio, uomo di palazzo di fede cristiana, ma dalle posizioni tolleranti, che rappresenta l’ultima speranza nell’imminente guerra contro Teodosio, in un crescendo di intrighi che porterà i pagani a dare un’ultima battaglia per la libertà nella gelida valle del fiume Frigido.

Biografia

Emanuele Rizzardi è un romanziere e bizantinista italiano. È nato nel 1990 e vive a Legnano, in provincia di Milano (Italia). Si è laureato all’Università Cattolica di Milano nel 2014.

Ha pubblicato “L’ultimo Paleologo” nel 2017 e una seconda edizione nel 2018. Il suo secondo romanzo è “L’usurpatore”, pubblicato nel 2020. “The Usurper” è la prima traduzione in inglese de “L’usurpatore”, uscita nello stesso anno.


Nel 2021 è uscito il nuovo romanzo “Lo stendardo di Giove”.

“Era la fine.
Niente più sacrifici rituali, niente più canti, misteri, bellezza e ordine… tutto ciò che aveva un senso era perduto, il mondo bruciava… il mondo cadeva in mano ai cristiani.”

da Lo stendardo di Giove, Emanuele Rizzardi

Scheda Libro

  • Titolo: Lo stendardo di Giove
  • Autore: Emanuele Rizzardi
  • Genere: narrativa – romanzo storico
  • Editore: Associazione Byzantion (giugno 2021)
  • N. Pagine: 417
  • Prezzo: Cartaceo 16,99€ – 2,99€ Kindle – 0,00€ K.Unlimited

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Aedifico Segnalazioni

Gli intrighi della casata dei Paelologi ne ‘L’ultimo Paleologo’ di Emanuele Rizzardi

Aedifico spazio autori

L’ultimo paleologo

Di Emanuele Rizzardi

Segnalazione

Benvenuti o bentornati su La scrivania letteraria!

Nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo Emanuele Rizzardi e il suo secondo romanzo ‘L’ultimo Paleologo’ edito AssoByz.

Abbiamo avuto modo di conoscere lo stile di Emanuele con il suo primo romanzo, L’usurpatore, edito Assobyz.

Presento con vero piacere un romanzo storico che svela le luci e le ombre delle vicende di Alessio Paleologo.

Dopo la segnalazione troverai il commento al libro. Avrai modo di leggere tre estratti e infine scoprirai le curiosità autore.

Nelle curiosità autore Emanuele ha svelato una chicca letteraria del prossimo futuro e i retroscena della ricerca condotta per ‘L’ultimo Paleologo’.

L’assedio di Costantinopoli ne ‘L’ultimo Paleologo’ è vissuto con caparbietà e fede. Intrighi, onore e potere fanno da sfondo a inaspettati colpi di mano.

Commento

Alessio l’esiliato e Costantino il basileus di una Costantinopoli agonizzante combattono per difendere la città della fede dall’assedio degli Ottomani di Maometto II. La lungimiranza del secondo spinge il primo a cercare nuovi difensori di Costantinopoli alla corte di Re Giorgi VIII e prima ancora dal duca Giorgio di Imerezia.

Alessio però, oltre a trovare alleati e nuovi nemici, sarà messo alla prova dal passato che porterà vendetta, violenze, crudeltà e assassini. Il ritmo de ‘L’ultimo Paelologo è dettato prima dalle decisioni alla corte del basileus Costantino e dopo dalle mosse di Re Giorgi VIII, Maometto II, Bagrat e Alessio Paleologo, colui che rimane protagonista indiscusso dell’intera narrazione. I personaggi, conosciuti anche nei libri di storia, assumono uno spessore evocativo durante le scene di scontro e di discussione.

La presenza di una corposa parte dialogica permette di comprendere le problematiche religiose, politiche, culturali e sociali poste dalle condizioni di perpetuo conflitto. Il ritorno a un evento affascinante della storia è operato attraverso la riscoperta delle dinamiche storiche che sono passate in secondo piano, ma che hanno invece deciso le sorti di guerre, assedi e invasioni.

La Georgia non è lo sfondo della narrazione, ma è innervata in essa e si contende, a pari merito con la caduta di Costantinopoli, l’attenzione del lettore. I personaggi subiscono delle trasformazioni nel modo di agire, nelle credenze che ritenevano salde e nelle convinzioni in cui erano soliti vivere.

La componente storica unita alla narrazione viene esaltata e dimostra come le storie facenti parte della Storia presentano un ambiente complesso, ricco di significati e denso del valore che l’essere umano veicola con le sue gesta.

Trama

1453, Ancona. Quattro galee italiche prendono il mare per soccorrere Costantinopoli, assediata dal geniale e terribile sultano Maometto II. Chi le comanda è Alessio, bastardo della casata dei Paleologi, di ritorno dopo l’esilio. Alessio sperimenta la durezza dell’assedio e gli attriti fra occidentali e bizantini in una Costantinopoli agonizzante. Nella disperata ricerca di alleati, il basileus Costantino XI lo invierà nel Caucaso, presso il regno di Georgia. Inseguito dalla vendetta giungerà alla corte del duca di Kutaisi dove prenderà parte a una lunga e intricata guerra civile.

Biografia

Emanuele Rizzardi è un romanziere e bizantinista italiano.

È nato nel 1990 e vive a Legnano, in provincia di Milano.

Si è laureato all’Università Cattolica di Milano nel 2014.

Ha pubblicato “L’ultimo Paleologo” nel 2017 e una seconda edizione nel 2018. Il suo secondo romanzo è “L’usurpatore”, è pubblicato nel 2020. “The usurper” è la prima traduzione in inglese de “L’usurpatore”, pubblicata nel 2020.

Emanuele è uno dei fondatori di “Associazione culturale bizantina per gli studi bizantini”, con sede a Legnano e operante in 8 regioni italiane.

Il terzo romanzo “Sotto la bandiera di Giove”, sarà pubblicato nel 2021.

Estratti

I

“Una vecchia fontana ottagonale piena di foglie marce divideva il luogo in due parti esatte. Le decorazioni di valore erano state rimosse da tempo ma l’antica pavimentazione a mosaico era ancora parzialmente visibile anche se sbiadita e consumata. Quel luogo gli faceva sempre uno strano effetto e stuzzicava la sua mente. Cercava di immaginarselo gremito di uomini festanti ed allegri. Il frigidario, il calidario, la palestra, lo spogliatoio. L’odore di vino e spezie che aromatizzavano l’acqua cristallina, gli oli d’Oriente, provenienti dalle ricche città di Antiochia, Trebisonda e Alessandria. Superò quelle misere rovine e con esse si lasciò alle spalle quelle immagini materializzate nella sua immaginazione di bambino, che erano tornate quasi non fossero mai scomparse del tutto.”

© Estratto L’ultimo Paleologo di Emanuele Rizzardi, Assobyz 2018, per gentile concessione.

II

“«Ho selezionato il meglio che sono riuscito a trovare fra chi è rimasto in città. Basilio, originario di Rodi è un esperto marinaio ed è stato in Georgia una volta. Gregorio, un uomo di origine turca convertito alla Vera Fede che lavora come portuale al molo, anche lui è stato ad Oriente. Il timoniere si chiama Erotico ed è il miglior marinaio che ci sia. Sarebbe comunque sprecato a combattere qui. Infine Lucio, uno degli anconetani che sono venuti dall’Italia con te. Ha viaggiato fino a Trebisonda varie volte e conosce la strada. Nonostante l’età sarà utile.» Alessio si ricordò di Lucio, era lo zio del giovane Antonio, o forse il padre. Pensandoci lo vedeva ancora cadere morente davanti ai suoi occhi.”

© Estratto L’ultimo Paleologo di Emanuele Rizzardi, Assobyz 2018, per gentile concessione.

III

Alessio la guardò con aria scettica. «Non credo alla magia e agli stregoni, non più.» Commentò.

«Neanche io credo che possa mutare le persone in rospi, ma è un uomo strano e la gente lo odia, più di tutti mio fratello. Se tutti lo odiano ci sarà un fondo di verità, avrà fatto qualcosa di male a qualcuno…»

«Se non abbiamo prove delle sue malefatte, per me è innocente. Hai idea di dove possa essersi rintanato?»

©Estratto L’ultimo Paleologo di Emanuele Rizzardi, Assobyz 2018, per gentile concessione.

Approfondimenti e curiosità

Realtà storiche sconosciute, trame religiose e intrighi politici. Il rinnovamento delle storie.

Parola all’autore, Emanuele Rizzardi

Curiosità sull’Ultimo Paleologo

La ricerca storica

Durante la ricerca storica compiuta per la realizzazione del libro mi ha colpito come la questione religiosa sia stata trattata in modo grossolano nei secoli successivi lo svolgersi degli eventi. I dilemmi religiosi sono rilevanti nel Medioevo e ho puntato sul loro valore all’epoca. Ho voluto rendere l’idea di come le situazioni complesse riflettessero nella quotidianità delle persone e negli eventi globali, dalla fine di un impero alla una guerra civile per la conquista del trono.

I difensori di Costantinopoli poterono contare sull’aiuto del principe musulmano Orhan e di un gruppo di 900 soldati a lui fedeli, ostili alle politiche di Maometto II e vicini alla causa del basileus dei cristiani. D’altro canto, l’esercito del Sultano era composto in parte da reparti di turchi musulmani; oltre la metà degli effettivi erano cristiani. Queste genti si erano ritrovate sotto il dominio dell’impero turco e composero la maggioranza delle truppe degli assalitori non solo nel 1453, ma almeno per i successivi sessant’anni!

Le scelte di contenuto, gli aspetti multiculturali e la componente religiosa

Ne ‘L’ultimo Paleologo’ ho voluto rendere l’idea di un mondo dove la religione e la religiosità sono la base delle cose, ma non così monolitico da renderlo dicotomico e prevedibile. Ogni azione deriva dalla volontà degli uomini e ogni uomo si muove per il proprio interesse. Com’è oggi era anche in passato senza esclusione.


‘L’ultimo Paleologo’ pone l’accento sulla multietnicità e la multireligiosità delle truppe di Maometto II, vantaggi e svantaggi connessi; ne sono esempio l’approvvigionamento di vino dei soldati cristiani malvisto dai musulmani o, perché no, gli scontri interni alle truppe dovuti ai sacchetti di città per l’una o per l’altra fazione. La differenza religiosa nelle truppe del Basileus di Costantinopoli è invece meno marcata e lascia spazio alla drammaticità degli eventi e alle politiche di contrasto all’interno della cristianità con la chiesa di Roma. Le due fazioni imperiali, il partito filolatino di Giustiniani e quello ortodosso di Notara, mostrano il volto dei conflitti religiosi interni. Sottomettersi al papa in cambio di aiuti, oppure salvare l’onore e combattere da soli contri i Turchi è un dilemma che ha diviso le forze imperiali di Costantinopoli fino al giorno della fine.

Come a Costantinopoli anche nel Caucaso e nel regno di Georgia l’aspetto religioso è il movente della narrazione; ho alleggerito e semplificato certi aspetti per permettere la lettura anche a un pubblico non esperto. Il principe Bagrat di Imerezia fondò una sua Chiesa in contrasto con quella ufficiale che appoggia suo zio. La questione religiosa diventa strumento delle brame politiche degli scaltri.

Non è semplice narrare di una guerra civile di un Paese nel mezzo delle montagne pressoché sconosciuto, magari che provoca purtroppo scarso interesse, persino facile da dimenticare nel giro di un istante.


I progetti letterari

Il mio prossimo romanzo storico uscirà il primo giugno e il titolo sarà ‘Lo stendardo di Giove‘. È un libro crudo, politicamente scorretto, ambientato in Italia nel periodo tardoantico. Siamo verso la fine dell’impero romano d’occidente, con i barbari che spingono sulle frontiere, le casse statali vuote e conflitti intestini che provocano ribellioni e scontri nelle periferie.

Nel clima di incertezze, emerge il conflitto religioso tra la nuova religione di Cristo (il cristianesimo) e i culti politeisti/monotesisti orientali, chiamati “I veri credenti” o “i vecchi credenti”, dai cristiani disprezzati con il termine “pagani”. Verso la fine del ‘300, l’imperatore Teodosio, con il supporto del vescovo di Milano, Ambrogio, emana le leggi che mettono al bando ciò che rimane degli antichi culti, stabilendo il principio che l’impero deve avere un sovrano assoluto e un unico Dio. La storia narrata ne ‘Lo stendardo di Giove’ parla della guerra civile del 392-394 condotta contro le leggi di Ambrogio.

Per quale motivo ho scelto questo evento e non altri più noti? Mi piace parlare di fatti interessanti e soprattutto sconosciuti. Preferisco l’originalità dei contenuti e la mia intenzione è avvicinare il pubblico alla storia nascosta negli archivi e dimenticata, ma meritevole di essere riscoperta. A causa della rivolta Teodosio dovette venire a patti con i Goti. Se così non fosse stato, forse avremmo avuto la migrazione dei Goti all’interno dei Balcani, la Gallia sarebbe diventata un dominio dei Franchi e la Spagna sarebbe rimasta in mano ai Vandali, che non avrebbero invaso l’Africa. Insomma, un evento pregno di significato occorso in soli due anni sconvolse gli equilibri politici e religiosi dell’intero Vecchio Mondo. Per questo la storia è bella.

“Costantino allungò la mano verso ovest e partì una salva di frecce che atterrò almeno una ventina di ottomani. “

— L’ultimo Paleologo, Emanuele Rizzardi

Scheda Libro

  • Titolo: L’ultimo Paleologo
  • Autore: Emanuele Rizzardi
  • Genere: romanzo storico
  • Editore: AssoByz (2a Edizione 2018)
  • N. Pagine: 427
  • Prezzo: 16,15€ cartaceo – 2,99€ ebook
  • ISBN: 978-1973142638

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L’ultimo Paleologo

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La danza degli angeli di Monica Lamanna – Segnalazione

Aedifico spazio autori

La danza degli angeli

Di Monica Lamanna

Segnalazione

Oggi nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo con piacere Monica Lamanna e il suo romanzo La danza degli angeli edito Robin Edizioni.

Commento

Jamie e Francesca sono due stelle in ascesa, l’uno nel panorama degli studi legali di New York come avvocato mentre l’altra alla Julliard School come ballerina. Lui il tipico donnaiolo pragmatico e ambizioso, lei giovane donna in procinto di disegnare la sua carriera a passi di danza, sicura di sé, amica fedele di Maddie e nipote amorevole di nonna Amelia, proprietaria della pasticceria Italian Sweetness. La rocambolesca storia d’amore che li travolge segue i battiti del loro cuore senza esclusione di colpi: tradimenti che sembrano tali e poi non sono, gelosie impossibili, baci, amore, abbracci, bugie e malintesi. Le problematiche e le prove con cui i doveri li mettono alla prova rischiano di erodere al costanza del loro amore, fino all’ultimo bacio.

Ho apprezzato la narrazione della vicenda da entrambi i punti di vista dei protagonisti e la focalizzazione sulle azioni compiute da Francesca e Jamie. Mi sarebbe piaciuto scoprire qualche angolo di New York tramite gli occhi dei protagonisti come anche un approfondimento sulle dinamiche psico-emotive di entrambi i personaggi dati i colpi di scena presenti. Lo stile è leggero e scorrevole. La danza degli angeli è una buona lettura romantica da mezzo pomeriggio primaverile, con una musica in sottofondo (seguirei il consiglio di Jamie: Nina Simone) e un tè alla cannella in onore delle sfogliatelle.

Trama

New York. In una piovosa sera di settembre Francesca Ferretti e Jamie Conrad si incontrano ed è colpo di fulmine. Lei è una ragazza italo-americana trasferitasi in America per diventare una ballerina e studia alla Julliard School; lui è un brillante avvocato disposto a tutto per raggiungere il successo. Francesca e Jamie sono accomunati dall’ambizione, ma la loro storia d’amore è pronta a sconvolgere i progetti di vita.

Biografia

Monica Lamanna è nata a ottobre 1969 a Salerno, città nella quale vive con il marito e i tre figli. Dopo essersi laureata in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Salerno è diventata docente di discipline giuridiche ed economiche e presta servizio in un istituto tecnico commerciale di Salerno. La danza degli angeli è il suo libro d’esordio e, oltre a scrivere, ama leggere, andare a cinema, fare sport e insegnare, che non considera essere solo un lavoro, ma una vera e propria missione alla quale dedica passione e attenzione.

Estratti

I

“Il mio umore divenne ancora più grigio quando m’imbattei nell’ultima delle persone che avrei voluto incontrare. Appoggiato al distributore del caffè, nel corridoio, Robert Dawson mi guardava con la solita aria irritante. Fonti vicine mi
avevano riferito che avesse chiesto con insistenza informazioni sull’affare che stavo seguendo. Dovevo stare attento. Quell’uomo era vendicativo e subdolo, aspettavo solo il momento in cui si decidesse a colpire.”

©Estratto La danza degli angeli di Monica Lamanna, Robin Edizioni, 2020, per gentile concessione.

II

“Il grande giorno era arrivato, così come l’ansia e la paura.
Stesa sul letto ripensai alle parole che il professor O’Brian ci aveva detto la sera precedente, le sentivo ancora risuonare con insistenza nella mia mente: “Mi raccomando, ragazzi! Il parterre domani sera sarà pieno di ospiti illustri. Alcuni dei coreografi più in vista di New York sono stati invitati allo spettacolo e se volete far colpo su di loro, dovete mettercela tutta!”.”

©Estratto La danza degli angeli di Monica Lamanna, Robin Edizioni, 2020, per gentile concessione.

III

“Fu solo in tarda nottata che il sonno sopraggiunse e così mi addormentai.
Quando la luce del mattino invase la stanza, avevo ancora molto sonno ma fui costretta ad alzarmi.
Nel prendere il cellulare dalla borsa, mi accorsi che c’erano state varie chiamate perse, alcune di Maddie e molte di Mark.”

©Estratto La danza degli angeli di Monica Lamanna, Robin Edizioni, 2020, per gentile concessione.

Approfondimenti e curiosità

Raccontare storie: insegnamento e scrittura

Parola all’autrice, Monica Lamanna

La nascita de La danza degli angeli

Ho iniziato a scrivere il romanzo circa quattro anni fa, soprattutto durante i lunghi e frequenti viaggi in treno che, per lavoro, mi portavano a Verona, splendida cittadina, ma tanto lontana dai miei affetti. La passione per la scrittura, così come per la lettura, mi accompagna sin da piccola. Leggo e scrivo romanzi in cui il protagonista è soprattutto l’amore, unico sentimento in grado di emozionarmi.

Ispirata dalle emozioni

Quando ho iniziato a scrivere La danza degli angeli mi sono state d’ispirazione le storie dei film musicali che hanno accompagnato la mia adolescenza, soprattutto quelle in cui era presente la danza e il suo mondo, di cui sono sempre stata appassionata. Rivivendo le loro scene ho cercato di scrivere le pagine del libro come se stessi scrivendo una sorta di sceneggiatura. Nel riprodurre i capitoli, ho alternato i punti di vista dei due protagonisti rispetto alla medesima vicenda ed è stato interessante far emergere le peculiarità delle figure maschili e femminili. Nel mio prossimo libro utilizzerò lo stesso stile, ovviamente con dei cambiamenti.

Scheda Libro

  • Titolo: La danza degli angeli
  • Autore: Monica Lamanna
  • Genere: contemporary romance
  • Editore: Robin Edizioni (settembre 2020)
  • N. Pagine: 222
  • Prezzo: 14,00€ (copertina flessibile)
  • ISBN: 978-8872746868

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The Fallen Demon di Simona Ragone – Segnalazione

Aedifico spazio autori

The fallen Demon

Di Simona Ragone

Segnalazione

Oggi nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo con piacere Simona Ragone e il suo romanzo The fallen Demon, in campagna Crowdfunding su Bookabook.

Commento

The Fallen Demon è un romanzo fantasy in cui si mischiano le caratteristiche cronologiche dello urban con la tradizionale scorta high fantasy del viaggio dell’eroe, declinata però con caratteristiche più proprie del viaggio dell’eroina, quindi una maggior introspezione e ricerca interiore del sé e delle proprie capacità. La trasformazione interiore investe anche i personaggi maschili e li rende vividi, li arricchisce di sfumature caratteriali e non li banalizza con vaghi sentimentalismi. L’aspetto appena citato è una delle componenti che mi ha catturata durante la lettura del romanzo, oltre all’interpretazione innovativa della figura del Demone: esso ben rappresenta la circolarità dell’eternità di cui è possidente e di cui pare esserne il fulcro. Nell’incontro tra Fow e la strega Pamila però, si entra nel vivo delle interdipendenze tra il mondo demoniaco e la dimensione degli esseri umani. Il centro della potenza dei demoni si trasforma in una loro debolezza, che si mostra nella dipendenza dalle Anime, gli esseri umani. La forza del romanzo risiede nella relazione che si crea tra Pamila e Fow: è fuori dagli schemi, senza definizione e per questa stupenda peculiarità unica, irriproducibile, una vera evoluzione.

Trama

Entrano come ombre nelle nostre stanze, ci attendono nei luoghi inaspettati e poi, si nutrono delle nostre emozioni. Appaiono sotto varie forme e irretiscono i sensi prima di avvinghiarsi alla nostra anima, magari rubarla e imprigionarla per l’eternità. Sono i Demoni e Fow è uno di loro. Egli ha però deciso di mettere a repentaglio la sua essenza costretto dagli eventi, per mano del destino e del volere di una temibile Strega che si reincarna di vita in vita, Pamila. L’unione indissolubile tra i due, l’uno appartenente alla Sesta Dimensione demoniaca e l’altra, alla dimensione delle Anime, di cui fanno parte gli esseri umani, comporterà una corsa contro il tempo della dissoluzione tra i confini che separano il demoniaco dall’umano e il bene dal male. I segreti non giungono dal passato, ma dai moti dei tradimenti, delle fughe e delle scelte che Fow e Pamila decideranno di compiere passo dopo passo, l’uno accanto all’altra secolo dopo secolo.

Biografia

Simona Ragone è nata ad aprile del 1999 e vive a Parma da dieci anni. Si è diplomata al liceo linguistico G. Marconi nel 2019 e attualmente frequenta l’Università di Biologia a Parma. Simona ha cominciato a scrivere all’età di dodici anni, dopo aver letto la trilogia del mondo d’inchiostro di Cornelia Funke, che l’ha affascinata a tal punto da spingerla a scrivere romanzi di fantasia.

Estratti

I

“Mi ero impietrita di colpo, rabbrividendo per qualcosa di diverso dal freddo, qualcosa di simile alla paura. Non avevo mai avuto paura del buio, quindi avevo cercato qualcos’altro per giustificare la sensazione che sembrava essersi avvinghiata a me. Anche mio fratello era nervoso perché si aggrappava al mio braccio come quando sentiva i tuoni di un temporale. Avevo posato il libro sul pavimento e mi guardavo intorno, scrutando nel buio, fino a scorgere qualcosa di informe, nero più dell’oscurità sul fondo di un pozzo. Si muoveva piano, con movimenti sinuosi sul pavimento.”

©Estratto The Fallen Demon di Simona Ragone, per gentile concessione.

II

“Non volendo svegliare Alec, mi libero pian piano dalla sua stretta e mi alzo dal letto. Richiudo la porta alle mie spalle quando esco in corridoio dopo aver preso chiavi e vestiti puliti e vado a farmi una doccia. Guido fino al punto in cui abbiamo lasciato l’auto l’altro giorno, mi accosto accanto alla strada, poi esco, voltandomi verso gli alberi del bosco. Non sono sicura di saper ritrovare la strada per la radura. «Sei in anticipo.» Trasalisco alla voce alle mie spalle «Devi stare alla larga da ca-sa mia.» è la prima cosa che gli dico, perché non ho avuto l’occasione di metterlo in chiaro poco fa. Fow mi squadra «Credimi, streghetta, lo farei volentieri, ma sarebbe troppo rischioso.»

©Estratto The Fallen Demon di Simona Ragone, per gentile concessione.

III

“«Quindi?» chiedo non appena Pam si è seduta al posto di guida «Sei proprio convinta di volerci andare?» «Ormai siamo arrivati fin qui e mi chiedi se sono sicura? Sul serio, Fow?» Pam allaccia la cintura e mi spia da dietro le ciocche di capelli. D’accordo, forse la mia domanda è leggermente fuori luogo. Siamo nello stato del Wyoming. Abbiamo viaggiato in treno perché volare sarebbe stato troppo pericoloso: «Se i Demoni ci trovassero su un aeroplano sarebbe fin troppo facile ucciderti: basterebbe far cadere l’aereo» ho detto a Pam per convincerla. Le coordinate fornite dall’indovina corrispondono ad un punto del parco nazionale del Grand Teton, quindi eccoci qui, armati di giacconi invernali e pronti per partire con il SUV noleggiato in un posto fatiscente non lontano da Jackson Hole. «Dai, parti» dico a Pam, e lei avvia il motore.”

©Estratto The Fallen Demon di Simona Ragone, per gentile concessione.

Approfondimenti e curiosità

Simona si racconta: vivere mille vite grazie alla scrittura

Parola all’Autrice Sinoma Ragone

La passione per la scrittura

“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni.”

È una frase di Umberto Eco, ed è proprio questo il motivo per cui io scrivo. Scrivere per me è un bisogno: mi permette di vivere in prima persona tutto ciò che sogno. Perché limitarsi ad un’unica breve vita, quando posso vivere tutte quelle che metto nero su bianco?

Ho sempre avuto la tendenza a prendere decine di iniziative, senza però portarne a termine nessuna. Con la scrittura, tuttavia, è diverso: proprio questo inverno saranno dieci anni che tento di realizzare qualcosa che mi soddisfi a sufficienza da presentare ad un pubblico. Dieci anni sono molti. Se per tutto questo tempo non ho ancora perso la pazienza, allora penso che scrivere sia davvero ciò che voglio fare nella mia vita.

Ho cominciato a scrivere all’età di dodici anni, dopo aver terminato di leggere la trilogia d’inchiostro di Cornelia Funke. Quei romanzi sono stati come uno schiaffo in pieno volto. D’un tratto ho capito che volevo anche io creare mondi di fantasia capaci di emozionare come fa la Funke.

Alzi la mano chi almeno una volta nella vita ha provato brividi sulla propria pelle grazie ad un libro, un film o una storia. Alzi la mano chi ha desiderato almeno una volta di vivere le avventure dei personaggi sulla propria pelle.

Io ho avuto la mano alzata per tutta la vita, e ora voglio essere io a dar vita a quei mondi capaci di emozionare e riflettere. Voglio far sentire ai miei lettori quello che provo io quando le mie dita abbracciano la penna e la fanno scorrere sulla carta bianca.

Scheda Libro

  • Titolo: The Fallen Demon
  • Autrice: Simona Ragone
  • Genere: romanzo urban fantasy
  • Editore: Bookabook, campagna crowdfunding in corso
  • N. Pagine: 416

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Aedifico Segnalazioni

Magnete di Stefania Meneghella – Segnalazione

AEDIFICO SPAZIO AUTORI

Segnalazione del romanzo

Magnete

di Stefania Meneghella

Oggi nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo con piacere Stefania Meneghella e il suo terzo romanzo intitolato Magnete, edito Ego Valeo Edizioni.

Commento

Entrare nella mente di Sofia è un percorso di svelamento e di verità interrotte. Le menzogne, i meccanismi mentali e cerebrali sono interdipendenti, derivanti e derivazioni dell’agire e del pensiero. Non sempre però il pensiero è proprio della persona, è mediato dalle influenze esterne e dall’inconscio interno. Sofia è una persona che si fa scudo con le particolarità del disturbo mentale, crea più esistenza nella sua sola vita e cambia ogni volta la sua identità, la sua capacità di relazionarti con il mondo esterno e anche con il mondo interiore. I meccanismi di motivazione, autoefficacia e riconoscimento e comprensione sono stravolti nella vita di Sofia. I ricordi, le esperienze, le mancanze e le capacità di Sofia vengono indagate da Virginia attraverso la finzione narrativa del viaggio all’interno dei lobi del cervello e delle parti più profonde dell’encefalo. Ogni parte è interconnessa e dialoga l’una con l’altra; così avviene in Virginia mentre scopre, parla, costruisce ponti e collegamenti tra la sua memoria e quella di Sofia, tra le sue esperienze e quelle dell’amica. Il rapporto tra le due è conflittuale fin dall’inizio e si sviluppa in tal senso durante tutta la narrazione. Sono presenti punti in cui la condizione umana viene indagata tramite le menzogne stesse di Sofia e il loro senso di esistenza; esse perdono in certi casi la caratteristica della falsità perché appaiono veraci quanto un’esperienza vissuta nella realtà. Magnete fa riflettere sulle capacità cognitive, sulla scelta delle azioni umane, sui meccanismi relazionali e sulla manipolazione. La tenerezza è presente nei ricordi della mancanza di una Sofia esistente, non presente a se stessa e capace di vestire identità a seconda della necessità, delle persone che ha di fronte e di ciò che vorrebbe essere. Magnete permette di addentrarsi in maniera surreale e cruda nel cervello e nelle sue dinamiche; la vita appare sublime, estatica, schiacciante e terrificante.  

Trama

Cosa accadrebbe se ci ritrovassimo nel cervello di chi ci ha fatto soffrire? È quello che succede a Virginia che, catapultata improvvisamente nella mente di Sofia, riporta alla memoria i momenti vissuti con lei con cui, in un tempo passato, era legata da un’amicizia profonda ma enigmatica. Ha inizio così un viaggio, ad occhi chiusi, nel suo cervello e nelle variegate aree che parlano delle sue storie raccontate indossando maschere. Dinnanzi a tutto questo, un solo specchio su cui poter scorgere il suo vero volto fatto di magnete. Virginia inizia a comprendere le ombre che hanno oscurato la coscienza di Sofia attraverso un’esplorazione che la porta in luoghi lontani nel periodo in cui la prima quarantena da Covid colpisce l’Itali e il mondo. Virginia ripercorre le menzogne, le piccole verità, i timori e la paure di Sofia, la sua ricerca esasperata di essere sola.

Biografia

Stefania Meneghella nasce a Bari nell’ottobre del 1994. La passione per la scrittura germoglia sin da piccola, quando a 7 anni compone i primi racconti. E’ presente nel sito web Pensieri Parole come autrice e nel libro “Dieci anni di Pensieri Parole”. Ha scritto una recensione alle opere dell’artista Anna Maria Saponaro sul sito della galleria Art&co Gallerie, sul catalogo ExpoArt (2015) per l’opera dell’artista Fabio Meneghella, su Expoart (2016) e Expoart (2017) per la Fiera Internazionale d’Arte di Padova 2017. Ha ricevuto il diploma di merito “AlberoAndronico – premio nazionale di poesia, narrativa e fotografia 2013, Roma”; il diploma di merito “Premio Osservatorio 2013 – Bari”; il riconoscimento come Dama dell’Arte – Premio “Federico II” 2015; il Premio Speciale “Antonio Vivaldi” 2015. E’ presente sull’e-book “Pendolibro 2014” e, nel 2015 co-fonda il sito web Kosmo Magazine (magazine online di cultura e spettacolo), in cui gestisce le sezioni scrittura, interviste e libri. Nel 2015 è tra gli autori della raccolta poetica “Tracce” edita dalla casa editrice Pagine. Nel 2016 pubblica il suo primo romanzo “Silenzi Messaggeri”, edito dalla casa editrice Albatros, recensito da critici letterari tra cui il docente universitario Gianfranco Longo, la Baronessa Elisa Silvatici e il prof. Enrico Graziani, testate giornalistiche, siti web, trasmissioni televisive e radiofoniche. Nel 2019 pubblica il suo secondo romanzo “La linea gialla”, edito da L’Erudita (Giulio Perrone Editore). Nel 2020 pubblica “Magnete” edito da Ego Valeo Edizioni (Milano). Attualmente Stefania è collaboratrice giornalistica per la redazione Meteoweek.

Estratti

I

“I banchi di quell’aula erano collocati perfettamente e anche gli alunni che, stranamente, si erano posizionati ben composti e non avevano avuto – all’inizio di quella giornata –l’intenzione di smettere di imparare. Mai. Mai, finché quella gamba tesa, quelle mani immobili, quello sguardo perso erano entrati e avevano interrotto la lezione con un “Buongiorno” più freddo dell’inverno di quell’anno. Non che non facesse freddo – perché di freddo, quel giorno ne faceva -, ma quel saluto lì era riuscito a immobilizzare persino le vene di ognuno, persino il cuore già di per sé gelato. Io ero seduta nell’ultima fila di quell’aula e quello che accadde qualche minuto dopo è stato, ancora oggi, il momento più terrorizzante della mia vita.

«Chiamate l’ambulanza, presto!»”

©Estratto da Magnete di Stefania Meneghella, Ego Valeo Edizioni, Sesto San Giovanni, Milano, 2020, per gentile concessione.

II

“Gli altri non volevano e non avevano intenzione di toccare cibo prima del tramontare del sole. «Altrimenti viene il desiderio di mangiare», dicevano. Ma a noi non importava. Io e lei eravamo da sempre nemiche del cibo e, di mangiare, non ci importava niente. Ma preparare, quello sì. Cucinavamo piatti tipici algerini e ci divertivamo a tagliare le verdure, a pulire le infinite cipolle che servivano, a cucinare il pollo. I nostri vestiti odoravano di cucina e a noi piaceva tanto sentirci così, e ci piaceva stare insieme, come nonna e nipote, come amiche, quasi come sorelle.”

©Estratto da Magnete di Stefania Meneghella, Ego Valeo Edizioni, Sesto San Giovanni, Milano, 2020, per gentile concessione.

Curiosità

Approfondimenti

Lo stile narrativo di Stefania Meneghella, parola all’Autrice

La mia scrittura è ispirata alla letteratura classica di fine ‘800 – inizio ‘900, periodo in cui si prediligeva maggiormente lo stile surrealistico. In particolare, la mia autrice di riferimento è Virginia Woolf, scrittrice inglese che ha completamente stravolto il mondo della letteratura femminile.

Con lei, ho scoperto cosa sarebbe stata per me la scrittura e quale ruolo avrebbe avuto all’interno della mia vita. Con lei, mi sono scoperta io. Di conseguenza, ho quindi costruito un mio stile, che si sposa perfettamente con quello che ho dentro e con la mia anima sempre alla costante ricerca di pace. Con la mia scrittura, vado sempre più a fondo e vado oltre. Ma dove?

“A fondo” significa per me scavare nel profondo e trovarci di tutto: le emozioni recondite, quelle parti di inconscio che non abbiamo mai visto, i pensieri che abbiamo sempre nascosto, il mondo dentro di noi che mai abbiamo avuto la fortuna (o forse il coraggio) di scoprire. “Oltre” ha invece un solo sinonimo: invisibile. Per me, andare oltre rappresenta guardare tutto quello che non si può vedere e tutto ciò che non esiste con gli occhi, ma solo con lo sguardo. Il mio stile è proprio questo: la descrizione dettagliata di tutto quello che non c’è. O meglio, di quello che c’è ma è impossibile trovare. Troppa paura, troppo poco coraggio, troppe cose che mancano. Allora, ci lanciamo nell’incerto. E lì, proprio lì, ci sono io che cerco di dare forma a queste parole incerte. Solo anima, sogni, pensieri, mente, sensazioni, brividi, ricordi, solo quello che non si vede. Solo quello che non siamo mai riusciti a vedere. Niente di più, niente di meno.

Scheda libro

  • Titolo: Magnete
  • Autore: Stefania Meneghella
  • Genere: Romanzo
  • Casa Editrice: Ego Valeo Edizioni
  • Collana: Antology
  • Anno di pubblicazione: 2020
  • N. Pagine: 297
  • ISBN: 9788894853025
  • Formato: Cartaceo
  • Prezzo di copertina: 15,00€
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Aedifico Segnalazioni

Come un girasole di Sara Felice – Segnalazione

AEDIFICO SPAZIO AUTORI

Segnalazione del romanzo

Come un girasole

di Sara Felice

Nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo con piacere Sara Felice e il suo romanzo intitolato Come un girasole e pubblicato da Rossini Editore.

Commento

Chiara è una donna in cerca della sua identità, una personalità in formazione e per questo sia piena di energia e di curiosità sia timorosa e dubbiosa sul futuro e su ciò che potrebbe accadere dopo l’incontro con Leo. Fin da subito Chiara inizia a sentire un’emozione travolgente nei confronti di Leo, ma non sarà semplice riuscire nell’intento di conoscerlo e poi comprendere quanto il sentimento che prova, l’amore, sia forte in lei. Gli eventi trascinano Chiara in un turbinio di gioie e di sofferenze tramite le quali riuscirà a scoprirsi più matura e anche pronta a mettersi in gioco per ciò che sente giusto per la sua vita.

Sono presenti alcune pecche nel libro: incoerenze relative al punto di vista della narrazione, in cui la consequenzialità delle azioni della protagonista si ingarbugliano, ma che non inficiano sulla comprensione de lo svolgimento della trama, e la presenza di errori di battitura e refusi che purtroppo diminuiscono in parte la qualità della forma.

Il contenuto è leggero e romantico, una boccata d’aria fresca che dà valore all’amicizia e all’amore; vi sono momenti di comicità come le confessioni tra amiche e la voce interiore di Chiara che la coglie impreparata indispettendola. Lo stile semplice permette una lettura rapida nonostante le imperfezioni evidenziate. Come un girasole è un esordio letterario dal sapore dolce e divertente.

Trama

Chiara, studentessa universitaria all’ultimo anno in quel di Roma, fin da piccola ha un grande sogno: diventare una designer di grande successo. Un giorno, per pura casualità, nell’ateneo incontra Leo, un collega molto misterioso e dalle mille sfaccettature caratteriali. Dapprima estranei e sconosciuti l’una verso l’altro i due ragazzi, lentamente, si troveranno di fronte un sentimento a loro sconosciuto: l’amore. Colleghi universitari prima, compagni nella vita poi, Chiara e Leo impareranno a loro spese che, l’amore, non è sempre colorato e fiorito e che le difficoltà mettono alla prova questo prezioso sentimento.

Biografia

Sara Felice, classe ’98, nasce a Praia a Mare. Vive in Calabria insieme alla sua famiglia. Studentessa al quarto anno della Facoltà di Legge presso l’Università della Calabria, fin dall’infanzia coltiva la passione per la scrittura alla quale si è avvicinata grazie alla piattaforma Wattpad. Su quest’ultima pubblica un romanzo e scritti vari. Inguaribile romantica e amante dei viaggi, adora descrivere – in maniera minuziosa e con piglio fresco – le emozioni e i sentimenti come l’amore che provano i suoi personaggi. “Come un girasole” segna il suo esordio letterario.

Estratti

I

Le parole escono velocemente dalla mia bocca e prima che io possa aggiungere altro, Leo mi interrompe.
«No grazie, sto andando via. Ti ho vista da fuori e così sono entrato a salutarti».
Imbarazzata, porto una ciocca dietro l’orecchio e accenno un sorriso. Allora non mi stava evitando.
«Ci vediamo domani a lezione, buona serata ragazze».
Ci saluta e si avvia verso l’uscita.

©Estratto da Come un girasole, di Sara Felice, Rossini Editore, ottobre 2020, per gentile concessione.

II

La mia voce interiore zittisce di colpo i miei pensieri. Ogni volta sbuca nei momenti migliori! Non posso godermelo nella realtà, vorrei farlo almeno nella fantasia. Per quanto io abbia provato, tutti gli sforzi sono stati vani. È bastato un solo incontro per mandarmi di nuovo in tilt, è bastato sentire di nuovo il suo calore sulla mia pelle per farmi pendere completamente dalle sue labbra.

©Estratto da Come un girasole, di Sara Felice, Rossini Editore, ottobre 2020, per gentile concessione.

Curiosità

Approfondimenti

La nascita di Come un girasole

Parola all’autrice, Sara Felice

Come un girasole nasce ad aprile 2020, in pieno lockdown, quasi per gioco. Inizialmente il romanzo veniva pubblicato sotto forma di capitoli su Wattpad. Successivamente ho deciso di integrare il testo, lavorandoci giorno e notte e rendendolo, dunque, idoneo alla pubblicazione. In questo percorso sono stata affiancata dalle mie amiche – Silvia, Roberta e Claudia – che mi hanno spinta a inviarlo alla Rossini editore. Ero convinta che non potesse piacere a nessun altro eccetto loro ma mi sono dovuta ricredere. In Come un girasole sono trattati in modo semplice diversi temi: l’amore, l’amicizia, il tradimento e il perdono. Ambientato a Roma, Città Eterna come eterno è l’amore che lega i due ragazzi, racconta una storia di vita quotidiana, una storia in cui tutti potremmo immedesimarci.

Scheda libro

  • Titolo: Come un girasole
  • Autore: Sara Felice
  • Genere: Romanzo – romance
  • Casa Editrice: Rossini Editore
  • Pubblicazione: Ottobre 2020
  • N. Pagine: 197
  • ISBN: 9788831469562
  • Formato: Cartaceo
  • Prezzo: 12,99€

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Aedifico Segnalazioni

Il caso vuole di Riccardo Zambon – Segnalazione

Aedifico spazio autori

Segnalazione del romanzo breve

Il caso vuole

Nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo con piacere Riccardo Zambon e il suo romanzo breve intitolato Il caso vuole pubblicato da Delos Digital.

Commento

Il romanzo breve di Zambon si concentra sulla tematica del Destino, elemento narrativo che si interseca ed è radicato nelle persone in maniera consapevole o inconsapevole. Dalle storie narrate nel romanzo si capisce subito che esse non sono il fulcro della narrazione principale e nemmeno l’elemento che l’autore ha intenzione di trasmettere, bensì è il fato che governa, senza mostrarsi, gli eventi accaduti. I protagonisti assumono due significati principali: attori della propria storia di cui pretendono o credono di disporre come preferiscono oppure burattini oppressi dalle scelte che hanno compiuto e che ora annaspano per poter trovare un senso a ciò che sembra non averne. L’elemento che funge da motore del cambiamento è una normale strada, le cui carreggiate perdono il loro oggettivo scopo: indicare la via. In Il caso vuole non ci sono due sensi di marcia, ma intricate vie che si incontrano in un crocevia che non ha riscontri terrestri se non nell’approccio che l’essere umano decide di abbracciare nei confronti della vita.

Trama

Non c’è niente di meglio di una giornata di mare goduta tra amici surfando onde altissime e veloci. L’occasione giusta per sfoggiare l’auto nuova, per far ingelosire qualcuno o per festeggiare una promozione col proprio compagno, godersi una passeggiata sul lungomare.

Ma non sempre tutto è come sembra. Se lo è, potrebbe cambiare in un attimo.

Per Fabio, fiero del nuovo bolide ma da sempre frustrato in un ruolo di comprimario, e per Lorenzo, surfista scanzonato. Per Pietro, preso a schiaffi dal destino nonostante una continua e rabbiosa lotta o per Elena, bellissima e sicura di sé.

Ma qui il vero protagonista è il Fato, e il suo ruolo è quello di orchestrare tempi, eventi, incrociare traiettorie in coincidenze. Talvolta per colpire, aggredire. In altre occasioni per salvare, ricongiungere.

Biografia

Riccardo Zambon è solito definirsi un “ingegnere per sbaglio”: opera tra i computer ma è da sempre affascinato dalle infinite sfaccettature dell’animo umano. Come i veri supereroi, di giorno si occupa di ricerca e sviluppo per università e società di software, ma di notte ama alternarsi tra la stesura di storie, letture di romanzi noir, saggi, qualche buon film. Abita in un piccolo borgo vicino a Firenze, immerso nelle colline del Chianti, dove lavora, scrive, vive.

Estratti

I

“All’improvviso un’onda di troppo gli procurò un’ingozzata di acqua, mentre la successiva lo sommerse senza permettergli di tossire subito quella massa asfissiante che gli si faceva strada nei bronchi. Fu sotto la superficie che, in un’urgenza animalesca d’aria, finalmente Pietro riuscì a racimolare negli scatti involontari del suo diaframma una triviale forza, consapevolezza di un istinto di conservazione che non solo gli intimava di riguadagnare la superficie per barattare
quei centilitri d’acqua con una boccata d’aria, ma gli spiegava eloquentemente che esisteva un valore nella vita che trascendeva anche la più mortificante delusione, la più pessimistica prospettiva.”

©Estratto da Il caso vuole di Riccardo Zambon, Delos Digital, 2019, per gentile concessione.

II

“Ne aveva viste tante. Tutte uguali.
Famigliole allegre che per il weekend se ne andavano al mare. Nella casetta carina, anche in pieno autunno per sfuggire alla quotidianità.
Tutti contenti, babbo, mamma e prole ricca d’avvenire.
In genere le ignorava, oppure le guardava appena. Alcune volte gli stavano sulle scatole, soprattutto quando ingombravano la strada con la loro rilassatezza da villeggianti mentre lui voleva tornarsene a casa dopo una giornata di lavoro… Ma si risolveva tutto in una suonata di clacson o con un dito medio alzato.
Invece stavolta era diverso. Forse perché dopo tutto quello che era successo una parte di lui era più fragile.
E all’improvviso sentì nostalgia. Di un tipo di vita che gli era mancata, probabilmente irrecuperabile. Di una normalità che per quanto banale a volte gli appariva necessaria o comunque rilassante. Di una donna, speciale.”

©Estratto da Il caso vuole di Riccardo Zambon, Delos Digital, 2019, per gentile concessione.

Curiosità

Approfondimenti

Parola all’autore

Ho sempre avuto la passione per la scrittura, che poi in realtà va spesso a braccetto con quella per la lettura. Per quanto riguarda “Il caso vuole” la storia è nata in auto, di ritorno da una bellissima giornata di mare in autunno. Come Lorenzo, uno dei protagonisti, rientravo soddisfatto dalla mia uscita in windsurf, ed incrociai una bella coppia in auto. Sorridenti, scherzavano con davanti solo pochi chilometri e tutto un weekend sulla spiaggia. Pensando a loro mi addentrai con l’auto nelle curve tra la boscaglia, accorgendomi di quanto potesse essere cupa e sinistra al crepuscolo. La solitudine in auto e la creatività instillata dalla rilassatezza fecero il resto, proponendomi di giocare con le storie di quei giovani ignari creando Fabio ed Elena, aggiungendo poi un mio alter ego in Lorenzo. Infine è arrivato Pietro, a metà storia. Avevo bisogno di un altro personaggio ma temevo che venisse fuori una figura vuota, un manichino telecomandato. Invece è andata a finire che scrivere di lui è stata la parte più interessante…

Adesso sto lavorando a (forse dovrei dire “mi sono cacciato in”..) una storia ambientata intorno all’anno mille. Le atmosfere sono quelle di inizio medio evo: cupe, rudi. Oltretutto, nel villaggio dove si svolge la storia sembra che una maledizione avvolga le vite e le anime dei suoi abitanti. Quello che accadrà poi non lo svelo (devo ancora scriverlo, magari qualcosa cambierà), ma di sicuro un ruolo fondamentale è riservato all’amore, al coraggio, alla voglia di emancipazione in un epoca in cui questa parola ancora non aveva spazio, forza, speranza.

Chiudo ringraziando chi mi legge, chi mi concede di lasciarsi portare a spasso nella boscaglia maremmana per qualche ora.

Alla prossima!

Scheda libro

  • Titolo: Il caso vuole
  • Autore: Riccardo Zambon
  • Genere: romanzo breve
  • Casa editrice: Delos Digital
  • Pubblicazione: febbraio 2019
  • N. Pagine: 110
  • ISBN: 9788825410419
  • Formato: cartaceo e e-book
  • Prezzo: c – 10,00€, d – 2,99€/4,49€

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Aedifico Segnalazioni

Dietro le quinte di Alessia Ferrario – Segnalazione

Oggi nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo Alessia Ferrario e il suo romanzo intitolato Dietro le quinte, autopubblicato nel 2020.

Dietro le quinte, Alessia Ferrario, autopubblicato 2020

Commento

Dietro le quinte si apre con un gioco di luci e ombre tra l’intraprendente Nicole alla sua prima esperienza cinematografica e l’intrigante Jack, astro nascente del panorama attoriale di Broadway. La protagonista è messa alla prova dal fascino e dal talento dell’attore, coltivati e accresciuti in maniera differente rispetto ai talenti sviluppati da Nicole; se l’uno pare abbia nel sangue le doti da sviluppare, l’altra comprende fin dalla sua infanzia quanto la costanza e la disciplina siano fondamentali per il raggiungimento dei progetti di vita nonostante il destino avverso. I conflitti tra i due non terminano quando instaurano una relazione, bensì si acuiscono. Le carriere intraprese li conducono verso una strada difficile da compiere assieme soprattutto a causa delle avversità provocate dalla distanza e dai mutamenti personali e professionali. Ogni ambito dell’esistenza di Nicole è messo alla prova senza esclusione di colpi. La storia con Jack è una delle esperienze che formano il primo gradino della scala della sua crescita. Gli stravolgimenti nel mondo cinematografico comportano lo sviluppo di una nuova dimensione della protagonista; le insicurezze vengono comprese e perdono il loro peso esistenziale nel superamento delle vicissitudini a favore di emozioni come la disperazione e la rabbia che si tramutano poi in una consapevolezza basata sulle capacità personali, sulle scelte compiute e sul valore delle persone a lei care. Nel complesso Dietro le quinte è una buona storia, ma avrei preferito un maggiore dettaglio nelle ambientazioni; sono presenti delle imperfezioni stilistiche che rallentano il ritmo della lettura e le componenti psicologiche ed emozionali dei personaggi vengono, in alcune parti, sormontate da una narrazione rapida che non ne sviscera le dinamiche. Originale è la scelta dell’autrice di narrare un arco lungo della vita della protagonista; questa peculiarità permette al lettore di vivere con pienezza e continuità le vicissitudini della carriera di una donna intelligente, talentuosa, caparbia e resiliente.

Trama

Nicole Blunch ha venticinque anni. Adora New York, adora recitare e non ha intenzione di tornare a casa, a San Francisco, e lavorare come avvocato nello studio legale di famiglia. Incuriosita da quel mondo magico inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo interpretando un cortometraggio che si rivelerà essere il punto di svolta della sua vita e si innamorerà di Jack Farrell, attore emergente pieno di fascino e carisma. Nicole entrerà così a far parte di un ambiente difficile e spietato e, nel corso degli anni, si troverà a fare i conti con una vita che la metterà di fronte a molte sfide. In questo viaggio dietro le quinte, riuscirà Nicole a raggiungere tutti i suoi obiettivi?

Biografia

Nella vita di tutti i giorni sono circondata da numeri, registrazioni di partita doppia e pratiche, ma nel tempo libero lascio andare la perfezione dei numeri e mi lascio trasportare dalle storie contenute nei libri, nei film e nelle serie tv. Mi piace trasformare la mia fervida immaginazione in parole su un foglio bianco, accompagnate da un po’ di musica in sottofondo. Come disse una volta Rory Gilmore “vivo in due mondi…”. “Dietro le quinte” è il mio primo libro autopubblicato.

Estratti

I

“Nicole si guardò attorno, leggermente spaesata. Era passata dai corridoi claustrofobici dei teatri di New York a un vero set cinematografico. Tutti, intorno a lei, camminavano decisi e sicuri, come se ognuno di loro avesse bene in mente quale fosse il proprio compito in tutto quel trambusto. Dal canto suo, non sapeva dove andare e cosa fare. La truccatrice l’aveva lasciata sola, in un enorme capannone illuminato a giorno, in mezzo a un set allestito in stile anni ’20. Sentiva il cuore battere forte, un rimbalzo nel petto regolare ma frequente, che la rendeva agitata più di quanto non lo fosse già.”

II

“Stancamente, si trascinò verso il suo appartamento, guardando di sfuggita il telefono mentre camminava sul marciapiede. Alle nove di sera, nel suo quartiere, il traffico si volatilizzava, sui marciapiedi si incrociavano poche persone, calava una tranquillità irreale, distante dal caos del centro città. Nicole sentì un rumore di passi alle sue spalle, ma non se ne preoccupò. Era quasi arrivata al suo palazzo. 

All’improvviso, sentì una voce e si voltò. 

«Nicole!».  

Un calore improvviso le si irradiò dalla guancia e, per un secondo, le si oscurò la vista. Qualcosa di duro e freddo l’aveva colpita sul volto, mentre si stava voltando.”

III

“Aveva rincorso per tutta la vita qualcosa che le era sfuggito. Prima il ballo, poi la giurisprudenza. Si era ritrovata tra le mani la recitazione e l’aveva fatta crescere, trasformandola in qualcosa di importante, che l’aveva accompagnata fino a quel momento. Ma era sempre stato qualcos’altro a scegliere per lei. Il fato, l’occasione, la fortuna, la sofferenza e lei si era semplicemente lasciata trasportare. Col tempo sarebbe passata sempre più inosservata, si sarebbero dimenticati di lei e sarebbe diventata una delle tante attrici che avevano avuto successo. E le andava bene così.”

Curiosità e approfondimenti: la passione per la scrittura costruita mattone dopo mattone

Parola all’autrice, Alessia Ferrario

Il passaggio da lettrice a scrittrice è stato semplice e naturale. Da bambina grazie alle fiabe ho navigato fino a luoghi straordinari e ho voluto crearne di miei, intimi e personali. Ho sempre inventato storie per gioco, ma solo durante la scuola superiore mi sono messa a scrivere; in quel periodo non ho mai trovato il coraggio di andare fino in fondo e così per tanto tempo ho lasciato le mie storie incomplete o chiuse in un cassetto.

Col passare degli anni ho accantonato questa passione: complice la vita adulta, il lavoro e le responsabilità… ma senza mettere la parola fine. Dopo diverso tempo, in un momento della mia vita in cui avevo bisogno di stimoli, un pizzico di fantasia e mondi nel quale trascorrere il tempo libero, è nato il personaggio di Nicole e di conseguenza il romanzo Dietro le quinte.

Ho lavorato alla storia per diversi mesi, cercando di trovare la trama giusta, i personaggi migliori, donandogli una struttura e una forma che alla fine mi rendesse soddisfatta. Percorso faticoso e altrettanto bellissimo. Il passaggio dal file di Word alla pubblicazione è stato una sfida con me stessa per superare la barriera tra paura e imbarazzo che mi ha sempre bloccata. E a dirla tutta, dopo tanto lavoro e impegno, sarebbe stato ingiusto lasciare nascosta questa storia.

Oggi divido il mio tempo tra i numeri ordinati e precisi e una nuova storia che disordinatamente e sorprendentemente sta prendendo forma e colore. Ho scoperto con Dietro le quinte di non temere più la scrittura, ma di volerla come compagna di viaggio ancora per tanto tempo.

Scheda libro

Titolo: Dietro le quinte

Autrice: Alessia Ferrario

Case editrice: Self-published

Genere: romanzo romance drama

Pubblicazione: ottobre 2020

N.Pagine: 121

ISBN: 9791220071802

Formato: Kindle Unlimited e cartaceo

Prezzo: 2,99€ – 7,99€


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Aedifico Segnalazioni

Il diario del silenzio di Martina Vaggi – Segnalazione

Oggi nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo con piacere Martina Vaggi e il suo romanzo Il diario del silenzio, storie reali di quarantena edito Associazione Impegno Culturale odv.

Il diario del silenzio, Storie reali di quarantena, Martina Vaggi, Associazione Impegno Culturale odv, 2020

Commento

Il libro di Martina è una totale immersione negli eventi individuali accaduti durante il primo lockdown del 2020. Vi sono degli aspetti che ho ritrovato nelle mie giornate di marzo, la mancanza di stabilità, l’assenza di rapporto umano e soprattutto il silenzio pervasivo che ha introdotto nella vita uno spazio profondo in cui tentare di riconoscersi e ricostituirsi. Le storie che testimoniano diverse realtà vissute nelle quarantena fanno ben comprendere i complessi aspetti delle individualità che si ritrovano a dover agire in uno spazio nuovo e sconosciuto nonostante i luoghi siano i medesimi; vedere la propria città svuotarsi, percepire rumori e suoni che si incarnano in pensieri sempre uguali a se stessi, respirare in un’aria che pare prendere vita mentre la si osserva e si pensa a cosa ne sarà dopo e soprattutto quando arriverà il dopo. Ho apprezzato e trovato commovente la storia di Luana e Giuseppe, come quella di Filomena. In futuro rileggerò il libro di Martina per osservare se qualcosa di questa esperienza è rimasto nelle persone.

Sinossi

Cinquanta storie raccontano la vita e il processo di cambiamento di pazienti, infermieri, medici, imprenditori, insegnanti, aziende e persone comuni, durante il periodo di maggiore impatto del Coronavirus. Il ricovero dal punto di vista dei pazienti, la corsa di infermieri e medici nei reparti Covid, gli imprenditori che chiudono l’azienda e altri che cercano di sopravvivere: la didattica a distanza, lo smart working, i parenti che salutano i loro cari da dietro uno schermo. La spiritualità, la fede, il silenzio che avvolge le città. Attraverso i luoghi e le date i racconti intrecciano storie reali individuali con eventi storici accaduti durante i mesi della quarantena.

Biografia

Martina Vaggi, nasce a Voghera il 19 agosto 1991. Laureata in Lettere moderne all’Università degli studi di Pavia, scrive fin dai primi anni universitari per vari giornali cartacei locali e per alcuni giornali digitali, come BlogLive.itDotSport.it e Blasting News. Dopo la laurea collabora con Jab Media TV, una web tv punto di riferimento per l’informazione in provincia di Pavia. Trova lavoro nel campo della ristorazione a venticinque anni, continuando a coltivare il sogno di scrivere un libro: nel 2017 nasce Pensieri surreali di gente comune, un blog che si appoggia alle pagine Facebook e Instagram, dove l’autrice quotidianamente dà voce a pensieri, emozioni e riflessioni che coglie dalla vita quotidiana sua e di altri. L’idea di questo libro nasce fin dai primi giorni della quarantena, quando l’autrice decide di tenere un diario dove annota tutto ciò che prova e vive ogni giorno di reclusione. Attualmente vive a Sale, un paese in provincia di Alessandria. 

Estratti

I

“Il portatile si trovava poco più in là. Atena lo prese e se lo mise in grembo. Lo accese. Non fu istantaneo quello che voleva fare e forse ci sarebbero volute altre due settimane di ripensamenti, pensieri intrusivi, pianti, giornate molto negative come quella: la cosa che però sapeva era che doveva fare qualcosa per tirarsi fuori da quella situazione apatica in cui era scivolata. Doveva, in qualche modo a lei ancora sconosciuto, cercare di uscire da quelle sabbie mobili e ricominciare a vivere. Aprì il motore di ricerca, così, tanto per curiosare. Sempre per curiosare digitò “Dipendenza affettiva gruppo di sostegno”.

Ancora più curiosa scorse i milioni di risultati che il motore di ricerca le diede. Li guardò di sfuggita ma, tra questi, uno in particolare catturò la sua attenzione: si trattava di un gruppo di supporto psicologico di persone che avevano subito una qualche forma di dipendenza affettiva nei confronti di un’altra persona. Il gruppo si riuniva anche online ed era supervisionato da uno psicologo professionista. Atena cliccò sul risultato ottenuto e le si aprì una pagina piena di informazioni. Forse i tempi non erano ancora maturi ma in quel momento le sembrò non solo di aprire una pagina nuova ma anche di spalancare una porta su un stanza interiore che nemmeno sapeva di contenere. Una stanza di se stessa dove lei non sarebbe mai più stata costretta a leggere messaggi come quello che aveva appena ricevuto, né a mandarli ad una persona che le aveva fatto del male.”

II

“Il mondo intero si era fermato, ma le persone avevano cercato di continuare a muoversi. I problemi dentro ognuno di loro si erano ingigantiti come se reclamassero, finalmente, l’attenzione che meritavano. Come se fosse finalmente arrivato il momento di risolverli. Per gli infermieri era diverso: molti di loro, inclusa sua figlia, si sentivano soli in quella situazione. Ma quella solitudine serviva loro per crescere. In altre persone, poi, i problemi si manifestavano con dolori fisici come mal di schiena, torcicollo, cervicale…

La cosa strana era stata che quasi nessuno di loro, fino a quel momento, l’aveva contattata per una qualche paura del Coronavirus. Nessuno. Nessuna delle persone che si erano rivolte a lei aveva paura di contrarre la malattia o paura della malattia stessa. La cosa che più li preoccupava risiedeva in loro. Non al fuori di loro. Erano più impauriti nel dover venire a patti, forse, per la prima volta, con se stessi. Questo la signora T. lo pensava continuamente.”

©Estratto da Il diario del silenzio, storie reali di quarantena, di Martina Vaggi, Associazione Impegno Culturale odv, ottobre 2020, per gentile concessione.

Curiosità e approfondimenti: passione per la scrittura e nascita de “Il diario del silenzio”

Parola all’autrice, Martina Vaggi

La scrittura mi ha sempre accompagnata, fin dalla nascita del mio blog “Pensieri surreali di gente comune”. Ho creato uno spazio personale in cui poter esprimere i pensieri quotidiani che affollano la mente su tutto ciò che osservo delle persone, del loro modo di agire, delle emozioni che emergono con forza e nessuna maschera può nascondere.

L’anno scorso, quando è scoppiata la pandemia, il blog è diventato il prato verde in cui poter lasciar correre in libertà i pensieri, i turbamenti, il dolore delle immagini che vedevo ogni giorno alla Tv. Dal primo giorno di lockdown ho iniziato a pubblicare un post al giorno per vivere la chiusura in maniera consapevole e farne esperienza, segnando Quarantena, giorno ..X..; in essi ho espresso un mio pensiero sulla giornata vissuta, su ciò che ho visto e provato.

Una volta terminato il lockdown è sorto in me il desiderio di ampliare il significato dei pensieri espressi sul blog, volevo andare oltre e ho deciso che avrei raccontato ciò che è stato vissuto dalle persone nei terribili primi mesi del 2020. Mi sono mossa alla ricerca di persone che avessero voglia di far parte del mio progetto tramite la loro storia: i cambiamenti nati nel loro modo di lavorare, di vivere la vita, la malattia, il disagio economico e il distacco umano. Ho ascoltato le loro parole a fondo e conoscendo il drammatico vissuto dei molteplici ritagli di innumerevoli vite, mi sono resa conto di non aver mai ascoltato veramente nessuno con così tanta attenzione.

L’ascolto è un dono, anche se spesso ce ne dimentichiamo. Ed è un privilegio poter ascoltare la vita degli altri. Ti permette di vedere con i loro occhi, di toccare con le loro mani. Ti concede di vivere un’altra vita oltre la tua.


Estratto dall’articolo di Martina: Quello che provi quando insegui un sogno sul suo blog Pensieri surreali di gente comune

“Un anno fa scoppiò la pandemia. Io presi il coraggio, un coraggio che non credevo neanche di avere. Presi in mano carta e penna e iniziai a buttare giù delle idee. Quelle idee divennero pensieri, che coinvolsero prima me, poi altre persone attorno a me. Durante il primo lockdown, sotto suggerimento di una mia cara amica, iniziai a pensare: “Devo scrivere un libro su tutto questo.”
Dopo la riapertura, quegli appunti che avevo preso ogni giorno di chiusura divennero la mia agenda di appuntamenti, di persone da intervistare. Ed ecco che il libro, quel sogno di una vita che tenevo chiuso nel cassetto segreto, prese forma.
Scrissi di loro. Dell’infermiera e della sua paura nell’avere a che fare con i pazienti Covid; dell’imprenditore che chiude l’azienda per salvaguardarsi, del medico che piange mentre stringe la mano ad un paziente che muore da solo. Scrissi delle insegnanti che lavorarono da casa, in didattica a distanza: degli alunni spaesati, dei pazienti ricoverati in terapia intensiva.
Quel mondo che io, chiusa in casa come tutti, non avevo vissuto, ora lo vivevo attraverso di loro e mi esplodeva dentro, come tutte le lacrime che non ero riuscita a versare durante il lockdown e che ora trovavano il loro sfogo.”

Scheda libro

Titolo: Il diario del silenzio, storie reali di quarantena

Autrice: Martina Vaggi

Casa editrice: Associazione Impegno Culturale odv

Genere: romanzo (testimonianze, storie vere)

Data pubblicazione: ottobre 2020

ISBN: 9791220209410

N. Pagine: 263

Formato: cartaceo, kindle

Prezzo: cartaceo 12,99€, digitale 4,49€


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Aedifico Segnalazioni

Walpurgisnacht Volume II di Federica Marioni – Segnalazione

Oggi nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo con il secondo Volume della Saga Walpurgisnacht l’autrice Federica Marioni! Il secondo volume di Walpurgisnacht è pubblicato da Rossini Editore.

Potete trovare la segnalazione di Walpurgisnacht Vol.I

Walpurgisnacht Volume II di Federica Marioni, Rossini Editore, 2020.

Trama

La campagna militare in Polonia si avvicina al suo termine, continuando a mietere vittime, a collezionare conquiste e a indurire i cuori dei soldati, soggiogati da quella tragica realtà fatta di ferro e fuoco. Eisenregen von Stahlwolke, reduce degli errori passati, si ritroverà a mettere in dubbio il suo ruolo di sergente, perdendo fiducia nel titolo che le è stato affidato con l’intento di guidare le altre fatine verso la vittoria e verso l’affermazione della loro specie davanti all’intera nazione.

Vecchie profezie non ancora avverate ostacoleranno il suo cammino, nuove travagliate battaglie metteranno a rischio la sua vita e quella dei commilitoni sotto la sua protezione, mentre per Eisenregen sarà sempre più difficile distinguere fra la guerra che si sta combattendo davanti ai suoi occhi e quella che sta brulicando nel suo animo.

Biografia

Federica Marioni nasce a Tolmezzo il 9 maggio 1994. Pubblica il suo romanzo d’esordio, “έντομο”, con la Casa Editrice “Sensoinverso Edizioni” sotto lo pseudonimo di “Federica M”. Ha collaborato con il sito web “mangaforever.com” sotto lo pseudonimo di “Schmetterling”. Ha pubblicato con la Casa Editrice “Rossini Editore” i volumi I e II del romanzo fantasy-storico “Walpurgisnacht”.

Estratti

I

«Qui non si tratta solo di star invadendo una nazione, o di riappropriarci di qualche fettina di territorio, ma di star costruendo un Paese migliore per le nostre figlie, per tutte le fatine che prenderanno il nostro posto e che potranno essere fiere di aver tramandato un ruolo da noi, che abbiamo contribuito alla costruzione di una Germania più salda, forte e unita. Di una Germania che metterà sempre in primo piano il suo popolo e la sua gente, com’è giusto che sia.»

II

«Solo l’idea di sentirmi inferiore a un’altra fatina mi manda fuori di testa. Ho basato la mia intera vita solo sul fatto di dovermi trovare sempre un passo avanti alle altre, e non permetterò a niente e a nessuno di scavalcare il mio cammino.»

III

«Si ritrovò sommersa e circondata dall’aria che soffiava sui campi di battaglia. Il vento delle esplosioni in faccia, le sfrecciate dei proiettili a saettarle affianco all’orecchio, le cannonate a tuonarle contro la schiena, facendole tremare le ali. I suoi occhi spalancati sui lampeggi delle armi, sugli zampilli di terra, sui pennacchi di fumo, sulle sagome scure dei soldati che cadevano per non rialzarsi più.»

©Estratto da Walpurgisnacht Volume II di Federica Marioni, Rossini Editore, ottobre 2020, per gentile concessione.

Curiosità e approfondimenti: passione per la scrittura e progetti letterari futuri

Parola all’autrice Federica Marioni

La passione per la scrittura nasce dal profondo amore per la lettura e dal desiderio di imparare a trasmettere le molteplici emozioni provate nel rifugio delle pagine dei romanzi. Naturalmente l’apprendimento in veste di autrice è continuo e per accostarmi agli autori che mi ispirano procedo su un percorso sempre pronto a fornirmi nuove sfide e insegnamenti. Per ora, il mio desiderio da narratrice è poter regalare ai miei lettori un piacevole momento di distacco dalla realtà, intrattenendoli, emozionandoli e concedendo loro stimolanti ore di svago, in grado di alleggerire il peso della vita quotidiana.

Fra i miei progetti futuri c’è l’intenzione di concludere la saga di Walpurgisnacht. Nei primi due volumi ho elaborato l’invasione della Polonia, dunque la guerra è ancora lunga. Nel frattempo coltivo diverse idee che non vedo l’ora di poter mettere su carta e di condividere con coloro che mi accompagneranno in qualità di lettori e sostenitori.

Pensando ai romanzi che vorrei scrivere al di là di Walpurgisnacht, un sogno nel cassetto consiste nell’ambientare un urban-fantasy nella mia terra natia: il Friuli, basandomi magari sul folklore e le tradizioni locali, lasciandomi ispirare da altri autori friulani, come Mauro Corona, che hanno già cantato lo splendore e l’asprezza della nostra regione. Propenderei anche per un romanzo post-apocalittico ambientato nell’ex Unione Sovietica, o nella Germania dell’Est. Mi intriga l’idea di poter lavorare su un fantasy-psichedelico, approfondendo altre tematiche come le dipendenze e l’utilizzo delle sostanze stupefacenti.

Per ora i miei pensieri sono concentrati sulle mie fatine e spero in un futuro sempre ricco di ispirazione.

Scheda Libro

Titolo: Walpurgisnacht Volume II

Autore: Federica Marioni

Genere: romanzo fantasy-storico

Editore: Rossini Editore

Pubblicazione: novembre 2020

ISBN:  9788831469654

N. Pagine: 383

Formato: cartaceo

Prezzo: 14,99€

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