Aedifico spazio autori
Dipinti,
brevi storie di fragilità.
Di Silvia Argento
Segnalazione

Benvenuti o bentornati su La scrivania letteraria!
Nella rubrica Aedifico spazio autori accolgo Silvia Argento e la sua raccolta di racconti ‘Dipinti, storie brevi di fragilità’ edito Ex Libris Edizioni.
Presento con vero piacere ‘Dipinti, brevi storie di fragilità’!
Incontrerai la segnalazione e passerai al commento del libro. Avrai modo di leggere tre estratti e infine scoprirai delle chicche nelle curiosità autrice.
Nelle curiosità autrice Silvia ha saputo trattare temi dallo spessore lirico e comprenderli con delicatezza e armonia. Le sue riflessioni e i suoi personaggi accrescono di drammaticità nei loro errori, nei difetti e scoprono la forza della fragilità: l’umanità. I moventi che soggiacciono alle avversità che i personaggi dei dieci racconti sono ravvisabili nelle piccole e grandi sofferenze umane.
Gli attimi di vita in ‘Dipinti, brevi storie di fragilità’ tingono di innumerevoli colori l’esistenza che diviene tela degli attimi inverosimili eppure reali del vissuto e umano e ne fanno un’entità cangiante.
Commento

Leyna, Giuliano, Joseph, Dimitri, ma anche Munch, Poe, Wilde, Hopper, Eco, Cicerone. I primi sono alcuni degli innumerevoli personaggi di Dipinti, brevi storie di fragilità, i secondi sono nomi che sono stati persone prima di divenire personalità storiche, filosofiche e artistiche. I primi sono un leggero tocco di pennello sulla tela della loro stessa esistenza; i secondi non sono altro che specchi e biblioteche da cui attingere per comprendere le possibilità dell’umano.
La fragilità, la realtà, il sogno di una diversità indefinibile, la sofferenza dell’ineluttabile inspiegabilità della condizione umana sono alcuni dei tratti che contraddistinguono il contenuto dei racconti di Dipinti.
La morte è la vita, si nutre di vita come la vita si svela nella sofferenza e nel dolore. L’incapacità dell’umano pare rifugiarsi in scelte sbagliate, nella staticità delle convinzioni e delle abitudini.
Il vivere e l’agire si intrecciano inesorabili seguendo le maree del tempo e il momento della perfetta bellezza della luce che illumina l’umano e dell’umano fa risaltare le crepe. L’oro si instilla nelle ferite, le lenisce, ma solo scrivendo la storia della propria vita, senza lasciarsi vivere, si realizza la fragilità dell’umano in tutta al sua possibilità performativa.
Dipinti suscita riflessioni sull’interferenza delle vite nella concezione della Vita umana, permette un approfondimento di svariati punti di vista sulla capacità dell’umano di raccontarsi e di performare l’arte, come frutto e seme dell’arte stessa.
Trama
Dipinti brevi storie di fragilità contiene dieci racconti il cui tema centrale è l’introspezione delle fragilità, debolezze e consapevolezze del nostro essere. Ogni racconto è anticipato da una citazione e da un’illustrazione originale ispirata a un dipinto. Il titolo deriva dal principio secondo il quale ogni avvenimento, ogni sensazione, ogni persona, essendo l’arte rivelatrice per eccellenza della verità, possono essere ricondotti, nella sua forma più pura, ad un dipinto o ad un libro e, in generale, ad un’opera d’arte. Il concetto di fragilità umana è assimilabile alla fragilità dei dipinti, intesi tanto come oggetti quanto come opere d’ingegno irripetibili. Le tematiche sono varie e i racconti uniscono elementi realistici a fantastici, con varie suggestioni, tra queste l’Estetismo di Oscar Wilde e la cultura egizia.
.
Biografia

Silvia Argento nasce nel 1997 ad Agrigento, città classica così come ai classici tendono i suoi interessi. Dopo la maturità classica consegue la Laurea Triennale in Lettere Moderne e la Magistrale in Filologia Moderna e Italianistica presso l’Università degli studi di Palermo. Sta conseguendo una seconda magistrale in Editoria e scrittura alla Sapienza.
Ha pubblicato la sua tesi di Estetica su Oscar Wilde dal titolo “Dietro lo specchio, Oscar Wilde e l’estetica del quotidiano” e la raccolta di racconti “Dipinti, brevi storie di fragilità”.
Dal 2020 è docente di lingua e letteratura italiana e latina, parallelamente è redattrice per siti, giornali e riviste tra i quali Scomodo, Il Progresso e Frammenti e ricopre il ruolo di Copywriter e di Editor per Pipool.
A Ottobre 2020 proprio con il saggio Il genere letterario del dialogo si classifica sesta nella sezione saggistica del Premio Città di Castello.
Estratti
I
“Ma mentre Lilith stava pronunciando quest’ultima fase, Seth era già sparito. Egli decise di salire dai sotterranei dove era avvenuta quella discussione così accesa e recarsi all’università per vedere se c’era qualche umano da scrutare. Lì fu attirato da una stanza che conosceva solo perché l’aveva vista nella mente di Dimitri; pensò di entrare e svagarsi un po’, dato che aveva perso l’intero pomeriggio lavorando e la sera discutendo con i suoi simili. Erano le 23. Karl stava ancora lavorando, nonostante almeno ogni due minuti si stropicciasse gli occhi mostrando stanchezza.”
©Estratto Dipinti, brevi storie di fragilità di Silvia Argento, Ex Libris Edizioni 2020, per gentile concessione.
II
“Cosa succederà? Cosa troverà? Non lo sa, ma vuole andare oltre. Ogni qualvolta aveva gridato, aveva ricevuto silenzio. Ogni qualvolta aveva osato proferire parola, aveva ricevuto soltanto un’eco. Sola. Senza niente che potesse colmare qualsiasi vuoto, ma era tutto così vuoto, che il vuoto stesso spariva, spaventato.
Ogni giorno succedeva questo, ogni giorno camminava. Una strada, solo quella, circondata da alte mura che avrebbero spaventato il gigante Golia così tanto da fargli sembrare di vedere ad ogni angolo David con mille pietre in mano.
© Estratto Dipinti, brevi storie di fragilità di Silvia Argento, Ex Libris Edizioni 2020, per gentile concessione.
III
“«Rispetto a come si sente» disse Leyna. Non voleva tenerlo sulle spine, sapeva quanto Oscar lo odiasse, perfino nei libri, la suspence gli piaceva ma lo distruggeva contemporaneamente; semplicemente temeva di ferirlo, perché di fronte al ghiaccio del suo sguardo e di quegli occhi che con la luce del Sole da verdi erano passati a blu non poteva essere indifferente, semplicemente perché quello era appunto gelo, non fuoco. Non era forza, era fragilità. Non era indifferenza, era pena.
«Anche lei dice di sentirsi come fosse… condannata a soffrire. I suoi genitori sono sempre assenti, la sorella la disprezza e non si trova bene nel posto in cui vive».”
© Estratto Dipinti, brevi storie di fragilità di Silvia Argento, Ex Libris Edizioni 2020, per gentile concessione.
Approfondimenti e curiosità
Le realtà umane si fanno arte e l’arte si tramuta in vita
Parola all’autrice, Silvia Argento
‘Dipinti’, l’esistenza e l’arte della fragilità

La fragilità è una qualità propria della natura stessa dell’uomo. Fin da quando veniamo al mondo impariamo che possiamo ferirci facilmente, sia dentro sia fuori. Tuttavia, nel corso della nostra vita spesso impariamo anche che bisogna nascondere quelle ferite, perché si deve essere forti. La fragilità viene vista come debolezza, come se mostrarla fosse una vergogna.
Da questo nasce la raccolta “Dipinti brevi storie di fragilità”, un lavoro in cui attraverso la metafora dell’arte viene mostrato il capolavoro più grande: la nostra capacità di essere fragili. Non dobbiamo nasconderla, anzi, dobbiamo cercare di imparare da essa e condividerla con empatia con gli altri.
Sono queste nostre debolezze, le spaccature del vetro spesso del nostro essere, a renderci umani e unici, a costruire un quadro che incorniciamo giorno dopo giorno. E l’arte non si nasconde, bensì si espone nei musei, si fa ammirare.
Estratto scelto dall’autrice
Esiste un luogo in cui si può ammirare l’infinito. Esso è costituito, come un puzzle, da vari pezzi, splendenti e magnifici quanto irraggiungibili ed a guardarlo chiunque è toccato dalla bellezza del creato e della natura. È forse il cielo di notte? No, è una piazza piena di uomini. ‘Dipinti brevi storie di fragilità’, dal racconto “Gli umani”
Tele umane
I personaggi dei racconti vivono storie particolari e irrequiete, in cui devono convivere con la propria mutevolezza, con il frammentato trascorrere del tempo, sembrano non sapere come fuggire dalla voce nella loro testa che dice loro “non puoi farcela”. Avviene quasi per caso che alla fine possano realizzare qualcosa di se stessi e degli altri, proprio grazie al prossimo, ma anche grazie all’arte, alla letteratura e alla vita stessa. E questa vita è tutta lì, nella collettività, nella molteplicità di pensieri e fragilità. Con questi colori si dipingono tante tele che illustrano la varietà del mondo.

“Pensava al dolore, pensava al fatto che era destinato a provarlo per sempre, pensava a quella possibilità.”
Dal racconto Il diario dei condannati in ‘Dipinti, brevi storie di fragilità’ Silvia Argento

Scheda Libro
- Titolo: Dipinti, brevi storie di fragilità
- Autore: Silvia Argento
- Genere: narrativa – racconti
- Editore: Ex Libris Edizioni (Novembre 2019)
- N. Pagine: 232
- Prezzo: 15,00€
- ISBN: 9788831305433
Scopri di più