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Storia del Scienza – VIII

 

copia di the melted soul

IL 1600, ALBA DEL MONDO DEI FENOMENI

Per non dimenticare: il ‘500 e le ferree ombre del passato

Il ‘500 è un secolo attraversato dalla crisi dell’insufficienza dei contenuti e del metodo utilizzato per gli studi nelle scienze della vita. Gli scienziati e gli ambienti accademici, non escono dal quadro di razionalismo qualitativo e finalistico tipico della scienza aristotelica.

Libri
Il sapere era contenuto negli antichi libri e i metodi utilizzati erano quelli derivanti dal mondo greco e da studi prodotti dal sapere medievale cristiano.

La frattura 

Nel ‘500 si costruiva un concetto generale astratto, nel ‘600 invece si cerca la struttura quantitativa della realtà. Passare da una spiegazione qualitativa ed esistenzialista a una spiegazione quantitativa è il prodotto delle domande che gli storici hanno posto in riferimento alle ricerche e ai motivi per i quali alcune scienze hanno affondato le loro radici o prima del ‘600 o dopo il ‘600.

L’uomo del rinascimento vuole vedere e toccare tutto, ma non possiede criteri di discriminazione per ciò che è importante e ciò che è eccezionale. Per produrre delle leggi bisogna basarsi sulla normalità, non sull’eccezionalità. Scienziato è colui che sa osservare ed è in grado di cogliere ciò che è e non è costante.

Ma c’è di più! Nel ‘500 la crisi si sviluppa in tutti gli ambiti scientifici e anche nelle accademie perché la struttura ontologia ed epistemologica del rinascimento tra ‘300 e ‘400, derivante dagli studi antichi, non regge più le indagini e le conclusioni a cui alcuni scienziati giungono. Nel ‘500 il metodo non viene immediatamente modificato, ma si discute, si tenta di capire e di comprendere quanto più possibile nella realtà; non viene eretta nessuna ontologia tanto forte o confortante quanto quella precedente, l’aristotelica.

 

 


IL 600, NUCLEO SCIENTIFICO DELLA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA E LA CESURA DEL METODO

Nel ‘600, dopo i periodi di transizione del rinascimento e dell’umanesimo, si afferma il complesso di metodi, conoscenze e nuove concezioni epistemologiche che vengono designate dagli storici con il termine di scienza moderna. La scienza del ‘600 è rivoluzionaria: si pone in rottura profonda rispetto al passato, non tanto nei contenuti, quanto per l’impostazione e i metodi radicalmente nuovi di cui si avvale e riorienterà la concezione che gli esseri umani avranno di se stessi, della natura e di Dio.

La rottura profonda rispetto al passato, si traduce in un nuovo atteggiamento nei confronti della realtà naturale e umana.

  • Elaborazione faticosa a partire da e rispetto al secolo precedente: rapporto di sviluppo e opposizione
    • Scienza ‘600: conseguenza e sbocco naturale della cultura filosofica e scientifica tradizionale
  • Nel ‘500 non si esce dall’alternativa dei metodi induttivo e deduttivo, non si va a ricercare il sostrato delle cose, ma si realizza un’osservazione approfondita dei fenomeni
  • La terza via, il metodo ipotetico-deduttivo-sperimentale arriverà appunto nel ‘600 e sarà il metodo riconosciuto della scienza moderna.
    • La realtà è colta a livello di percezione (percezione sensibile propria) e viene colta così com’è. Le percezioni non elaborate sono il veicolo di concetti astratti. Visione essenzialistica dei fenomeni.

L’impostazione precedente va in crisi e la scienza moderna è la conseguenza dettata dalla crisi che si mischia con altri fattori e provoca appunto una drastica rottura.
La scienza moderna non traduce la realtà naturale in concetti che ne riproducano le differenze qualitative, piuttosto vi è la tendenza crescente, codificata poi in metodo, che l’idea di fare scienza significhi ridurre la realtà a elementi costitutivi omogenei e quantitativamente determinati. Fare scienza non significa più esporsi ai dati della sensibilità, ma ridurre la realtà a elementi che hanno esclusivamente di connotazione quantitativa.
I motivi che provocano la crisi sono molteplici:

  • Si distendono in un lungo periodo
  • Radici fondate parecchi secoli prima: tarda scolastica critica della teoria del movimento di Aristotele, insistenza sul ruolo della matematica nelle scienze fisiche. Non ha intaccato comunque la prospettiva tradizionale.
  • Umanisti: edizioni critiche, rivendicazione della dimensione concreta della ricerca, rinnovamento da parte loro e ampliamento dello studio dei classici dell’antichità, disposizione massa di conoscenze scientifiche. Dimostrano l’inadeguatezza della scienza antica rispetto alla conoscenze della scienza nuova
    L’uomo del 500 nei confronti della natura non si distacca molto dall’uomo comune. Malgrado la messa in crisi dell’edificio epistemologico e metodologico classico e aristotelico, non vi è altro di tanto rigoroso e solido con cui sostituire l’ontologia (pensare l’essere, realtà dell’essere) precedente.

Nel ‘500, data la mancanza di basi solide e la messa in discussione della secolare egemonia metodologia e ontologica Aristotelica, lo scienziato cade nell’imprecisione, finisce per osservare smaniosamente il caso particolare, nell’inconsueto, nel dettaglio.
Con l’osservazione smodata, vi è una produzione gigantesca di ricerche e di riflessioni scientifiche. Però non vi è una teoria universale della macchina. Ciò che è schema non è dato come metodo, perché la tecnica è affiancata ad altro. Le macchine sono ancora viste come entità globali, organismi (animale = macchina, entità unica).

Leonardo da Vinci invece non vede la macchina non come un organismo, ma come un assemblaggio di ingranaggi risultanti dallo studio del tecnico, coordinato in funzione di rapporti precisi e quantitativi.


CONSEGUENZE DEL 500 CHE SOTTOSTANNO E CARATTERIZZANO LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA DEL 600

Tra il ‘500 e il ‘600 viene meno il principio di autorità dell’episteme precedentemente utilizzato a favore dell’esaltazione delle capacità della ragione umana di esplicare se stessa senza limiti.

  • Sapere che non ha confini imposto con autorevolezza contro al sapere antico, che viene preso in considerazione, ma sempre più criticato
  • Movimento dell’umanesimo
    • Sapere progressivo e collettivo: emerso nel ‘500
    • Nuova concezione dell’universo infinito, alternativo rispetto al cosmo chiudo dell’antichità classica
    • Corrispettivo riconoscimento dell’infinito universo come prospettive conoscitive illimitate per gli uomini
  • Matematizzazione della natura
  • Funzione apologetica della nuova scienza: stabilisce nuovi criteri e quando vengono stabiliti, viene a salvare ciò che aveva perso la possibilità del miracolo, che era stata persa nel ‘500. Salva ciò che nel ‘500 era stato scoperto e fatto
    • Andando avanti con il tempo, i “miracoli” (scoperte delle eccezioni) dei precedenti scienziati, possono essere inglobati dalla legalità scientifica con il progresso dei metodi
  • Nuove condizioni sociali, politiche ed economiche
  • Radicale, rivoluzionario, unico, il meccanicismo è il punto della nuova scienza in cui viene individuato il cuore, l’elemento catalizzatore, il risultato teorico degli elementi di rinnovamento.
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Rembrandt (1606-1669), Lezione di Anatomia Dr. Nicolaes Tulp, olio su tela. In precedenza, le lezioni di anatomia erano strutturate in maniera diversa; il corpo veniva posto al centro delle aule e i professori spiegavano senza avvicinarsi al cadavere, bensì solo con i trattati scritti dagli antichi. Non venivano poste né domande né critiche o dibattiti sulla veridicità delle opere antiche. Come si può ben vedere dal dipinto, con il nuovo metodo, a partire dal ‘600 in avanti, vengono “interrogati” i corpi con esami minuziosi. 

Riferimenti: Appunti universitari – Storia della scienza

Per completezza e per saperne di più sulla Storia della Scienza, pubblicherò altri articoli e consiglio i testi che ho utilizzato per completezza di studio e di conoscenze: L. Geymonat, Storia del pensiero filosofico e scientifico, Milano, Garzanti, ed. economica. – Paolo Rossi, Dalla rivoluzione scientifica all’età dei lumi, Milano, TEA, 2000.


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Articoli precedenti sezione Storie della Storia: Storia della Scienza – I,  Storia della Filosofia Medievale – IFilosofia Contemporanea – II.


GC – The Melted Soul