Vorrei scrivere
Ci sono giorni in cui non mi va di scrivere perché non mi sento all’altezza delle cose che voglio scrivere. Ho paura delle idee che potrei non riuscire a rendere in maniera tale che siano perfettamente comunicabili.
Molte volte mi sono chiesta se lo stile dei miei manoscritti sia comprensibile oppure se abbia delle zone d’ombra indecifrabili. Difatti ho riscritto, corretto, ripreso ed eliminato molti paragrafi, alle volte interi capitoli.
Un po’ di tempo fa, pensavo di aver completamente perso l’orientamento; ero in preda ad una voglia atroce di scrivere ma non riuscivo nemmeno a buttare giù uno schema preliminare, una struttura delle idee, nessuna articolazione.
Le idee vorticavano a caso nella testa e mi spronavano a prendere carta e penna, però, nel momento in cui aprivo il quaderno per gli appunti e le bozze, le idee rifuggivano e si nascondevano in mezzo alle incombenze e agli impegni del quotidiano. Le trovavo insopportabili, soprattutto quando riaffioravano alle due del mattino ed ero bellamente sotto le coperte, in procinto di dormire.
Adesso questo turbolento periodo sembra passato e ho ripreso a scrivere. Ho deciso che dovrò gestire a regola d’arte i tempi di scrittura e non lasciarmi trascinare solo dall’ispirazione; inoltre mi impegnerò a rendere inaccessibili alle idee tutti i problemi che potrebbero celarle prima, durante e dopo la stesura.
Sarà una lunga strada, ma so che è quella giusta, grazie alla quale non andranno perse le idee.
Non vorrei l’assenza
In questi ultimi tempi si è mossa una nuvola nel cielo delle lettere e della carta rilegata. Una grande preoccupazione che mi ha colta impreparata. Questa è la mancanza di libri che non siano solo narrativa o “intrattenimento”, cioè fini a se stessi e al piacere umano immediato. Ho trovato molta difficoltà nel reperire i pilastri teorici nelle librerie di cui necessitavo.
Non che non ci siano saggi, ma mancano davvero i libri malgrado ovunque vi siano scaffali pieni zeppi.
Dove sono finiti i libri che ispirano e insegnano? Dove sono finiti gli anfitrioni della letteratura? Dove sono finite le fondamenta della letteratura?