Trattato teologico-politico
Baruch Spinoza
Un approccio pertinente al Trattato teologico-politico mette in risalto il significato della filosofia politica spinoziana e il nesso tra quest’ultima e la metafisica. Anche la filosofia della religione, così esposta nel trattato, sembra essere collegata alla metafisica. Il trattato risulta un corpus unico, formato da due sezioni, teologia e politica, che sono momenti di un solo discorso il cui tema centrale è la liberazione da ogni forma di giudizio e di oppressione.
Incipit: “Se gli uomini potessero procedere a ragion veduta in tutte le loro cose o se la fortuna fosse loro sempre propizia, non andrebbero soggetti ad alcuna superstizione. Ma, poiché essi vengono spesso a trovarsi di fronte a tali difficoltà che non sanno prendere alcuna decisione e poiché il loro smisurato desiderio degli incerti beni della fortuna, li fa penosamente ondeggiare tra la speranza e il timore, il loro animo è quanto mai incline a credere qualsiasi cosa; quando è preso dal dubbio, esso è facilmente sospinto or qua or là, e tanto più allora esita in preda alla speranza o al timore, mentre nei momenti di fiducia è pieno di vanità e presunzione.”
Ad apertura di libro: “E poi, a conservare la lingua concorre con i dotti anche il volgo, mentre il senso dei discorsi e i libri sono conservati unicamente dai dotti, i quali, come facilmente possiamo comprendere, hanno potuto bensì modificare o alterare il senso di un passo di un libro rarissimo in loro possesso, ma non quello delle parole; senza contare che, chi volesse modificare il significato usuale di una parola, non potrebbe poi senza difficoltà mantenere tale modifica nel parlare e nello scrivere.”

Una risposta su “Trattato teologico-politico di Baruch Spinoza”
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